All'ITI Cannizzaro di Catania: Alberi e testimoni contro ogni violenza
Data: Domenica, 13 marzo 2016 ore 04:00:00 CET
Argomento: Istituzioni Scolastiche


Giorno 8 marzo si è concluso il progetto “Il Giardino delle giuste e dei giusti in ogni scuola” proposto sul territorio nazionale da Toponomastica femminile e accolto dalla FNISM di Catania,  rivolto alle scuole siciliane di ogni ordine e grado e finalizzato alla costruzione di un modo di Pace, Libertà, Fratellanza e Sorellanza, Uguaglianza. La manifestazione si è svolta presso il Palazzo della cultura di Catania e vi hanno partecipato gli studenti della 4a e 5a Chimica e 5a A Informatica con i docenti Concetta Caputo, Giusy Ferlito e Febronia La Micela. Uno degli aspetti più suggestivi e certamente coinvolgenti della manifestazione è stata la piantumazione di alberi per perpetuare, come è nella tradizione ebraica, il ricordo di donne e uomini davvero speciali che hanno dedicato la loro esistenza al contrasto ad ogni forma di violenza, di sopraffazione, di prevaricazione. E così ogni pianta interrata ha avuto dedicata una targa per ricordare i personaggi selezionati per onorare questo progetto di pace e per ricordare i meriti per cui sono stati scelti.
Gli studenti del Cannizzaro hanno voluto ricordare con questa iniziativa figure straordinarie come le Giuste Suor Anna e la partigiana Graziella Giuffrida e il Giusto don Paolo Liggeri. Suor Anna è stata una figura importante in cui per anni è stata identificata la solidarietà verso gli ultimi, la misericordia trasmessa con ogni atto e ogni azione, la carità esercitata senza mai farlo pesare. Una donna apparentemente piccola e fragile, in effetti una figura assai speciale che per oltre sessant’anni ha servito i poveri di Catania.
La partigiana Graziella Giuffrida, invece, fu volontaria nelle Squadre di Azione Partigiana. Nata a Catania nel quartiere di San Cristoforo, aveva aderito alla guerra contro l’occupazione nazi-fascista. Fu scoperta per caso da un gruppo di soldati tedeschi che dopo averla molestata su un tram la perquisirono e le trovarono addosso una pistola. Fu torturata, violentata, uccisa e gettata in un fosso. Oggi viene ricordata per il suo coraggio e il suo sacrificio nella lotta contro la dittatura e la guerra.
E anche la storia del Giusto don Paolo Liggeri è legata alla guerra di Resistenza. Fu lui, originario di Siracusa, infatti a creare a Milano una rete di protezione per i partigiani che lottavano per la liberazione. Arrestato dai nazisti fu deportato a lungo nei campi di concentramento. Dopo la guerra pensò alla creazione di quello che, nel 1948, diventò il primo Consultorio familiare prematrimoniale e matrimoniale costituito in Italia.

Lucia Andreano
Ufficio Stampa Cannizzaro
ITI CANNIZZARO DI CATANIA





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