Il liceo Artistico Emilio Greco e il film 'Un bacio', di Ivan Cotroneo
Data: Domenica, 17 aprile 2016 ore 06:00:00 CEST Argomento: Istituzioni Scolastiche
Come
si fa diventare un giorno di scuola un giorno speciale? Andando al
cinema, per esempio. Ed è ciò che hanno fatto i ragazzi del Liceo
Artistico Statale "Emilio Greco", delle sedi distaccate di Sant'Agata
Li Battiati e di San Giovanni La Punta, che l'altro sabato sono andati
nella "futuristica" sala del Cinestar del Centro Commerciale "I
Portali", di San Giovanni La Punta, per vedere il film "Un bacio", di
Ivan Cotroneo. La mattinata, per la verità, è iniziata in maniera
sommessa con un minuto di raccoglimento, chiesto dal prof. Giuseppe Di
Giovanni, responsabile delle sedi distaccate, per ricordare la giovane
vita spezzata di Salvo Molino, l'alunno dell'Istituto Tecnico "De
Nicola", morto in seguito all'ennesimo incidente stradale. E sono
troppi gli incidenti mortali che si sono verificati di recente e che
hanno coinvolto alunni delle nostre scuole. Troppi!
Poi il film ci ha coinvolto ed emozionato tutti, alunni e docenti. "Un
bacio", terzo film diretto dal regista Ivan Cotroneo, tratto dal suo
omonimo romanzo, pubblicato nel 2010 da Bompiani, racconta la storia di
Lorenzo, un ragazzo orfano di 16 anni e adottato da una famiglia della
provincia udinese che lo ama e lo accetta. Lorenzo cerca di inserirsi
nella nuova scuola, già pronto a subire insulti e prese in giro da
parte dei suoi nuovi compagni, per la sua omosessualità. In classe,
Lorenzo conosce una ragazza, Blu, anche lei derisa dagli altri perché
considerata una "poco di buono". Dal gruppo classe spicca la figura di
Antonio, il ragazzo di cui Lorenzo si innamora, anche lui ritenuto un
diverso, un "ritardato", come gli altri lo chiamano. Lorenzo, Antonio e
Blu stringono un solido rapporto di amicizia che li porterà ad
accettare la loro condizione di "sfigati" e anzi insieme riusciranno a
fare della loro presunta "diversità" la loro ricchezza, il loro punto
di forza. I tre amici si accorgono che il mondo può fare "un po' meno
schifo insieme a dei veri amici", perché "solo gli amici salvano", solo
l'amicizia può salvare il mondo.
Così i tre ragazzi non vorrebbero rinunciare a questo forte legame per
nessun motivo, ma la realtà è tutt'altra cosa, "all'apparir del vero",
anche il sole illuminante dell'amicizia e dell'affetto si può oscurare
del tutto, fino a coprirsi di nero, fino a morire... E l'amicizia, le
mille cose fatte insieme, le corse in bicicletta, le gite in campagna,
le serate in pizzeria, le risate per una battuta, le lunghe telefonate
notturne, i commenti su facebook, gli "incontri" su WhatsApp, le
piccole cose d'ogni giorno possono tramontare, miseramente, in un batti
baleno, per un nonnulla, per un malinteso, per ipocrisia, per
pregiudizio, o forse perché così lo vuole il mondo dei giudizi e dei
pregiudizi, la società "adulta" dell'apparire e del consumare, del
benessere e dell'edonismo. E la felicità "di cui tanto si ragionava un
dì" diventa solamente un lontanissimo ricordo!
Ma è solo l'amicizia che può spezzate le catene del pregiudizio,
dell'incomprensione e dell'indifferenza. Solo gli amici ci possono
salvare. E anche tra i banchi di scuola, nelle aule scolastiche e nelle
sale docenti se ne possono incontrare. Basta saper cercare bene!
Angelo Battiato
angelo.battiato@istruzione.it
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