Dieta Mediterranea. Alimentazione, Salute e Territorio all'IIS MEDI di Randazzo
Data: Venerdì, 03 giugno 2016 ore 06:30:00 CEST
Argomento: Istituzioni Scolastiche


L’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “E. Medi” di Randazzo organizza per giorno 7 Giugno 2016 un convegno su Dieta Mediterranea. Alimentazione, Salute e Territorio. Il convegno che è rivolto agli alunni delle quinte classi dell'Istituto è aperto ai docenti e ai professionisti del settore. Referenti, prof. Antonio Muratore, docente di Scienza dell’Alimentazione, prof.ssa Maria Teresa Nocifora, docente referente di educazione alla salute. L’iscrizione al convegno è gratuita e sarà rilasciato un attestato di partecipazione. Si prega di confermare la propria partecipazione alla Segreteria Organizzativa entro il 04/06/2016.


In un mondo dove coesistono le realtà opposte della fame e delle problematiche legate alla sovralimentazione, l’Educazione Alimentare praticata nelle Scuole italiane richiede un approccio complesso e sistemico. Un approccio che da un lato aiuti i giovani a prendere consapevolezza del proprio rapporto con il cibo per orientarlo in modo sano e, dall’altro, permetta loro di contestualizzarlo in un ambito globale di relazioni che coinvolge anche chi vive in realtà differenti e si confronta con problemi radicalmente diversi e spesso drammatici. In particolare, a partire dagli ultimi decenni si è verificato un allarmante aumento del numero di giovani in sovrappeso o con problemi di obesità, fenomeno che può essere contenuto solo mediante un’efficace azione preventiva e con un’adeguata Educazione Alimentare.

Pertanto, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nel porre in essere – anche in collaborazione interministeriale - specifici interventi, suggerisce di disincentivare, nelle Scuole di ogni ordine e grado, la somministrazione di alimenti e bevande contenenti un elevato apporto totale di lipidi per porzione, grassi idrogenati (fonte di acidi grassi trans), alto contenuto di sodio, nitriti o nitrati utilizzati come additivi, coloranti azoici, zuccheri semplici aggiunti e dolcificanti, elevato contenuto di sostanze nervine eccitanti (teina, caffeina, taurina e similari); di incentivare l’offerta di prodotti specifici per chi è affetto da celiachia, nonché di favorire il consumo consapevole dei prodotti ortofrutticoli. La diffusione di sovrappeso e obesità tra i più giovani è particolarmente preoccupante se si pensa alle future implicazioni socio sanitarie per il prevedibile incremento delle malattie cronico - degenerative connesse a questi problemi.

L’Italia, paese d’origine di quella Dieta Mediterranea riconosciuta come modello virtuoso di salute e Patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO, possiede una ricchezza alimentare unica nel mondo, frutto di una storia plurimillenaria che ha visto svilupparsi, nel territorio italiano, il rapporto uomo-cibo sulle direttrici del costante confronto interculturale e della tensione ad armonizzare le disponibilità territoriali con i bisogni delle popolazioni e le locali risorse umane. Ne è nato un tesoro unico di saperi sensoriali, sensibilità e competenze, saggezze antiche e radicate, condivisi di generazione in generazione. Una ricchezza fondata anche sulla biodiversità del nostro territorio, che non può essere sepolta sotto una cenere di inerzie, disattenzioni e superficialità, ma che deve invece costituire la base per il recupero e la difesa dei valori del cibo, del territorio e dell’ambiente socio culturale in cui esso si produce e si consuma.

Oggi, occorre riesaminare l’alimentazione italiana anche attraverso i suoi valori tradizionali, riportando in primo piano lo storico denominatore comune della pratica alimentare conviviale, semplice, misurata, economica e naturale che da sempre si sviluppava nella famiglia e collegata alle vocazioni del territorio, alle stagioni, così proteggendo attivamente la propria salute e puntando consapevolmente a un benessere personale e collettivo.
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Mary Nocifora
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