Donne e politica. Date sempre il meglio di voi stesse!
Data: Domenica, 09 ottobre 2016 ore 09:00:00 CEST Argomento: Redazione
In uno
scenario politico sociale, forse ancor più esattamente, umano, dalle
tinte quasi apocalittiche, ritrovarsi a ridosso delle elezioni, può
suonare sfrontato quasi indecente, certamente burlesco. E gli aggettivi
sono decisamente, per malcelato rispetto, misurati. Che dire? Siamo in
ballo, dunque balliamo. Tocca, finché la farsa regge, adeguarsi alle
regole di una democrazia partecipata, si fa per dire, e andare alle
urne. Perché alle urne bisogna andare, checché se ne dica sui gran
signori che poi reggono le fila delle vite altrui. Quanto meno, se
proprio mi devi turlupinare, so dove venirti a cercare. Se lascio che
altri ancora decidano per me, meglio tacere e non azzardarsi a intonare
lamenti. Premessa mai abbastanza recitata. Andiamo adesso alle donne e
la politica.
"Chi dice donna dice danno!". Sarà pur vero, però, quando una donna
decide di mettersi in un cammino d'onore, d'amore e di fede, se la cava
egregiamente. Deve tenersi lontana però da certi difettucci dagli
effetti devastanti. Quali? I soliti. Non saper fare cordata tra
compagne, farsi guerra dispettosa, lasciarsi muovere da input
megalomani e da antagonismi personalistici; ovvero da carrierismi e
arrivismi sterili ed individualistici , lontani dalle logiche del Bene
Comune.
Insomma, non sapere fare squadra che si organizza e parte per vincere.
Perché non le mancano le carte. Le possiede tutte, e tutte le sa
perdere per quei pochi difettucci. Dunque, care Signore, adesso che si
aprono i giochi politici elettorali e le candidature in rosa, non
sprechiamo questa possibilità di andare a conficcare il nostro paletto
in un territorio tutto maschile e maschilista. Per quanto si impegnino,
anche gli uomini più evoluti e moderni, specialmente nel Palazzo,
impongono loro malgrado, toni e modi tutt'altro che dialogici, abituati
come sono, in virtù di atavici privilegi di maggioranza, a credere che
le donne non ragionino come loro, non riflettendo che, proprio questa,
delle volte, è una vera fortuna!
Dunque, bando a femminismi che non sono in questo luogo condivisi, dico
che, la complementarietà di genere, possiede la virtù di fornire una
visione più ampia e completa della realtà e dunque delle possibili
diagnosi e soluzioni. A questo si aggiunge un approccio con le
problematiche esistenziali diametralmente opposto a quello degli
uomini. Ciò non significa che quest'ultimo non abbia valore, ma i
percorsi che portano al raggiungimento degli obiettivi, secondo la
logica delle donne, spesso non coincide con quella degli uomini. E può
essere un vantaggio.
Mi piace fare sempre un esempio a tal proposito: una donna con i pochi
ingredienti riesce a comporre un pasto luculliano, un uomo, crede che
il suo frigo sia vuoto. Così una donna, una mamma, abituata a fare una
sana economia domestica e riuscire con i pochi soldi, quando ci sono, a
pagare anche la scuola di danza alla figlia e portare il dolce per
beneficenza a scuola, troverà modo di giostrare con gli ingredienti
possibili di cui dispone nella pubblica amministrazione, (fondi - pochi
certamente - risorse umane, inventiva... etc ), non dico a salvare la
Patria, ma a far fruttare il poco che c'è , trasformando i resti del
frigo di un Comune, di una Regione, etc... se non in un pranzo da re,
almeno in un pasto che sfami, non lasciando, come succede spessissimo,
che quei resti, vadano sprecati e in malora.
Chi ha orecchie da intendere, intenda! Chiaro che, questo non sarà
minimamente sufficiente, a livello politico, a salvare il pianeta,
perché la metafora a quello si riferisce! I giochi sono talmente e
subdolamente nascosti e potenti, che solo un miracolo potrebbe
intaccare i progetti di chi veramente e invisibilmente governa le
regioni, le nazioni, i continenti. Il malessere è troppo sconfinato per
poterlo arginare adesso. Tuttavia, non volendo perdere la speranza di
poter rendere più vivibile il nostro microcosmo urbano, a proposito di
donne e politica e al Governo, auguriamoci che le donne siano Donne
sempre, eticamente ed esteticamente equilibrate! In un tempo di crisi
identitaria devastante, in cui il trasformismo e la confusione la fanno
da padroni, poiché tutti credono di saper e poter fare tutto, a titolo
personale lancio un appello: Donne, Compagne, Sorelle, siate
autentiche, dentro e fuori: date il meglio di voi stesse!
L'iniziativa sposi il buon senso, la scaltrezza si accompagni alla
saggezza! Profumi la vostra forza dell'essenza più preziosa. Esca dalle
vostre mani, dalla vostra bocca, dal vostro cuore, dalla vostra mente,
energia vitale che risplenda. Ovunque siate e qualunque cosa facciate,
sia la Vita il motore primo! Fate la differenza. Siate in grado di
suscitare e promuovere nel vostro maschile interlocutore, ciò che voi
non siete: l'Uomo. Perché, in ordine al principio di identità, ognuno
sia se stesso e in obbedienza alla sua vocazione di genere, concorra
davvero al progresso civile e umano. Ad majora.
Norma Viscusi
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