Democrazia in crisi
Data: Domenica, 13 marzo 2016 ore 04:30:00 CET
Argomento: Redazione


Si dice che non è più tempo di ideologie, né di partiti. E forse è vero: in realtà, i connettivi che servivano a rendere intellegibili certi discorsi e certe fedi, e certe appartenenze, non esistono più, appartengono a una mitologia in disuso. I vincoli di decenza e di onestà sono saltati, così come la grammatica politica e la chiarezza del suo discorso si son fatti ambigui e incoerenti. Oggi, si richiedono ben altre doti per farsi strada, in politica. Bisogna essere prammatici, paratattici, trasversali e disponibili a tutte le soluzioni possibili e immaginabili pur di fare carriera e mantenere le poltrone. La pratica del trasformismo non è mai tramontata in Italia; anzi, a scadenze più o meno regolari, si arricchisce sempre di nuove forme ed espressioni. La trasversalità dell'emorragia, oramai, non esclude nessun gruppo politico!

Del resto, il passaggio da uno schieramento a un altro non è forse difeso dalla Costituzione che vieta il "vincolo di mandato" (articolo 67)? I nostri padri Costituenti avevano pensato giustamente di tutelare la libertà politica, (e di coscienza?!), dei parlamentari. Ahimè, purtroppo, non avevano previsto che la libertà di cambiare casacca sarebbe diventata una oscena redditizia moda consuetudinaria per stare a galla in tutte le stagioni ! E questo rende poco credibile la nostra democrazia parlamentare, e non le fa onore!

Nuccio Palumbo
antonino11palumbo@gmail.com





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