Al Majorana di Milazzo avvocati ed ufficiali dei carabinieri attivano un progetto di educazione alla legalità
Data: Domenica, 10 aprile 2016 ore 04:00:00 CEST Argomento: Istituzioni Scolastiche
"Frequenza
di reati tra gli adolescenti e modalità di prevenzione dei
comportamenti a rischio"; questo il tema della conferenza tenutasi
nell'Aula Magna dell'ITT E. Majorana di Milazzo. Ospiti d'eccezione, il
penalista, avvocato Candido Bonaventura, il tenente Cristian Letizia,
comandante del Nucleo Operativo Radiomobile di Milazzo ed il
Maresciallo Tommaso Biagio La Rosa, Comandante della Stazione dei
Carabinieri di Milazzo. L'incontro, promosso dal preside Stello Vadalà,
particolarmente sensibile alla tematuca, si colloca tra le iniziative
organizzate dalla scuola per promuovere la cultura della legalità tra i
giovani e segue quello tenutosi la settimana scorsa con il prof.
Giuseppe D'Andrea, avvocato costituzionalista e docente universitario
sul tema: "Struttura dello Stato e formazione delle leggi".
La tematica, certo, di grande interesse socio-pedagogico relativa
alla frequenza di reati tra gli adolescenti ed alle modalità di
prevenzione è stata affrontata dai relatori con chiarezza espositiva e
perizia. Dopo i saluti ai graditi ospiti ha aperto la discussione il
tenente Letizia, il quale ha fatto presente alla giovane platea
l'importanza che l'Arma dei Carabinieri riveste sul territorio per il
controllo e la tutela dei cittadini e che ha l'obiettivo di prevenire
ove possibile le situazioni di pericolo, essendo sempre a disposizione
dei cittadini e dei giovani dai quali in particolare deve essere vista
come garante dell'ordine a tutela di tutti.
L'avvocato Candido, dopo aver riportato agli studenti dati concreti
relativi alla frequenza di reti a carico dei minori in provincia di
Messina, tra i quali, purtroppo, si ascrivono casi di omicidio, tentato
omicidio, lesioni personali, furti, rapine, stalking, truffa,
ricettazione, ha precisato che la regola aurea per i giovani è
comportarsi bene, evitare comportamenti a rischio ed essere consapevoli
di cosa ogni comportamento errato comporti. Lo Stato italiano, ha
continuato l'avvocato, prevede per i reati a carico di minorenni
l'elaborazione di progetti di riabilitazione ma certo l'esperienza
delle case di accoglienza, nelle quali vengono trattenuti i minorenni
responsabili di reati penali, segna in modo profondo i soggetti
coinvolti.
Il Maresciallo La Rosa, in totale sintonia con quanto espresso
dall'avvocato Candido, ha riportato ai giovani la sua esperienza
ventennale presso la centrale operativa che gli ha permesso di
conoscere profondamente il territorio. Ha invitato i giovani alla
correttezza ed al rispetto delle regole garantendo a loro la massima
collaborazione da parte del comando 24 ore su 24. Ha ribadito, inoltre,
come sia facile per i giovani incorrere in fragranza di reato quando
assumono comportamenti scorretti ascrivibili a fenomeni di bullismo o
cyber bullismo.
Il dibattito è stato animato dalle domande interessanti degli alunni. I
relatori hanno espresso, per il tramite delle prof.sse Rossella
Scaffidi e Cinzia Coscia che hanno coordinato l'iniziativa, illoro
apprezzamento perl'interesse che la scuola tributa alla specifica
materia e per la partecipazione attiva e l'interesse dei ragazzi. Il
progetto di "Educazione alla legalità" avviato dal Majorana continuerà
pure nelle prossime settimane per sempre più promuovere negli studenti
la coscienza di cittadini che vivono in uno stato di diritto, in cui,
le regole, sono il fondamento della società civile.
Itimajorana.gov.it
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