La scuola domani
Data: Venerdì, 08 aprile 2016 ore 03:00:00 CEST Argomento: Redazione
Mentre si
attendono le notizie certe sul nuovo concorso e fervono i corsi di
preparazione al concorso per tanti futuri docenti e neo assunti in
ruolo completano il corso di formazione del cosiddetto "anno di
straordinariato". E' un corso ben articolato che coinvolge numerosi
docenti i quali vivono questa esperienza formativa con particolare
tensione, nell'attesa di una sede da ritenersi definitiva e stabile
almeno per un triennio. Come si coniuga il triennio del PTOF con la
struttura biennale delle classi secondo il modello sistemico che
prevede l'organizzazione scolastica strutturata 5 bienni (3 nel primo
grado e 2 al secondo grado) e in tre anni ponte: la prima elementare,
la terza media e il quinto anno del secondo grado?
La valutazione della scuola si effettua a conclusione del triennio,
mentre la valutazione del rendimento scolastico dovrebbe seguire la
ciclicità biennale.
In continuità con i principi pedagogici dell'autonomia scolastica,
della flessibilità, della didattica per competenze, capace di guardare
al futuro e al domani la Legge 107/2015 segue i ritmi di una scuola
pensata per "educare" e sarebbe un vero peccato se questi principi e
valori non venissero coltivati e valorizzati.
La scuola del sapere e del saper fare, la scuola delle competenze era
ieri, oggi e sarà così anche domani, solo che diventa difficile
realizzare pienamente la progettualità educativa , capace di risponde
ad una chiara e decisa intenzionalità che connota l'educazione, il
curricolo, la progettazione didattica.
La relazione educativa, fondamento e motivazione dell'agire
professionale, sostanzia l'azione didattica intesa come un cammino, un
processo da accompagnare, seguire e svolgere, credendo a quel che si
fa, dando motivazione al proprio agire e guardando oltre, al domani, al
futuro, alle prospettive di sviluppo delle competenze in una società in
continua trasformazione.
Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it
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