INSEGNANTI SCORAGGIATI DALLA SUPERVALUTAZIONE
Data: Lunedì, 25 aprile 2005 ore 06:05:00 CEST
Argomento: Comunicati


Agitazione in otto comuni. Insegnanti scoraggiati dalla supervalutazione. 22 aprile 2005 da www.lasicilia.it «Per noi insegnanti ennesi la beffa è comunque arrivata e questa situazione non cambierà prima di due anni». Le parole di Giovanni Vaccalluzzo, giovane insegnate di sostegno, racchiudono il malumore generale di tanti suoi colleghi alle prese con una concorrenza che non ha precedenti in provincia. Tutta colpa di quella famigerata supervalutazione assegnata ai docenti in servizio presso le sedi scolastiche di montagna - in provincia i comuni sono otto - che, nelle previsioni, attirerà ad Enna tantissimi insegnanti precari. «Ormai la frittata è bella servita - continua polemico Vaccalluzzo - perché molti colleghi di fuori provincia hanno già scelto Enna, intasando le nostre graduatorie, e il pronunciamento del Tar del Lazio potrebbe anche sospendere il valore della legge, ma per due anni noi dovremo comunque sorbirci questa situazione». Per gli insegnanti ennesi si prevedono tempi duri. Molti precari di fuori, attirati dalle sirene del doppio punteggio, hanno già fatto domanda di inclusione ad Enna. I posti più ambiti sono quelle sedi di montagna in cui i punti valgono doppi. Ma è veramente tutto oro quello che luccica? «Probabilmente il Tar del Lazio sospenderà tutto - commenta Gaetano Venti, docente ennese - e la polemica si scioglierà come una bolla di sapone». Ma restano comunque in sospeso diversi punti di estrema importanza. Giovanna Ciurca, docente di sostegno: «Si è sparsa la voce che a Enna si lavora - afferma - e molti si sono già inseriti indipendentemente dal doppio punteggio, tuttavia, se il pronunciamento del Tar non arriverà entro l'estate si porrà sempre la questione della retroattività e chi ha la supervalutazione se la tiene». Salvo Guliti





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