Con i referendum una nuova fase di lotta per la dignità della scuola
Data: Giovedì, 03 marzo 2016 ore 02:30:00 CET
Argomento: Attività parlamentare


Nelle prossime settimane le scuole ma anche le piazze e le strade del nostro paese saranno attraversate da una grande iniziativa: la raccolta delle firme a sostegno di quattro quesiti referendari contro la vergognosa legge 107 (beffardamente definita la “buona scuola”) imposta la scorsa estate dal governo Renzi, nonostante una corale opposizione del mondo dell’istruzione, espressa in un grande sciopero generale, in manifestazioni in ogni angolo del paese, nel blocco dei test INVALSI, nello sciopero articolato degli scrutini- scrive Luca Cangemi, segretario circolo PRC Olga Benario.

Contemporaneamente saranno raccolte le firme per altri referendum sociali, che mirano a contrastare le politiche governative di privatizzazione, di distruzione dei diritti sociali, di devastazione speculativa dell’ambiente.

Si apre, dunque, una fase molto importante. I quattro quesiti, frutto di un lungo lavoro giuridico di alcuni tra i migliori costituzionalisti italiani, attaccano diversi tra i punti più gravi dell’inaccettabile controriforma renziana: poteri dei dirigenti scolastici (e in particolare quello scandaloso di “chiamata diretta” degli insegnanti), school bonus, alternanza scuola-lavoro, ripristino delle funzioni precedenti del comitato di valutazione per consegnare alla contrattazione il fondo di valorizzazione dei docenti.

Il valore della campagna referendaria va però molto oltre le, pur importanti, questioni su cui incidono i quesiti referendari: si tratta di chiedere al paese una dura condanna di una scelta devastante, si tratta di invertire la tendenza alla distruzione della scuola pubblica statale e del diritto allo studio.

Arriviamo all'appuntamento referendario dopo mesi durissimi, che hanno confermato e accentuato le ragioni dell’opposizione della scorsa primavera. In questi mesi abbiamo visto vertici del ministero dell’istruzione, arroganti quanto incapaci, gettare le scuole nel caos didattico e organizzativo, abbiamo visto dirigenti scolastici recepire il messaggio di autoritarismo clientelare della legge ben oltre le previsioni della stessa, abbiamo visto dispiegarsi gli appetiti della Confindustria e delle scuole private, abbiamo visto quanta umiliazione e divisione determina questa legge tra chi lavora a scuola.

Per contrastare questa deriva che colpisce l’istruzione e con essa la civiltà del nostro paese è necessario un grande messaggio nazionale unificante, un messaggio lotta e speranza. Il referendum è questo messaggio. Chiediamo a tutti e a tutte di impegnarsi in una capillare azione di relazione con tutto il mondo dell’istruzione e l’intera società, per raccogliere un enorme numero di firme ma soprattutto per creare le condizioni della sconfitta del governo e l’apertura di una nuova fase.

Luca Cangemi, segretario circolo PRC Olga Benario





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