Micaela Palmieri di La Spezia e il ritorno all’ordine classico nella pittura. L’arte e la sua espressione estetica
Data: Mercoledì, 24 agosto 2016 ore 06:00:00 CEST
Argomento: Redazione


Micaela Palmieri è nata e vissuta a La Spezia, di cui ha saputo raccogliere le perle più care del paesaggio, dei monumenti antichi, dei personaggi storici e dell'arte nelle sue massime realizzazioni Ella si proclama "pittrice autodidatta" e in effetti lo è davvero autodidatta per gli studi artistici non compiuti e mai regolarmente organizzati sotto la direzione pedagogica di maestri più o meno famosi. L'essersi formata da sola a al di fuori di qualunque scuola d'arte la rende speciale perché brava a dispetto di una sua non immersione nel mondo irrigidito dell'arte dimezzata. Ciò che la riscatta da ogni scolasticismo perduto o abbandonato è la sua forte vocazione artistica con la finissima sensibilità, la competenza tecnica non facilmente rinvenibile in coloro che hanno effettuato corsi e percorsi regolari. In Lei l'arte è un fatto innato e connaturato alle sue facoltà intuitive, al respiro profondo dell'intelligenza e all'espressione delicata del sentimento. Per Lei il comunicare è operazione opposta all'esprimere e rientra in altro ordine e genere di eventi assai distanti dal territorio della creatività artistica.

Il genio artistico di Micaela Palmieri supera in un sol colpo dialettico non solo lo scialbo e arretrato scolasticismo oggi tanto diffuso, ma anche la banalità ripetitiva e imitativa degli oratori di giornata e dei retori a tempo perso disseminati nei mercati rionali a replicare parole, colori e forme senza profondità e vitalità, senza altezza e circonferenza. Si può essere tecnicamente attrezzati nella superficiale descrizione degli oggetti su tela o su carta senza nulla offrire alla creatività. L'Artista di La Spezia concede invece tutta la sua ispirazione alla creatività estetica e produce opere che non hanno mai visto l'imitazione e la noia dello stampino tipico strumento di riproduzione della cartolina illustrata. Le sue creazioni sono veramente e autenticamente tali e non ammettono similitudini e incollature perché originali e personali, anche se talvolta la rappresentazione di un borgo o di un'isola o di un'onda marina potrebbe fornire taluni elementi di affinità linguistica e non certo di sentimento, di emozione, di visione o di prospettiva. La creatività dell'ingegno artistico della Nostra Pittrice reinterpreta l'universo, sintetizza la molteplicità delle immagini e dà un senso coordinato alla varietà fenomenica plasmandola e racchiudendola entro il suo mantello: "Per la poesia occorre la poesia, quella forma di sintesi teoretica che si è definita di sopra , la genialità poetica senza la quale tutto il rimanente à la catasta di legna che non brucia, perché non ci è modo di appiccarle il fuoco" (Benedetto Croce, "Aestetica in nuce", Laterza 1940, p. 15). La presenza dell'arte e della poesia è come l'emergere del genio artistico e poetico quando dirige e coordina impressioni, percezioni, emozioni e imprime a tutto il mondo sentimentale il marchio indelebile dell'esteticità teoretica,

Fare dell'arte è perciò una questione diversa e nuova rispetto ad ogni forma di scolasticismo e di riproduzione mimetica. E lo stesso si può dire del rapporto tra espressione e comunicazione. Si comprende subito che Micaela Palmieri non comunica emozioni o concetti, ma esprime il suo interno sentire, la sua più profonda interiorità spirituale come avviene appunto nei grandi artisti . Ella non traduce e non raffredda nella sua calda circolazione creativa l'intuizione che la seduce e la sollecita al fare artistico. Ella semplicemente riduce e trasforma le emozioni in linguaggio estetico, purifica le sue percezioni e rimuove ogni momento di estraneità, compresa la comunicazione della quale non si sente il bisogno nella certezza e completezza dell'opera da generare senza l'aiuto ed il contributo di certe qualità esteriori adatte alla comprensione del pubblico dei fruitori.

L'arte trova in se stessa le ragioni e le spiegazioni della sua presenza, e non necessita di ulteriori illustrazioni prodotte e condotte dal suo autore. L'arte non comunica filosofie, pedagogie, storiografie, teologie,ecc. ecc., ma esprime solo se stessa, la sintesi sentimentale e produttiva dell'immagine. Il poeta ed il pittore non sono dei critici mancati o dei barbuti letterati in cattedra. No, essi sono qualcosa di diverso, e la loro produzione non è semplice letteratura. "Con la definizione di intuizione lirica o intuizione pura, l'arte viene implicitamente distinta da tutte le altre forme di produzione spirituale" (B. Croce, ibidem, p. 19) e la comunicazione come intervento successivo alla creatività estetica appartiene ad un altro mestiere che è quello del critico, del pubblicitario o del giornalista. L'espressione estetica è la sola che veramente esprime, cioè che dà forma teoretica al sentimento e lo converte in parole o figure, autodeterminando dall'interno il significato dell'opera. Micaela Palmieri compie proprio questa operazione meravigliosa e si può dire che ha svolto egregiamente il suo lavoro con l'adempimento dei criteri utili solamente all'arte.

L'Artista raggiunge così la sua meta che è il risultato di una ricomposizione evolutiva dei significati, dei simboli e delle emozioni in figurazioni naturali di estrema bellezza. Questa a sua volta si collega organicamente ad un senso preziosissimo della misura e dell'ordine classico. Il naturalismo qui si intreccia con molta grazia e delicatezza con il classicismo a determinare un prodotto artistico e stilistico che è solitamente una reinterpretazione pulita, ordinata e incisiva della natura e della realtà. Si tratta di operazione assai raffinata e piena di equilibrio, per il quale emerge la maniera classica delle proporzioni e della misura. La serenità della visione è il risultato di un lavorìo emozionale che si ferma con la possibilità di una sintesi degli elementi e dei pensieri e delle percezioni emotive. L'anima è il vero luogo della sintesi dove la materia assume plasticità e le singole molecole d'acqua di Talete e gli atomi di Democrito e l'universo platonico costituiscono nel loro continuo ricomporsi le meraviglie della straordinaria razionalità naturale.

Tale appare ed è l'arte di Micaela Palmieri di La Spezia, artista raffinata, amante della sua Liguria( soprattutto quella dell'area geografica tra Lerici, Montemarcello e Porto Venere) e partecipe del grande movimento di ritorno all'ordine razionale del classicismo. La sua è una pittura umanistica capace di far rivivere l'universo considerato nella sua attiva e struggente bellezza e nella sua religiosa profondità e perfezione. Questo è indirettamente un tentativo ambientalista di ferma difesa ecologica del Creato e di tutto quello che è riferibile al Demiurgo invisibile.

prof. Salvatore Ragonesi





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