Siglato Protocollo Miur-Unhcr per sensibilizzare studenti su tema rifugiati
Data: Sabato, 21 maggio 2016 ore 07:00:00 CEST Argomento: Ministero Istruzione e Università
Giannini: “A
ottobre 250 studenti a Lampedusa per settimana
approfondimenti”Jaquemet: “Importante informare nuove generazioni”
È stato siglato oggi, al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e
della Ricerca, il Protocollo d’intesa fra MIUR e UNHCR, Alto
Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, che dà il via a una
collaborazione tesa a promuovere nella scuola i temi dell’accoglienza,
dell’integrazione e della solidarietà internazionale.
Il Protocollo, che è stato firmato dal Ministro Stefania Giannini e dal
Rappresentante UNHCR per il Sud Europa Stephane Jaquemet, prevede la
realizzazione di una serie di attività congiunte fra i due organismi
mediante l’elaborazione di specifici progetti. Il primo frutto di
questa collaborazione è il sito interattivo www.viaggidaimparare.it
destinato ai docenti delle scuole secondarie di I e II grado. Il sito,
attraverso una mappa interattiva e schede di supporto, fornisce
elementi di conoscenza del fenomeno dei rifugiati. Alla realizzazione
di “Viaggi da Imparare” ha collaborato il Comitato 3 Ottobre,
organizzazione che ha avuto il merito di far istituire la Giornata
della memoria e dell’accoglienza che sarà celebrata il 3 ottobre di
ogni anno in ricordo del naufragio del 2013 davanti alle coste di
Lampedusa e nel quale persero la vita 368 persone.
“Il sito rappresenta una prima azione concreta di attuazione del
Protocollo - sottolinea il Ministro Giannini - Sul tema
dell’accoglienza e dei rifugiati questo Ministero sta già facendo
molto. Abbiamo infatti avviato un piano di formazione da 4 milioni di
euro per 1.000 dirigenti scolastici, 10.000 docenti e 2.000 unità di
personale Ata nelle scuole ad alta incidenza di alunni stranieri.
Attraverso il Fondo Fami (Asilo, Migrazione e integrazione), in
collaborazione con il Ministero dell’Interno ed il Ministero del Lavoro
e delle Politiche Sociali, vengono stanziati 13 milioni di euro per
progetti proposti dalle scuole, finalizzati ad aumentare l’inclusione
sociale dei minori e dei giovani stranieri. Infine, attraverso il
progetto ‘L’Europa inizia a Lampedusa’, dal 30 settembre al 4 ottobre,
porteremo 250 studenti italiani e del resto d’Europa sull’isola per una
settimana di approfondimenti. Mentre i ragazzi lampedusani andranno
nelle scuole per raccontare la loro esperienza sull’isola”.
“La recente crisi dei rifugiati in Europa ha portato alla luce una
realtà che prima era troppo poco conosciuta. Oggi, non è più possibile
ignorare quello che sta succedendo in Siria, in Afghanistan, in Sudan o
in Somalia, a causa della guerra e della persecuzione i rifugiati nel
mondo hanno superato la cifra di 60 milioni di persone - ha ricordato
Stephane Jaquemet - Come esseri umani il nostro primo dovere verso i
rifugiati è quello di conoscerli, di chiederci da dove vengono, perché
hanno lasciato tutto, perché si mettono nelle mani di trafficanti senza
scrupoli e rischiano la loro vita per scappare, cosa accade loro quando
arrivano in Italia o in altri paesi Europei – ha aggiunto - Il
desiderio di conoscere e di comprendere è il primo vero atto di
solidarietà e di accoglienza verso l’altro”.
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