Una buona educazione di genere ... se la scuola è buona
Data: Mercoledì, 16 marzo 2016 ore 05:00:00 CET Argomento: Redazione
La formazione e l'autoformazione diventano sempre più
urgenti affinché
la scuola risponda alle molteplici istanze della società e dei giovani
d'oggi. La ricorrenza dell'otto marzo e le innovazioni culturali e
sociali che investono la società italiana impongono un momento di
riflessione da parte dei docenti educatori, attenti e sensibili.
L'UCIIM (Unione Cattolica Insegnanti) di Catania ha promosso un
incontro studio che ha avuto luogo sabato 12 marzo presso
l'Auditorium dell'Istituto "De Nicola" di San Giovanni La Punta
(Polivalente) sul tema: "Una buona
educazione di genere ... se la scuola è buona". La
manifestazione è stata introdotta dall'esecuzione di brani musicali a
cura dell'Ensemble del corso ad indirizzo musicale della scuola media
"Pluchinotta" d S.Agata li Battiati, presente all'incontro anche con la
delegazione del Consiglio Comunale dei Ragazzi guidata dal
sindaco Margherita Berretta.
Dopo i saluti della Preside dell'Istituto De Nicola Antonella Lupo e
della scuola media "Pluchinotta", Linda Piccione, con l'intervento
della prof,ssa La Grua, il Preside Giuseppe Adernò ha introdotto i
lavori presentando le relatrici: la Prof.ssa Natalina Costa,
Consigliera Regionale di Parità e la Prof.ssa Graziella Priulla
dell'Università di Catania.
La cultura delle pari opportunità ha connotato la nuova coscienza
civica valorizzando il ruolo della donna nella società, come indicato
nella Carta costituzionale e come sancito dalle Carte internazionali
dei diritti dell'uomo e della donna.
Il diritto al lavoro per tutti, uomini e donne, la cultura del
rispetto, della partecipazione democratica, l'accesso alle cariche
pubbliche anche per le donne, sono state positive conquiste,
espressione di civiltà e di reale progresso nelle pari opportunità tra
uomo e donna, pur nella diversità. L'esperienza ed il servizio della
Consigliera regionale di parità, Natalina Costa, da sempre impegnata
nell'azione di servizio e di tutela dei diritti della persona nel
lavoro e nella società è stata una positiva lezione di vita, tanto
apprezzata da studenti, docenti e genitori presenti all'incontro.
Con puntuale precisione la prof.ssa Priulla ha chiarito il concetto di
"differenza" e di "disuguaglianza" che sono presenti nella persona una
come ricchezza di originalità e di specificità, l'altra come obiettiva
diversità tra le persone.
Un'ulteriore precisazione è stata fatta sul valore della "parità" che
difende il diritto ad essere diversi e "l'uguaglianza" che pone alla
base i diritti di tutti gli esseri umani.
In merito al lavoro avviato al Ministero, quale componente di una
commissione di studio per predisporre le linee guida alla corretta
interpretazione del comma 16 della Legge 107/2005, la prof.ssa Priulla
ha precisato quanto indicato nel testo di legge: "Il piano triennale
dell'offerta formativa assicura l'attuazione dei principi di pari
opportunità, promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado
l'educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di
genere e di tutte le discriminazioni".
La commissione di studio ha proposto che vengano rivisti e riscritti i
libri di testo nei quali le donne che costituiscono il 52% dell'umanità
non è presente. Si propone inoltre di dare maggiore importanza alla
storia del Novecento e ai fatti che hanno modificato in meglio la
società in cui si vive e non solo i fatti lontani della preistoria e
della storia antica raccontata sempre con la prevalenza e la dominanza
maschile. Si propone inoltre di migliorare gli assetti epistemologici
della scienza e della tecnologia, parlando ad esempio anche di chi
inventò la lavatrice e la lavastoviglie e gli elettrodomestici che
agevolano il lavoro in casa.
La proposta di riscrivere i libri di testo risale al 1995, ma è rimasta
lettera morta. Ora è giunto il momento di rendere concreto questo
progetto intenzionale.
La scuola, nome comune, singolare, femminile, con una dominante
presenza femminile contribuisce all'educazione integrale della persona
umana nella definizione dei diritti e dei doveri e non solo dei ruoli
che cristallizzano abitudini e stili di vita.
La presidente provinciale dell'UCIIM, Angela Giardinaro, ha molto
apprezzato l'attenzione degli studenti sollecitandoli ad una
riflessione attenta capace di produrre coerenti comportamenti evitando
le forme negative del bullismo che inquina l'aria e lo stile della
scuola
Anche nel dibattito, al quale è intervenuto Don Salvo Gulisano,
responsabile della pastorale scolastica, sono stati ribaditi i concetti
di educazione della persona, evitando fughe in avanti e sentieri
ideologici che provocano disorientamento educativo.
L'uso appropriato delle parole e degli interventi educativi in classe
costituisce un ulteriore impegno del docente e sollecita una specifica
azione di aggiornamento professionale, a garanzia di una reale "buona
scuola", capace di produrre istruzione e formazione in vista di una
società migliore.
L'armonia della musica e l'esecuzione dell'inno nazionale hanno reso
ancor più significativo e solenne l'incontro educativo offerto
dall'UCIIM alle comunità scolastiche del territorio ed un particolare
ringraziamento è stato rivolto alla vice preside del "De Nicola", Maria
Proietto e a quanti hanno collaborato nell'organizzazione
dell'evento.
g.aderno@alice.it
|
|