
Audizione in VII Commissione Istruzione Regione Lombardia: proposta dell'Unicobas Scuola Lombardia sottoscritta pubblicamente dai rappresentanti presenti dell'Usb Scuola e Adida
Data: Sabato, 26 marzo 2016 ore 05:00:00 CET Argomento: Sindacati
Gentile direttore,
oggi alle 14,00 (il 24 marzo 2016) il sindacato Unicobas Scuola
Lombardia è stato ascoltato in VIIa Commissione permanente - Cultura,
Istruzione, Formazione, Comunicazione e Sport della Regione Lombardia.
Ha presentato ai consiglieri regionali un documento in difesa dei
precari di 2 e 3 fascia:
- diplomati magistrali con titolo abilitante ante 2002;
- precari abilitati e non abilitati scuola primaria e infanzia;
- diplomati dei tecnici e professionali - insegnanti di laboratorio
tabella B precari abilitati e non abilitati compresi gli insegnanti
madre lingua;
- insegnanti laureati tabella A precari abilitati e non abilitati;
Il sindacato Regionale Unicobas della Lombardia, propone che il
Consiglio Regionale elabori un D.D.L. che attribuisca la competenza a
disciplinare gli indirizzi di studio con valenza abilitante o formativa
comunque collegati al mondo dell’esperienza lavorativa e in azienda,
all’Ente Regione;
in subordine, propone che, stante i comma 3 e 6, dell’art. 117 della
Cost., per gli aspetti che prevedono la potestà regolamentare
attribuita alla Regione nelle materie per le quali, il dettato
costituzionale prevede una competenza ripartita come nel caso
dell’”istruzione”, la Regione Lombardia, nel proprio territorio, per
gli enti e per i cittadini interessati al conseguimento di titoli
abilitanti, formativo-professionalizzanti, comunque con esperienza in
ambito lavorativo, di stage e di impresa, emani Regolamenti attuativi
nelle leggi di competenza concorrente, concernenti attribuzione di
valore abilitante o formativo-professionalizzanti.
Sui temi precedentemente indicati (leggere il documento integrale), il
Consiglio Regionale della Lombardia presenti un D.D.L. al Parlamento
dello Stato, riaffermando la critica che il sindacato Unicobas Scuola
ha fatto all’impianto della legge 107/2105 che è neo-centralista e
neo-statalista, che non tiene conto delle prerogative regionali, in
materia scolastica né delle esigenze del mondo delle imprese che
ospitano stagisti né delle differenze territoriali.
Il Sindacato Unicobas Scuola Lombardia, con queste proposte si fa
portatore di iniziative di difesa della legalità costituzionale e di
promozione legislativa e amministrativa. Il sindacato Unicobas Scuola
nella sua essenza è per il federalismo sociale, lavorativo territoriale
e libertario. Il Sindacato Unicobas Scuola Lombardia è disponibile con
l’Ente Regione nella sua espressione di governo e nei suoi gruppi
consiliari per essere audito nella eventuale fase istruttoria per
l’elaborazione dei disegni di legge e dei regolamenti nelle materie dei
diplomi abilitanti o professionalizzanti. Il documento presentato dal
sindacato Unicobas Scuola Lombardia in commissione è stato sottoscritto
e condiviso pubblicamente dai rappresentati del sindacato Usb Scuola e
Adida.
Per la cronaca… non erano presenti i sindacati confederali, né lo
Snals, né i Cobas, né l’Anief.
Gli unici interessati alle nostre proposte in difesa dei precari
abilitati e non abilitati sono stati i consiglieri del Movimento Cinque
Stelle.
Documento integrale presentato per la VIIa Commissione permanente -
Cultura, Istruzione, Formazione, Comunicazione e Sport della Regione
Lombardia
*********
Gentilissimi membri della VII Commissione permanente - Cultura,
Istruzione, Formazione, Comunicazione e Sport della Regione
Lombardia,oggi noi siamo qui, in questa sede istituzionale per parlare
di diritti, i diritti degli insegnanti in possesso dei requisiti per
insegnare nella scuola pubblica laica statale e che proprio questi
diritti sono stati calpestati, cancellati da alcune sentenze di primo
grado dei giudici dei tribunali italiani, non ultima quella del
Tribunale del Lavoro di Monza, con Sentenza del primo dicembre 2015 che
respinge il diritto dei diplomati magistrali ad essere inseriti nelle
GAE affermando principi come sostenuti da parte della giurisprudenza
che è entrata nel merito della questione, dopo aver riconosciuto la
propria competenza a pronunciarsi in materia. Principi che
confliggono con la sentenza del Consiglio di Stato che invece riconosce
il diritto ai diplomati magistrali con il titolo conseguito entro
l'anno scolastico 2001/2002, di presentare la domanda per l’inclusione
nelle graduatorie ad esaurimento (GAE), proprio quelle graduatorie che
l’ex Ministro Fioroni chiuse con l’intento di bloccare il precariato,
scelta secondo noi assurda perché proprio con questa chiusura, il
precariato invece di diminuire è aumentato.Facciamo un passo indietro
ed informiamo in modo esaustivo i presenti su quale sono i requisiti
per insegnare nelle scuole pubbliche statali in Italia. Con la Legge
107/2015 esistono sostanzialmente due modi per poter insegnare firmando
un contratto a tempo indeterminato. Il primo è superare il concorso
2016 al quale possono partecipare solo gli abilitati, il secondo sono
le graduatorie ad esaurimento tecnicamente chiamate GAE. Il diritto
all’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento è stato riconosciuto
dalla legge 296/2006, art. 1, c. 605 ai docenti in possesso, al momento
dell’entrata in vigore della legge, dell’abilitazione.Inoltre, come
sancisce la sentenza del Consiglio di Stato (sezione sesta) n° 2222 del
2015, il D.P.R. del 25 marzo del 2014/325 riconosce il diploma
magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002, come
abilitante a tutti gli effetti di legge.A proposito del D.P.R.
325/2014, è lo stesso Consiglio di Stato ad affermare che, il proprio
“parere è stato formalizzato” dal decreto del Presidente della
Repubblica. Il parere al quale si riferisce il Consiglio di Stato è il
n. 3813/2013, nel quale si afferma che “gli atti di aggiornamento delle
graduatorie emanati negli anni dal MIUR erano illegittimi, nella parte
in cui venivano esclusi dalle graduatorie medesime, i titolari del
diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002”.Sul
solco della succitata sentenza del giudice di 2° grado della giustizia
amministrativa, si legge: “il fatto che tale abilitazione sia stata
riconosciuta soltanto nel 2014, a seguito della pronuncia del Consiglio
di Stato, non può impedire che tale riconoscimento abbia effetti ai
fini dell’inserimento nelle citate graduatorie riservate ai docenti
abilitanti in quanto tali”.La sentenza in parola del Consiglio di
Stato, in riferimento all’inserimento nella terza fascia delle stesse
graduatorie dei docenti abilitati, diplomati magistrali entro l’anno
scolastico 2001/2002 (nel momento della trasformazione delle
graduatorie da permanenti ad esaurimento), rivendica la sua consolidata
giurisprudenza in proposito, sin dalla sentenza n. 1973 del 16 aprile
2005 (stessa sezione), “da cui non vi è motivo per discostarsi”.In modo
perentorio la sentenza 2222, stabilisce che, “ i criteri fissati dal
D.M. n. 235/2014, nella parte in cui hanno precluso ai docenti muniti
del diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002,
l’inserimento nelle graduatorie provinciali ora ad esaurimento sono
illegittimi e vanno annullati”.È altrettanto indubbio che, in merito
alla controversia diretta a contestare i vizi di legittimità dei
criteri generali del D.M. 235/2014, concernenti la formazione delle
graduatorie, la competenza sia della giurisdizione amministrativa; tesi
decisamente rafforzata dalla sentenza delle Sezioni Unite della Corte
di Cassazione n. 27991 del 23/12/2013 e dalla sentenza della Corte
Costituzionale n. 41/2011.Si rifletta, anche sinteticamente, sul fatto
che, il valore abilitante del diploma magistrale è strettamente
connesso al curricolo scolastico-formativo che, per questo indirizzo di
studi è stato previsto in “illo tempore” dal tirocinio. Da questo punto
di vista, la sapienza in termini di competenza del “vecchio” indirizzo
delle magistrali e dei diplomi tecnici e professionali di stato
(insegnanti di Laboratorio Tabella B - Riforma delle nuove classi di
concorso allegato a questo documento) anticipa la stessa
legge 107/2015, la quale individua nell’esperienza di stage uno dei
suoi pilastri, affidandogli una valenza formativo-professionale che
allude a competenze abilitanti della nuova “frontiera”
scolastica.Poiché, dunque, il caso del valore abilitante del diploma
magistrale (entro l’anno 2001/2002), e dunque di formazione
professionale insita nel percorso, richiama la competenza legislativa
concorrente della Regione, in materia di “istruzione” (c.3, art. 117
Cost.) e la competenza legislativa esclusiva dell’Ente Regione in
materia di “istruzione e formazione professionale” (c.3, art. 117
Cost.), il sindacato Regionale Unicobas della Lombardia, propone che il
Consiglio Regionale elabori un D.D.L. che attribuisca la competenza a
disciplinare gli indirizzi di studio con valenza abilitante o formativa
comunque collegati al mondo dell’esperienza lavorativa e in azienda,
all’Ente Regione;in subordine, propone che, stante i c.3 e 6, dell’art.
117 Cost., per gli aspetti che prevedono la potestà regolamentare
attribuita alla Regione nelle materie per le quali, il dettato
costituzionale prevede una competenza ripartita come nel caso
dell’”istruzione”, la Regione Lombardia, nel proprio territorio, per
gli enti e per i cittadini interessati al conseguimento di titoli
abilitanti, formativo-professionalizzanti, comunque con esperienza in
ambito lavorativo, di stage e di impresa, emani Regolamenti attuativi
nelle leggi di competenza concorrente, concernenti attribuzione di
valore abilitante o formativo-professionalizzanti.Sui temi
precedentemente indicati, il Consiglio Regionale della Lombardia
presenti un D.D.L. al Parlamento dello Stato, riaffermando la critica
che il sindacato Unicobas Scuola ha fatto all’impianto della legge
107/2105 che è neo-centralista e neo-statalista, che non tiene conto
delle prerogative regionali, in materia scolastica né delle esigenze
del mondo delle imprese che ospitano stagisti né delle differenze
territoriali.Il Sindacato Unicobas Scuola Lombardia, con queste
proposte si fa portatore di iniziative di difesa della legalità
costituzionale e di promozione legislativa e amministrativa. Il
sindacato Unicobas Scuola nella sua essenza è per il federalismo
sociale, lavorativo territoriale e libertario.
Il Sindacato Unicobas Scuola Lombardia è disponibile con l’Ente Regione
nella sua espressione di governo e nei suoi gruppi consiliari per
essere audito nella eventuale fase istruttoria per l’elaborazione dei
disegni di legge e dei regolamenti nelle materie dei diplomi abilitanti
o professionalizzanti.Le graduatorie ad esaurimento sono appunto il
secondo sistema di reclutamento di docenti utilizzati dal MIUR, il
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Nelle
graduatorie sono iscritti i docenti che hanno ottenuto l’abilitazione
all’insegnamento, e queste sono strutturate su base provinciale.
Occorre ribadire che, nel 2008, queste graduatorie sono state chiuse
senza però tenere conto di centinaia di migliaia di docenti che nel
frattempo si erano abilitati o che erano già in possesso di titolo
abilitante come appunto i diplomati magistrali. La legge 107/2015 pur
recependo la sentenza europea (che aveva condannato l’Italia aprendo la
procedura d’infrazione poi ritirata, perché aveva fatto firmare
contratti di lavoro a tempo determinato oltre i tre anni ad insegnanti
della scuola pubblica statale), ha definito un vincolo che di fatto
rischia di cacciare dalla scuola oltre 200 mila insegnanti sia
abilitati che non abilitati , perché appunto la Legge 107/2015
inserisce il vincolo di tre anni a partire dall’anno 2016 e
dal 2019 gli insegnanti non potranno più firmare contratti a tempo
determinato su posti vacanti.Ancora una volta la politica non è in
grado di risolvere la questione del precariato in modo definitivo.
Stiamo parlando di un diritto costituzionale e non di un servizio.Noi
come sindacato Unicobas Scuola non siamo contrari ad un pubblico
concorso ma separando chi non è mai entrato in classe e chi invece
insegna da diversi anni ed è abilitato.Un vero doppio canale: Un
ingresso per concorso per tutti coloro che vogliono partecipare con il
solo titolo universitario e il secondo tramite abilitazione
all'insegnamento con graduatoria unica nazionale. Il sindacato Unicobas
lo ribadisce e lo scrive da moltissimi anni.Bastano quattro conti per
bocciare "La Buona Scuola": Le 150.000 assunzioni, annunciate
inizialmente da Renzi, sono state in realtà soltanto poco più della
metà (86.076).L'anno scorso le supplenze sono state 118.172, quest'anno
siamo già a 105.395. Per non parlare delle risorse finanziarie
insufficienti per pagare i supplenti. 15 mila posti sono rimasti
scoperti. Gli annunci e proclami di Renzi e Giannini non hanno risolto
nulla e il prossimo anno scolastico sarà peggiore di questo se
consideriamo che si libereranno almeno 40 mila posti per effetto dei
pensionamenti. Con una legge seria avremmo potuto coprire tutti i posti
utilizzando tutti gli abilitati di terza e seconda fascia ma sarebbe
troppo semplice...Con la Legge 107/2015 lo studente viene trasformato
in un costo standard alla stregua della carta igienica... non è più una
risorsa. Al “diavolo” la cultura, l’istruzione. Questo Governo vuole
cambiare la scuola statale italiana in un sistema pubblico-privato che
formi manipolatori dell’immaginario collettivo, spacciatori di false
promesse, venditori di un futuro impossibile, agenti senza scrupoli del
consumismo universale, yesman, comici da due soldi, programmatori
televisivi, politici ladri, speculatori, mafiosi sanguisughe della
società. Sarà questa la futura classe dirigente di questa
Nazione?Abbiamo delle testimonianze raccontate al Corriere della Sera
che dimostrano come la situazione proprio in Lombardia sta
rovinosamente peggiorando.A Milano, Bergamo e Brescia nelle scuole
primarie (maestre elementari) le tre fasce delle graduatorie di
istituto sono esaurite. E’ caccia ai supplenti in tutta Italia,
soprattutto al Nord, dove, si stanno verificando situazioni gravi e
preoccupanti» a causa della “Buona Scuola”.Dopo il caso scoppiato per
il mancato pagamento dei supplenti, rischia di scoppiarne un altro,
quello del supplente che non c’è. Le graduatorie ad esaurimento sono
state infatti svuotate in parte dal maxi piano di assunzioni della
legge107, e quando le scuole hanno bisogno di supplenti per le malattie
o per altre assenze più o meno brevi degli insegnanti, non trovano
personale a disposizione. I presidi (dirigenti scolastici) erano sicuri
di poter contare sul corpo docente funzionale, il cosiddetto organico
del potenziamento: ma in molti casi, soprattutto al nord, non hanno
risolto il problema, con il risultato che tante scuole non hanno a
disposizione quegli insegnanti «di scorta» utilizzabili per le
emergenze. E le segreterie devono quindi ricorrere ai lunghi elenchi di
docenti a disposizione sperando, attraverso centinaia di telefonate, di
trovarne qualcuno disposto a coprire quel buco di 2- 3, 5 settimane. E
non si tratta del consueto caos di inizio anno, quando i presidi sono
alle prese con le nomine arrivate in ritardo. Ma di un problema critico
nato dai tagli che la “Buona scuola” ha provato a dare alla
supplentite: un tentativo fallito, visto che di supplenti ce ne sono
ancora migliaia nelle scuole, docenti abilitati con decine di
anni sulle spalle ma che per un gioco perverso non possono essere
inseriti nelle GAE perché figli di un Dio minore e condannati da
una burocrazia subdola ad insegnare su brevi supplenze pur di rimanere
nella scuola. L’Unicobas Scuola Lombardia chiede alla VII Commissione
della Regione Lombardia di sensibilizzare il problema dei precari
(abilitati e non abilitati) e di presentare un D.D.L. al Parlamento
dello Stato definendo un sistema di reclutamento chiaro e imparziale
che cancelli le ingiustizie. Due canali, il primo che consenta a tutti
coloro con il titolo di accesso all’insegnamento (non abilitati,
abilitati e a tempo indeterminato) di partecipare ad ogni concorso
pubblico senza discriminazioni. Che vengano rispettate le sentenze del
Consiglio di Stato sull’immissione in GAE degli abilitati magistrali
con titolo acquisto prima del 2002 (Il Consiglio di Stato in sede
giurisdizionale (Sezione Sesta), definitivamente pronunciando sul
ricorso in epigrafe (n. 2222 del 2015 ) lo accoglie nei sensi su
esposti e, per l'effetto, in riforma della sentenza impugnata, annulla
il decreto ministeriale n. 235/2014 nella parte in cui non ha
consentito agli originari ricorrenti (docenti in possesso del titolo
abilitante di diploma magistrale, conseguito entro l'anno scolastico
2001/2002) l’iscrizione nelle graduatorie permanenti, ora ad
esaurimento. I tagli agli organici, con riferimento al comparto
tecnico-professionale, sono stati dichiarati "illegittimi" dal
Consiglio di Stato (sentenza del 29 luglio 2011, n. 4535); da tre
sentenze del TAR del Lazio (sentenza n. 3527/2013) , (n. 6438/2015
esecutiva) e infine l’ultima (n. 3019 dell'8 marzo 2016 esecutiva).Per
i non addetti ai lavori queste sentenze del Tar ordinano il ripristino
dei vecchi orari degli Istituti Tecnici e Professionali perchè la
Riforma Gelmini ha prodotto un sistema errato di rimodulazione
oraria della didattica togliendo ore alle materie d'indirizzo (gli
insegnanti hanno dovuto svolgere e stanno svolgendo il programma in
meno ore e in più classi) e creando esuberi tra i docenti ma
soprattutto creando un danno a tutti gli studenti. Questo è un altro
grande problema collegato alle graduatorie dei docenti abilitati e non.
Ricordiamo per chi non fosse a conoscenza del problema, che per colpa
del MIUR inadempiente, sia per quanto concerne le sentenze del
Consiglio di Stato non rispettate sull’inserimento dei diplomati
all’istituto magistrale e al Liceo socio-psico-pedagogico ante 2012 che
per le tre sentenze esecutive del Tar del Lazio non rispettate, sono
state create ingiustizie a migliaia di docenti perché la loro materia è
in esubero e non potranno partecipare alla fase concorsuale e mi
riferisco principalmente ai docenti di laboratorio ambito B16
(laboratorio d’ informatica gestionale e laboratorio d’informatica
industriale, tra l’altro anche loro penalizzati perché gli è stato
cancellato un diritto quello del titolo abilitante prima del 2002
(allegato 1).Il Consiglio di Stato ha fissato per il 27 aprile 2016
l'Adunanza Plenaria e deciderà ancora una volta le sorti di 55.000
docenti in possesso del diploma magistrale. Si tutti e 55.000 compresi
quelli con sentenza definitiva passata in giudicato. Ci auguriamo che
in Plenaria venga confermato quando già fatto nelle precedenti
sentenze. Prima di partecipare ai convegni come relatore sulla Legge
107/2015, mi sono sempre posto la domanda come genitore, ho quattro
figli di cui due frequentano ancora la scuola secondaria di secondo
grado.
Si la domanda è stata: ma questa riforma tanto voluta da Matteo Renzi
come inciderà nella didattica, nel tempo scuola, nel rapporto scuola
mondo del lavoro, quale sarà il livello di conoscenza e di competenza
che avranno acquisito i miei figli dopo gli esami di stato?
La risposta è: non inciderà in nessun modo... perché questa legge è
composta da un solo articolo e 212 commi e non si parla di
rafforzamento della didattica delle conoscenze e competenze nel
processo di apprendimento degli studenti.
La situazione è peggiorata addirittura rispetto alla riforma
Gelmini.Federica, la mamma di una studentessa di Milano, mi ha scritto:
prof. Latella, volevo informarla [...] siamo a marzo e mia figlia ha
già cambiato quattro insegnanti di materie tecniche e ha cambiato due
volte l'insegnante di italiano, ha cambiato due volte destinazione
dello stage [...], non ci sono soldi per i corsi di recupero, i bagni
sono sempre rotti, le ore di laboratorio sono praticamente state
cancellate, ci sono nei corridoi insegnanti che non conosce e vengono
utilizzati solo per le supplenze mentre potrebbero aiutare gli studenti
nelle materie dove hanno le insufficienze. Mancano gli assistenti
tecnici e le lim (le lavagne interattive multimediali) in diverse
classi non funzionano. La connessione Internet spesso non funziona
oppure è troppo lenta. Mia figlia racconta che la prima ora di lezione
spesso si perde perchè il registro on line non funziona e gli
insegnanti fanno fatica a registrare e a giustificare le assenze, a
firmare.
Gli insegnanti fanno fatica a portarli in viaggio d’istruzione
all’estero perchè ci sono troppe responsabilità, troppi rischi, nessun
rimborso e i pochi proff che accettano di accompagnarli devono spendere
i propri soldi per il pranzo perchè non è compreso e sappiamo purtroppo
quanto percepiscono di stipendio.
Molti insegnanti precari non percepiscono gli stipendi da mesi ed
entrano in classe preoccupati. Gli insegnanti di religione invece di
diminuire, perché sempre più studenti non si avvalgono della materia,
aumentano e vengono spesso inseriti nei progetti del piano dell’offerta
formativa. Questa è la “Buona Scuola” del Governo italiano? Sono
veramente preoccupata per mia figlia e per tutti gli studenti[...]
questa scuola è un caos! Io ho risposto: Cara signora Federica,
sua figlia sta toccando con mano "la buona scuola" di Renzi... una
legge (107/2015) che va contro ogni logica della vera istruzione
pubblica laica statale. Insegnanti utilizzati male, la didattica è alla
deriva per non parlare di quella laboratoriale che è stata quasi del
tutto cancellata prima della Gelmini e poi dimenticata dalla Giannini.
Ci sono tre sentenze di cui due esecutive del Tar del Lazio che obbliga
il Miur a ripristinare le ore cancellate dalla riforma Gelmini-Tremonti
ma a tutt’oggi tutto è fermo perchè questo Governo non ha intenzione di
eseguire la sentenza e rispettare la legge!
Lei si lamenta che sua figlia, per arrivare sul posto dello stage
sostiene delle spese, si porta il panino da casa perchè deve stare fino
alle 18. Nessuno le offre almeno il pranzo o le rimborsa le
spese.Gentile signora lei ha proprio ragione, hanno "ideato"
l'alternanza scuola lavoro obbligatoria per sfruttare gli studenti e
regalare forza lavoro alle aziende, agli enti pubblici, alle
cooperative e agli studi professionali, tutto ovviamente gratis.
In molte scuole (non in tutte) le attrezzature informatiche ci sono ma
il Miur non ha pensato al costo di manutenzione dei dispositivi. Una
seria connessione ad Internet ad alta velocità con una banda garantita
per singoli pc di una scuola con mille studenti, centoventi insegnanti
e tre laboratori costa non meno di 200 euro al mese per linea e di
linee ce ne vogliono almeno tre. Un contratto di assistenza (registro
on line + gestione e monitoraggio della rete + controllo privacy e
sicurezza) costa 15 mila euro all'anno.
I bagni non funzionano perché hanno tolto i soldi alle Province che
continuano a gestire le scuole superiori di secondo grado, licei,
tecnici e professionali per intenderci. Quindi i piccoli e medi
interventi di ristrutturazione sono a carico dei bilanci delle singole
scuole statali.
Gli insegnanti non solo sono sottopagati ma i prof precari, molto
spesso, devono aspettare quattro mesi per percepire uno stipendio da
1300 euro, nel frattempo vengono mantenuti dai genitori che sono in
pensione. Nella Legge 107/2015 sono previsti gli aiuti economici e gli
sgravi fiscali ma solo per chi frequenta le scuole paritarie.Ad aprile,
signora, noi inizieremo a raccogliere le firme per presentare un
referendum che svuoterà questa legge 107 immonda e anticostituzionale,
ripresenteremo grazie al comitato della LIP lipscuola.it/blog/ legge
d'iniziativa popolare che ridarà importanza e valore alla scuola
pubblica laica statale, diventando il primo pilastro a garanzia della
nostra Costituzione. Quando prepareremo il banchetto, per la raccolta
firme nella piazza, venga a firmare, sparga la voce, lo dica a tutti,
perché il futuro di sua figlia e di tutti i giovani, dipenderà molto
dall’esito del referendum!Fonte normativa a cura del prof. Salvatore
Sias responsabile Ufficio Legale del Sindacato Unicobas Scuola
Lombardia.
Gli allegati che verranno inviati insieme al documento all’indirizzo
email: VIIcommissione@consiglio.regione.lombardia.it:
Link 1 Tabella B - Riforma delle nuove classi di concorso – Insegnanti
Tecnico Pratici:
https://drive.google.com/file/d/0B0JiebEdOpPlN3dNaXhtYUpjVGM/view?usp=sharing
Link Allegato 2: Riflessione dell’Associazione Mida Precari https://drive.google.com/file/d/0B0JiebEdOpPlUlR4Z1RyVVliVVk/view?usp=sharing
Il Segretario Regionale Unicobas
Scuola Lombardia
prof. Paolo Latella
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