CPIA Catania 2 – Giarre, sede Paternò – organizza un’uscita didattica ad ulteriore garanzia dell’apprendimento permanente alle falde dell’Etna che è ormai una realtà
Data: Lunedì, 30 maggio 2016 ore 07:00:00 CEST Argomento: Istituzioni Scolastiche
Il
detto sempre attuale che non si finisce mai di apprendere competenze
valide e spendibili nel mondo del lavoro, è il target che la nuova
realtà CPIA, ovvero Centro Provinciale Istruzione Adulti, Dirigente
Scolastico dott.ssa Rita Vitaliti, si sta ponendo in un mercato
del lavoro sempre più esigente. Dove un lavoro, non coincide spesso con
una reale garanzia di apprendimento, in particolare per i meno giovani,
il CPIA in controtendenza mira ad offrire a studenti lavoratori
un’occasione concreta di formazione e inserimento nel mondo del lavoro.
Dopo la recente iniziativa che ha visto protagonisti lo scorso 4
aprile, 21 studenti lavoratori nei locali del IPSSEOA “G. Falcone” di
Giarre il Centro si conferma scuola accreditata a nuove
esperienze di apprendimento e di contrasto alla dispersione scolastica.
Di questi tempi affermazione non può essere più vera in considerazione
di diverse cause:
- conoscenze e innovazioni, che a livello scientifico hanno
cambiato il nostro modo di analizzare fenomeni naturali, nonché
l’approccio analitico all’uso di nuove tecnologie che aiutano lo
sviluppo di processi strettamente legati al mondo del lavoro e della
globalizzazione;
- l’integrazione di nuovi individui, appartenenti a diverse etnie,
ormai “indotte” alla convivenza nelle stesse comunità, i quali trovano
nel denominatore comune della conoscenza il legame necessario ad una
comune condivisione, contrastando forme di pregiudizio attraverso una
reciproca esperienza, precludono così ogni forma di pericolosa
esclusione;
- il contrasto al preoccupante fenomeno dell’abbandono
scolastico molto diffuso nelle zone del catanese e alle pendici
dell’Etna mediante il rientro in formazione.
In effetti, attraverso il conseguimento dei titoli scolastici, il
Centro opera un recupero di competenze utili e spendibili nel mondo del
lavoro. Utilizzando semplicemente un approccio differente rispetto al
normale percorso scolastico, la formazione di gruppi costituiti da
individui accomunati dalla comune volontà di apprendere è la chiave che
porta a risultati ottimali. Efficace è la sperimentazione e l’utilizzo
di una strategia forse non molto consueta, lo scambio di pareri, idee e
pensieri da parte di persone che per i loro trascorsi vedono la vita da
diverse prospettive. Gli stages non hanno il solo scopo di
apprendimento e formazione presso aree di interesse storico o di
aziende che operano nel mercato agricolo e industriale, ma rientrano
proprio nella strategia comune di stimolare i corsisti ad un’analisi di
quanto osservato, per poi sviluppare pensieri che palesandosi nel
dialogo, opportunamente guidato dal docente, genera in ognuno di loro
una presa di coscienza dei fenomeni fondamentali del passato e del
presente utili alla formazione dell’individuo.
In quest’ottica va vista la recente gita scolastica del 4 maggio dei
corsisti del punto di erogazione di Paternò, organizzata da un gruppo
di docente presso il paese di Mazzarino e la città di Gela, che
tanto hanno da dire dal punto di vista storico. L’analisi di questi
territori è un viaggio nel passato che trasmette ai discenti, la
consapevolezza di trovarsi in quella che una volta fu la culla della
civiltà, dal tempo della Magna Grecia a finire con l’opulenza dei
palazzi ottocenteschi, passando per il famoso barocco siciliano. Tali
visite hanno suscitato l’interesse anche per l’economia nei periodi
storici, per la ricchezza prodotta e la sua distribuzione tra le
diverse classi sociali; così il famoso “U’cannuni”, le basiliche Santa
Maria della Neve, Maria Santissima del Mazzaro, l’ex collegio dei
Gesuiti, oggi area espositiva, e l’importante museo archeologico di
Gela hanno rappresentato occasione di riflessione del gruppo eterogeneo
del CPIA dove le distanze generazionali e sociali si annullano
attraverso l’osservazione ed il dialogo.
prof.re Rosa
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