
La politica scolastica ... tra superficialità e improvvisazione
Data: Giovedì, 14 luglio 2016 ore 07:30:00 CEST Argomento: Opinioni
Un processo di ricerca,
razionalmente concepito, prende avvio dallo
studio del campo in cui nasce il problema, prosegue col riconoscimento
degli elementi che lo sostanziano, con la loro definizione e con la
specificazione dei risultati attesi. L'art. 2 della legge
53/2003, che ha delegato al governo il riordino del sistema educativo,
segue tale logica: "È promosso l'apprendimento in tutto
l'arco della vita e sono assicurate a tutti pari
opportunità di raggiungere elevati livelli culturali e
di sviluppare le capacità e le competenze, attraverso
conoscenze e abilità, generali e
specifiche, coerenti con le attitudini e le scelte
personali, adeguate all'inserimento nella vita sociale e
nel mondo del lavoro, anche con riguardo alle dimensioni locali,
nazionale ed europea".
Il campo del problema è esplorato: il rapporto dell'individuo con
l'ambiente socio-culturale.
L'architrave è riconosciuta: l'apprendimento, finalità del sistema
educativo.
Gli elementi qualificanti sono elencati: elevati livelli culturali;
capacità, competenze generali, competenze specifiche, strumenti
operativi [conoscenze e abilità].
Il risultato atteso è indicato: l'apprendimento come modalità
dell'essere.
Si tratta di una scelta obbligata: gli individui, in un mondo in
continuo, rapido, imprevedibile cambiamento devono essere in grado di
interagire positivamente con l'ambiente e assumere i corrispondenti
comportamenti [apprendimento = modifica permanente del comportamento].
Le competenze sostanziano l'apprendimento [competenza = comportamento
esibito quando si affronta un compito].
Le capacità e le abilità traspaiono dalle competenze, differenziandole:
le capacità attengono a situazioni aperte e dinamiche (educazione); le
abilità sono associabili ad ambienti circoscritti e statici (istruzione
tecnica - addestramento).
Le capacità si collocano nel lungo periodo, le abilità nel breve.
Le capacità sono la chiave di volta della gestione della scuola in
chiave sistemica: spazio d'unificazione degli insegnamenti.
La capacità di dominare il nuovo, la capacità di formulare ipotesi e
d'incorporarle in strategie, la capacità di costruire modelli, la
capacità di giustificare le scelte fatte, argomentando, la capacità di
assumere punti di vista differenti ... orientano e vincolano la
progettazione didattica d'ogni docente.
Le competenze non possono essere insegnate: si promuovono nei
laboratori [problem solving].
° ° ° ° °
Stridente il contrasto delle attuali scelte politiche con
l'orientamento espresso dalla norma del 2003.
Errata definizione dell'output di
sistema
Come si può governare un sistema se non si sa dove si vuole andare?
E' la domanda al legislatore che, al comma 7 della legge 107/2015, ha
elencato gli obiettivi dell'apprendimento, dimostrando di non possedere
l'origine e il senso del problema educativo.
Disseminazione d'iniziative inefficaci
Il Miur ha rendicontato l'impiego dei fondi europei destinati al
contrasto della dispersione scolastica [maggio 2016]: alla scarsa
incidenza sulle competenze base si contrappongono gli esiti
amministrativi, meno abbandoni e meno bocciature.
Il ministero, confondendo l'aspetto formale col sostanziale, ha dettato
alle scuole le dieci regole per il successo formativo.
Assenza di riferimenti certi
Il Miur ha elaborato un "breve glossario - istituti tecnici" per
esplicitare il significato delle parole chiave delle indicazioni
nazionali [2010].
E' sufficiente leggere la prima voce del vocabolario per valutare la
professionalità degli estensori:
"Abilità: la capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how
per portare a termine compiti e risolvere problemi". [Acritica
trascrizione di una raccomandazione del Parlamento europeo il cui
significato è stato stravolto da un'errata traduzione: "Skills means
the ability to apply knowledge and use know-how to complete tasks and
solve problems"].
Il termine "apprendimento", finalità del sistema educativo, non è stato
definito.
Anche le linee guida per la certificazione delle competenze [Miur
febbraio 2015] presentano lo stesso vizio.
La categoria "capacità" è assente.
Emblematica la definizione degli "obiettivi di apprendimento:
individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti
indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle
competenze".
La visione sistemica è assente
Il bonus premiale è inequivocabile sintomo d'arretratezza culturale.
Merito ed efficacia sono inscindibili.
L'assegnazione del premio al singolo docente implica lo stravolgimento
della finalità istituzionale.
Enrico Maranzana zanarico@yahoo.it
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