Anief predispone i ricorsi e il Miur sembra voler correre ai ripari: in cantiere aumenti per 2.300 lavoratori, 7mila assunzioni e lo sblocco dei contratti dei supplenti annuali
Data: Domenica, 29 maggio 2016 ore 08:30:00 CEST Argomento: Sindacati
In arrivo l’attesa
“posizione economica”, un forfait di aumento stipendiale da tempo
accordato, ma rimasto fermo “a causa di un palleggiamento tra MIUR e
MEF”. Inoltre, appare imminente lo sblocco delle assunzioni degli Ata,
ferme ormai da quasi due anni: il Ministro dell’Istruzione, avrebbe
infatti scritto alla collega della Funzione Pubblica, Marianna Madia,
per riprendere in carico gli oltre 6mila posti vacanti, nel frattempo
diventati quasi 7mila. Anche perché nell’anno di blocco, imposto dalla
stessa PA, a quanto ci risulta, nemmeno uno di quei posti di lavoro è
andato al personale in esubero delle province. Rimane ancora in bilico,
invece, l’estensione di due mesi – anche luglio e agosto – delle
supplenze su posti vacanti. Chi vuole recuperare i due mesi persi con
Anief può cliccare questo link.
Marcello Pacifico (presidente Anief): le ultime sentenze dei
giudici che hanno dato ragione:presto, inoltre, presenteremo pure la
richiesta dei danni procurati ai precari per la mancata assunzione. Al
Miur diciamo: invece di continuare a prendere tempo sui posti
effettivamente liberi, sarebbe meglio che l’amministrazione concentri
gli sforzi sulle immissioni in ruolo, che non possono essere più
procrastinate.
Arriva qualche lieve positivo per il personale non docente della
scuola: oltre 2mila – tra amministrativi, tecnici e ausiliari –
dovrebbero ricevere l’attesa “posizione economica”, un forfait di
aumento stipendiale da tempo accordato, ma rimasto fermo “a causa di un
palleggiamento tra MIUR e MEF”, scrive Orizzonte Scuola. Il Ministero
dell’Economia e delle Finanze, infatti, “ha ricevuto e accettato il
pagamento di 2.000 prime posizioni e circa 340 seconde posizioni.
Mancano gli ultimi adempimenti burocratici per il pagamento definitivo
che allo stato attuale non dovrebbe vedere altri impedimenti”.
A questa prima buona notizia, che non è altro l’aver ottenuto
l’esercizio di un diritto, si aggiunge anche quella del probabile
imminente sblocco delle assunzioni degli Ata, ferme ormai da quasi due
anni: il Ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, avrebbe infatti
scritto alla collega della Funzione Pubblica, Marianna Madia, per
riprendere in carico gli oltre 6mila posti vacanti, nel frattempo
diventati quasi 7mila. Anche perché nell’anno di blocco, imposto dalla
stessa PA, a quanto ci risulta, nemmeno uno di quei posti di lavoro è
andato al personale in esubero delle province.
Anief ha da subito dato battaglia per la decisione presa dal Governo,
perchè era evidente la sproporzione tra i lavoratori perdenti posto
delle province, in via di dismissione, appena 1.644, e l’ampio numero
di posti vacanti destinati al personale tecnico e ausiliario della
scuola: quasi 28mila posti liberi. Migliaia di lavoratori precari della
scuola, nel frattempo, non sono stati stabilizzati. Ricevendo un bel
danno economico e alla carriera. Ma anche la beffa di dover
sottoscrivere dei contratti a tempo determinato, sino al 30 giugno
2016, anche laddove i posti erano vacanti. Ora, il Miur promette un
monitoraggio per verificare se quei posti sono effettivamente privi di
titolare. E, solo in tal caso, scatterebbe il pagamento delle mensilità
di luglio e agosto 2016.
“Riteniamo questa decisione priva di reale necessità – spiega Marcello
Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal –
perché la gran parte delle supplenze annuali conferite al personale Ata
è su posto privo di personale di ruolo. Invece di continuare a prendere
tempo, sarebbe meglio che il Miur concentri gli sforzi sulle immissioni
in ruolo, che non possono essere più procrastinate e sono, tra l’altro,
molte di più di quelle indicate dal Ministero di Viale Trastevere”.
“Ricordiamo ai dirigenti del Miur – continua Pacifico – che siamo in
attesa del pronunciamento dei giudici di competenza sul nostro ricorso
al Tar, contro laNota 27715 del 28 agosto 2015, attraverso cui
l’amministrazione ha deciso di vanificare le stabilizzazioni, già
programmate e finanziate, di amministrativi, tecnici e ausiliari della
scuola, sempre per l’improbabile passaggio del personale
soprannumerario delle province su quei posti. Appena anche questo
passaggio verrà reso pubblico, presenteremo al Miur anche la richiesta
dei danni procurati ai precari per la loro mancata assunzione”.
Anief ricorda che la posizione dell’Italia sul fronte dell’abuso del
precariato è ancora al vaglio della Commissione Europea, che sta
esaminando la procedura d'infrazione 2124/10.Anche a livello nazionale,
ci sono forti perplessità: perché continuare a negare le assunzioni del
personale Ata andrebbe a sconfessare innanzitutto la Legge n. 128
dell’8 novembre 2013, nella quale, all’articolo 15, approvata
dall’allora ministro Maria Chiara Carrozza, attraverso la quale è stato
“definito un piano triennale per l'assunzione a tempo indeterminato di
personale docente, educativo e ATA, per gli anni 2014-2016, tenuto
conto dei posti vacanti e disponibili in ciascun anno, delle relative
cessazioni del predetto personale”. Ma si andrebbe anche a negare la
Legge 190 del 2014, la Legge di Stabilità 2015, che al comma 5 ha
previsto lo stanziamento di un apposito fondo nazionale
“finalizzato all'attuazione degli interventi di cui al
medesimo comma 4, con prioritario riferimento alla
realizzazione di un piano straordinario
di assunzioni, al potenziamento dell'alternanza
scuola-lavoro e alla formazione dei docenti e
dei dirigenti”.
Gli assistenti amministrativi, tecnici e ausiliari precari assunti su
supplenza annuale derivante da posto vacante, possono quindi chiedere
di tramutare il proprio contratto dal 30 giugno al 31 agosto 2016,
recuperando le due mensilità di lavoro ed il punteggio di servizio
altrimenti negato...
Anief.org
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