La CISL e gli insegnanti di religione nella scuola di oggi
Data: Venerdì, 12 agosto 2016 ore 07:00:00 CEST
Argomento: Sindacati


Le problematiche riguardanti gli Insegnanti di Religione nella scuola di oggi, che tende ad una riforma innovativa, non sono poche nè scarso peso. Nonostante la L. 187/2003 prevedesse un concorso ogni tre anni, ce n'è stato solo uno nel 2004; è ancora "calda" la questione dei docenti di Religione, che svolgono da anni e con lodevole successo il compito di "vicari". Nel testo della Legge 107 /2015, come ha evidenziato il preside Cicatelli, durante il primo convegno nazionale CISL IR, svoltosi a Catania, non è contemplata questa situazione e soltanto una nota del MIUR all'USR Lombardia (Nota prot. 029315 del 10-09-2015) fa emergere il problema che coinvolge seicento vicepresidi docenti di Religione Cattolica. A queste tematiche la CISL, con tutta la sua potenza sindacale offre particolare attenzione, prendendo in carico anche la questione dei docenti precari di Religione Cattolica.

Che poi il precariato di questi docenti stia a cuore alla CISL lo dimostra il fatto che la legge 186/2003 che portò al concorso e all'immissione in ruolo dei docenti di Religione è il frutto di un lungo lavoro condotto dall'Organizzazione sindacale, senza alzare polveroni, muri e bandiere, senza risonanze mediatiche.
La CISL, che peraltro è firmataria di contratto con i suoi circa cinque milioni d'iscritti, è stata l'unica delle tre organizzazioni sindacali, che ha raccolto le istanze degli IdR e ha saputo portare avanti un dialogo fra le parti che alla fine ha dato i suoi frutti. Questo è il suo stile col quale ha raggiunto innumerevoli traguardi: rispettoso di tutti, senza mai alzare la voce o peggio essere offensivo, chiedendo quello che sa di poter ottenere e chiedendolo nei tempi e nelle modalità giuste. Certo, questo stile non sempre risulta su internet o nelle prime pagine dei giornali, ma sicuramente, grazie anche alla sua forza di rappresentanza sindacale, le permette di acquisire risultati.

Oggi la CISL, nei confronti degli IdR punta a nuovi traguardi. Nel recente Convegno che si è svolto a Catania, voluto dalla CISL Scuola di Catania, la Segretaria Nazionale Scuola con delega all'IRC, prof.ssa Ivana Barbacci ha riconosciuto chiaramente la necessità di un nuovo Concorso che non è una concessione, ma la semplice applicazione di una norma dello Stato prevista nella legge 183/2003, la quale prevede il bando di un concorso ogni tre anni. Precedentemente, nello stesso Convegno, Mons. Saottini, Responsabile Nazionale per l'IRC, aveva dichiarato che è desiderio della Santa Sede che si rispetti la normativa e si proceda in tal senso.

Il prof. Carmelo Mirisola, Responsabile provinciale del dipartimento CISL IRC di Catania sottolinea che gli ospiti di ampio respiro nazionale che sono intervenuti, sia in questo Convegno che nel precedente di ottobre, tra cui il preside Cicatelli e il prof. Incampo, dimostrano l'attenzione e l'impegno del Sindacato nei confronti della categoria degli IdR e la volontà di portare avanti determinati percorsi a cui, recentemente, si va ad aggiungere l'intervento della Segretaria Nazionale Scuola, prof.ssa Gissi, che a Bologna, rivolgendosi ai docenti della CISL scuola, ha evidenziato le problematiche che abbiamo sopra citato, auspicando un definitivo intervento risolutivo.

Non sempre si sbandierano i propri obiettivi e non per questo non ve ne sono o non si pensa ad una determinata categoria di lavoratori, è solo una strategia diversa, lontana da certe logiche adottate in televisione secondo le quali chi urla di più si fa ascoltare meglio; il tempo e i fatti sapranno rivelare quella che ha funzionato!
La forza sindacale supporta le problematiche dei docenti di Religione, che nel contesto dei cambiamenti sono tutelati e nello stesso tempo "ingessati" da norme specifiche e limitanti.

Il servizio educativo e formativo resta sempre al centro della progettualità e l'azione professionale svolta merita attenzione e rispetto da parte di tutti.
Le competenze professionali di alcuni docenti di Religione, da diversi anni impegnati come "vice presidi" a guida dell'organizzazione scolastica, sono una preziosa risorsa, che non può essere gettata alle ortiche.
Occorre una specifica indicazione ministeriale che faccia chiarezza in coerenza con i principi di uguaglianza e di qualità del servizio svolto dai docenti delle diverse discipline.

prof. Manuli Sergio





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