Io sto con GIULIO. Giulio Regeni: una vita e una morte votate allo studio
Data: Lunedì, 14 marzo 2016 ore 09:00:00 CET Argomento: Redazione
Il Coordinamento provinciale dei Ragazzi sindaci di Catania, guidato
dal preside Giuseppe Adernò, ha inviato al sindaco di Fiumicello,
Enrico Scridel, una lettera di solidarietà e di vicinanza nel giorno
del funerale di Giulio Regeni che da studente è
stato, sindaco dei Ragazzi nel terzo mandato 2001-2003. Nel
corso del suo mandato da sindaco sono state effettuate diverse
manifestazioni sulla pace ed è stato significativo l’incontro con i
ragazzi di Bucarest.
I Ragazzi delle classi III O e III P dell’Istituto “Parini” con la
guida delle prof.sse Graziella Buscemi, e Loredana Raudino hanno fatto
una ricerca su Giulio ed hanno preparato delle riflessioni messaggi
sull’impegno sociale di Giulio, maturato anche grazie all’esperienza di
Sindaco dei Ragazzi.
Hanno scritto di lui: Ludovica Lentano, Giusy Seminara, Maria
Zorzanello e Salvo Di Bartolo.
Hanno scritto inoltre delle lettere a Giulio: Ylenia Mirabella, Elena
Allegra, Giuseppe Schillaci
Giulio Regeni era
un ricercatore ventottenne del Friuli - Venezia Giulia, appassionato
lettore e interessato al Medio Oriente. Ha frequentato le classi
elementari e medie a Fiumicello. Durante le scuole medie è diventato
prima Assessore allo sport e al tempo libero e dopo Sindaco del Governo
dei Giovani. Si è poi iscritto al liceo classico Francesco Petrarca,
che ha frequentato per due anni. Negli anni seguenti, ha vinto una
borsa di studio, che gli ha permesso di seguire i corsi del Collegio
del Mondo Unito in New Mexico. Ha poi frequentato l’Università di
Cambridge in Inghilterra. Si è trasferito temporaneamente, nel
settembre dell’anno scorso, al Cairo per lavorare sulla sua tesi di
dottorato, riguardante l’economia e i sindacati egiziani.
E’ scomparso il 25 gennaio.
Il cadavere è stato ritrovato in un fosso il 3 febbraio, nudo dalla
vita in giù e con chiari segni di tortura su tutto il corpo.
Il motivo della violenta tortura e della seguente uccisione è tuttora
sconosciuto. Sono state formulate varie ipotesi e seguite varie piste,
tra cui una che sostiene che Giulio è stato ucciso in quanto amico di
persone contrarie al regime di Al-Sisi.
Un’altra ipotesi sostiene che il dottorando sia venuto a conoscenza,
durante il suo studio sull’economia egiziana, di alcune “verità
scomode”.
Secondo i media egiziani, Giulio è stato ucciso dai “Fratelli
Musulmani” –gruppo terroristico- per imbarazzare il governo egiziano.
Tuttavia, è d’obbligo riportare il fatto che la maggior parte di questi
media sono filo-governativi.
Le autorità italiane, invece, premono affinchè si scoprano i colpevoli
e hanno chiesto all’Egitto piena e trasparente collaborazione.
Ora le indagini procedono a rilento e con ben pochi risvolti.
Secondo molti, le responsabilità di queste lentezze sono da attribuire
all’Egitto, accusato in modo più o meno esplicito di aggiungere
confusione e di non avere interesse ad affrontare l’indagine.
Personalmente non ho idea di chi sia stato a uccidere Giulio Regeni, ma
credo che i colpevoli di un omicidio così efferato debbano essere
puniti al più presto. Penso che il governo egiziano debba ai familiari
di Giulio più chiarezza, e sicuramente più partecipazione alle indagini.
Spero che Giulio Regeni venga ricordato non come il ragazzo che è stato
ucciso in Egitto, lontano dalla sua famiglia e dalla sua casa, ma come
il ragazzo allegro che amava leggere e che sperava di poter migliorare
la vita delle persone. La sua morte non deve essere strumentalizzata a
fini di propaganda politica, ma ricordata al mondo intero, in modo che
nessun giovane come Giulio muoia, colpevole solo della sua curiosità e
della sua passione per il Medio Oriente.
Vorrei dire a Giulio, dopo il suo brutale assassinio, che la sua morte
ci ha risvegliati da un lungo letargo: non volteremo mai più il capo,
ignorando le tragedie che accadano ogni giorno fuori dai nostri
confini, ma combatteremo affinchè nessuno studente, di qualsiasi
nazionalità, muoia a causa della propria passione.
E poi gli direi “Grazie”, grazie per aver perseguito e curato le
ambizioni dello studio e della ricerca, della giustizia sociale e
dell’equità e per aver insegnato a noi tutti che nella vita occorre
scegliere sempre da che parte stare.
Per quanto mi riguarda Giulio ho già deciso : sto con te …io sto con
Giulio!
Maria Zorzanello 3^ P
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