'A scuola di solidarietà'': così il 'Radice' di Bronte sostiene il bisognoso della porta accanto
Data: Venerdì, 08 aprile 2016 ore 02:00:00 CEST Argomento: Istituzioni Scolastiche
Si potrebbe - di primo acchito - pensare a una nuova
pagina di "Cuore" o a un racconto di Gianni Rodari. Certo conforta il
fatto che, anche in tempi di istruzione 2.0, il binomio tra scuola e
impegno solidale si corrobori e ampli il suo spettro d'azione.
Stavolta per gli studenti del "Benedetto Radice" di Bronte, non nuovi
nel sostegno a Telethon, AIRC, associazioni di volontariato operanti
sul territorio, nonché donatori volontari di sangue, c'è un
appuntamento diverso. Un'iniziativa autopromossa, ancora coordinata da
Sabrina Anello, nell'immediato della visita pastorale dell'Arcivescovo
di Catania in Istituto, prevista l'11 aprile.
Su proposta del Comitato Genitori, presieduto da Biagio Schilirò e dal
presidente dell'Associazione "Gabriele Allegra" Nunzio Longhitano,
sabato 9 (dalle ore 9 alle 13 e nel pomeriggio dalle 16 alle 19), per
gli alunni suonerà la campanella dell"A scuola di solidarietà". In
sintesi, una raccolta di beni indispensabili, prelevati all'ingresso di
sette tra i maggiori esercizi commerciali di Bronte, oltre che di dolci
della tradizione nostrana. I proventi approderanno direttamente nelle
case di quanti versano in stato di necessità, attraverso i canali delle
parrocchie. In primis la "Madonna del Riparo" (nell'area della scuola),
poi la periferica "Sant'Agata" quindi – naturalmente - la Matrice e la
famiglia francescana.
«Si è soliti ritenere "bisognosi" gli individui oggetto di attenzione
mediatica - afferma Maria Pia Calanna, dirigente della scuola etnea -
senza guardare al vicino di casa, che spesso cela il suo dramma dietro
un silente pudore. Così le difficoltà di disoccupati, anziani, profughi
della porta accanto non sempre trovano spazio nelle nostre coscienze.
Mi piace vedere l'impegno in questa luce: il tratto chiaro di una
scuola che educhi non solo attraverso i contenuti, ma anche con
l'impegno concreto e l'azione solidale. Soltanto in questa direzione il
paradigma educativo è ancora in grado di offrire risposte universali».
Sulla stessa linea Salvatore di Dio Romano, tra i promotori del
seminario appena concluso "Tecniche e materiali per l'edilizia
bioecologica", che guarda a un istituto in grado di formare coscienze
attente all'ecosostenibilità e alla tutela del creato; quando un
progetto di alternanza scuola - lavoro ha avuto per protagonista
proprio il mare, con azioni di conoscenza e supporto alla Marina
Militare, impegnata in missioni umanitarie. Il "Diario di bordo" di
Andrea Camizzi cerca, su questo versante, di chiudere il cerchio.
Per il "Radice" di Bronte, scelto dalla redazione del TG3 (puntata del
4 aprile di "Buongiorno Regione" in cui Pina Lipari ha anche illustrato
le linee della didattica sperimentale), quale istituto leader
nell'innovazione tecnologica, Cl@sse 2.0, digitalizzazione e buone
pratiche in Sicilia, si tratta - dunque- di una missione etica e di un
dovere morale. Una mano sul mouse e l'altra sul cuore, invece, per gli
studenti. In questo caso veri “samaritani 2.0”.
placidoantonios@gmail.com
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