
Venghinosignori venghino. Nuovaestate calda per la scuola. Scegli la tua bandiera e la tua parola d’ordine
Data: Sabato, 23 luglio 2016 ore 08:30:00 CEST Argomento: Opinioni
Estate 2016,
per la scuola vecchi schemi e qualche nuova parola d’ordine per
spezzare la monotonia. Cominciamo col ribadire che si può essere
legittimamente a favore o contro un Governo, un Ministro o una riforma
e che la consapevolezza dell’essere, appunto, pro o contro nasce e si
struttura in ognuno di noi sulla base dell’esperienza sociale che oggi
indiscutibilmente è influenzata dal moltiplicarsi di interlocutori che
si interpongono tra l’emittente di un provvedimento (Governo, MIUR
etc..) e il ricevente del medesimo (docente, ATA etc…). Mi sono preso
il lusso di ricostruire, anche se in modo parziale perché ho preso in
considerazione solo le organizzazioni sindacali e le associazioni
professionali, l’elenco degli intermediari dell’informazione nel mondo
della Scuola, ovvero: SINDACATIAGORÀ, ANP, ANTES Scuola,
CGIL Scuola, CIDA, CIP, CISAL Scuola, CISAS, CISL Scuola,CO.SS.MA.,
COBAS, CONF.A.E.L. Scuola, CPA, CUB Scuola, FIS, FIS-CAB, FSI, GILDA,
GILDA-UNAMS,-ANITLAC-FAS-SAB-SLS-FITLER, RDB – CUB, SAM - GILDA,
S.in.COBAS, S.NA.I.P.O.,SNALS, SULPI-UNSA-CONESAL, UDS, U.G.L. SCUOLA,
UIL Scuola, UNAMS, UNICOBAS-scuola,USB, Orsa, Sli-cobas, Snater,
Si-cobas (Totale 36)ASSOCIAZIONI PROFESSIONALIA.D.Do.C., A.D.I.,
A.E.S.P.I., A.I.I.G., A.I.M.C., A.N.A.AM. scuola, A.N.D., A.N.D.I.S.,
A.N.D.I.T.,A.N.I.A.T., A.N.I.L.S., A.N.I.S.A., A.P.E.F., APEISHA -
AIDI, ASILS, ASSCA, ASSODOLAB, Assoscuola Puglia, ASU, CAPDI, CIDI,
CIRMES, DIESSE, DiSAL, F.N.I.S.M., F.I.D.A.M. CFR,F.I.L.I.N.S, FNADA,
LAPIS, M.C.E., Opera Nazionale Montessori, OPPI, Proteo Fare Sapere,
SIEM,UCIIM.
(Totale 34)
Nel chiedere scusa per le eventuali dimenticanze mi limito a riflettere
sul fatto che circa 70 tra sindacati ed associazioni di categoria,
escludendo, quindi, i mezzi di informazione dedicati, i social ed ogni
altro mezzo tramite il quale ogni singolo diventa opinionista sulla
scuola, esprimono direttamente e per il tramite dei loro iscritti
un punto di vista, una valutazione, un’idea.
Questo bombardamento di informazioni e punti di vista a volte,
purtroppo, trova la sua sintesi in alcune parole d’ordine create ad hoc
volta per volta, riforma dopo riforma per semplificare l’informazione
da offrire ad una platea non sempre studiosa e attenta ed a volte
intellettualmente scorretta.Vogliono privatizzare la Scuola!!!, la
Scuola non è un’Azienda!!!, No Preside Manager!!!!
Con queste parole d’ordine, ormai storiche, gli intermediari della
comunicazione sono riusciti a semplificare molto spesso le strutturali
e stratificate problematiche sul mondo della Scuola ora contro questo
ora contro quel Governo. A queste, parole d’ordine, oggi si sono
aggiunti nuovi leitmotiv tra i quali No INVALSI, No valutazione
Docenti!!!, No Presidi Sceriffi!!!, No scelta docenti tramite
curriculum, fino ad arrivare a No Nani da giardino etc….
Risulta da ciò evidente a fronte di una comunicazione scheletrica una
risposta sempre più spesso di “pancia” da parte del mondo della Scuola.
Bisogna cliccare sui titoli, leggere tra le righe e conoscere
profondamente la Scuola per potersi pienamente e consapevolmente
informare. La sfida che lanciamo oggi è quella più difficile e più
faticosa, ovvero, quella di provare a fermarci un attimo e riflettere
su alcune di queste parole d’ordine, senza per questo tralasciare le
contingenze date dall'attuazione delle norme che esigono modifiche
ponderate e concordate.
Sulla valutazione degli insegnanti ad esempio possiamo dire che
l’essere valutati è un diritto?
Possiamo immaginare che non sempre la nostra percezione dell’azione
didattica e professionale che portiamo avanti sia aderente alla realtà?
Possiamo affermare che solo un Dirigente fuori dalla grazia di Dio
valuterebbe negativamente un “Buon” Docente?
Ed ancora possiamo ammettere che esistono colleghi a cui non
affideremmo i nostri figli?
Con queste, provocatorie, affermazioni vogliamo mettere in discussione
parte delle miopi opposizioni che, non ha questa riforma ma ad ogni
riforma della Scuola, si presentano ed agiscono al solo fine di
irrigidire da un lato i naturali e dovuti rapporti istituzionali ed
istillare dall'altro un corporativismo assolutamente finto e privo di
contenuti realmente condivisi tra gli operatori del mondo della scuola.
Salvo Altadonna
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