Il Liceo Classico Mario Rapisardi di Paternò e la sua 'ricchezza' formativa
Data: Lunedì, 13 giugno 2016 ore 07:00:00 CEST Argomento: Istituzioni Scolastiche
Nel corso dell'anno scolastico 2015/2016 il Liceo
Classico "Mario
Rapisardi" di Paternò si è distinto per le sue numerose attività che
hanno coinvolto sia le classi del biennio dell'Istituto sia delle
Scuole secondarie di I grado locali anche al fine di offrire agli
alunni prossimi alla licenza media la possibilità stimoli utili a
programmare il proprio progetto di vita. I ragazzi delle medie,
infatti, hanno partecipato gratuitamente non solo ai "Corsi Zero" di
Latino e Greco - volti a fornire i primi elementi di conoscenza delle
due discipline -, ma anche al Progetto "Incontri con l'autore" e
all'innovativo Corso di "Archeologia sperimentale", che ha compreso sia
diverse escursioni che simulazioni di scavo archeologico e si è
concluso con una meravigliosa visita guidata a Messina e
Taormina.
Referente del progetto è stata la prof.ssa Maria Làudani che,
coadiuvata da altri esperti sia interni che esterni - la prof.ssa
Flavia Ferreto, il prof. Aldo Di Primo, il prof. Aldo Carroccio e il
prof. Fabio Gulino, è stata in grado di proporre ai ragazzi un percorso
multidisciplinare davvero interessante, promuovendo sia
l'orientamento che la verticalizzazione dei saperi.
Alcuni alunni del triennio, si sono concentrati invece sulle attività
riguardanti l'Alternanza Scuola-Lavoro e, nel mese di Maggio, si sono
recati ad Erice per partecipare ad un Convegno Universitario
internazionale che li ha visti proporre, in un Work-shop, lavori di
approfondimento su Cinematografia italiana contemporanea, Letteratura,
Storiografia sia in italiano che in inglese.
Inoltre, in linea con l'indirizzo che prevede la tutela e la
conservazione dei beni culturali, le classi quarte hanno sperimentato
l'esperienza di analizzare documenti dell'Archivio di Stato in
collaborazione con la Sovrintendenza di Catania che percorsi di
conoscenza del territorio con la Sopritendenza ai BB. CC. ed AA.
di Catania.
Martedì 31 maggio, alle ore 11.00 - in occasione
dell'incontro con l'archeologo Dott. Antonio Mursia e il Generale
comandante dell'Arma dei Carabinieri-nucleo Tutela Patrimonio
Culturale, Gen. Mariano Mossa, riguardante "La cultura del territorio e
la tutela dei suoi beni archeologici" - , il DS, Prof. Egidio Pagano ha
consegnato gli attestati di partecipazione ai vari Corsi sia agli
studenti che ai docenti coinvolti.
Il Maresciallo dell'Arma Maurizio Cassia, poi, ha introdotto un filmato
esplicativo sull'operatività del Comando Tutela Patrimonio Culturale.
Il graduato ha descritto la lotta degli organi giudiziari di polizia
contro gli scavi clandestini, la vendita illecita di beni culturali e
la contraffazione di opere d'arte.
Ha inoltre sottolineato l'importante ruolo dei "caschi blu" della
cultura, che si occupano di intervenire in zone a rischio di tutto il
Pianeta in seguito a eventi bellici o naturali che possono danneggiare
il patrimonio artistico ed archeologico.
Tra gli interventi più significativi l'accordo siglato il 16 febbraio
2016, nell'Aula X delle Terme di Diocleziano a Roma: l'intesa tra il
Governo italiano e l'Unesco per la costituzione di codesta task force
italiana nel contesto della coalizione globale Unesco Unite4Heritage.
E' stata anche illustrata l'utilissima applicazione ITPC, tramite la
quale è possibile verificare se un bene d'arte è ricercato comparandolo
all'interfaccia pubblica.
In relazione a quanto esposto, l'archeologo Mursia, dopo aver
presentato con un' intrigante relazione la stratificazione
plurimillenaria di Paternò, ha deciso di chiarire la differenza
sostanziale tra i tombaroli e gli archeologi: infatti i primi
effettuano abusivamente scavi archeologici con lo scopo di asportare
oggetti preziosi o comunque di interesse archeologico per venderli nel
mercato illecito del collezionismo; i secondi, invece, si occupano di
recuperare manufatti per studiarli , contestualizzarli, e
assicurarne l'appartenenza all'intera umanità.
L'incontro è risultato formativo sul ruolo fondamentale dei Beni
Culturali e di tutti coloro che li tutelano: gli alunni, dunque, hanno
avuto modo di comprendere che, come sostiene il Dirigente Scolastico
prof. Egidio Pagano, "la cultura odierna può essere raffigurata,
metaforicamente, come un gigante saldamente poggiato su basi
imprescindibili rappresentate dalla Storia antica".
Teresa Claudia Risiglione
studentessa della classe I B - Liceo
classico "M. Rapisardi"
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