Il MIUR getta la scuola nel caos. Criteri per la chiamata diretta dei docenti opachi e arbitrari
Data: Sabato, 23 luglio 2016 ore 07:00:00 CEST
Argomento: Attività parlamentare


"Ancora una volta il governo si dimostra incapace di pianificare e gestire correttamente, con trasparenza e criteri oggettivi, uno dei punti più contestati della cosiddetta 'buona scuola', la chiamata diretta dei docenti", denuncia il Senatore Fabrizio Bocchino (Sinistra Italiana - Altra Europa con Tsipras).

"La bozza di 'indicazioni operative' presentata ieri dal MIUR ai sindacati confederali, senza minimante coinvolgere chi nella scuola lavora, è riuscita a far infuriare tutti, insegnanti e dirigenti scolastici, e rende carta straccia gli accordi raggiunti finora con i sindacati in sede di contrattazione", fa notare il senatore .

"Di fatto l'elenco dei requisiti in base al quale i 120.000 docenti dovrebbero essere scelti è un criterio assolutamente opzionale, lasciato all'arbitrio più assoluto dei dirigenti scolastici".

"Per non parlare del calendario proposto: i docenti hanno appena 5 giorni dalla pubblicazione dell'avviso per presentare la domanda alle scuole, mentre i dirigenti hanno appena 3 giorni per valutare i curricula e scegliere. Il tutto nel mese di agosto, costringendo il personale amministrativo a rinunciare alle ferie già programmate", continua il Senatore.

"Una proposta indecente, quella del MIUR, che giustamente è stata rimandata al mittente, e che se fosse imposta rischia di provocare una valanga di ricorsi da parte degli insegnanti non scelti, proprio per l'impossibilità di motivare le nomine rispetto a oggettivi criteri di valutazione. Il tutto a spese di chi a scuola lavora. E lasciando ancora una volta intere classi nel caos", conclude il Senatore.

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