Tiziana Pietrini e la pittura come trasfigurazione del reale
Data: Domenica, 14 febbraio 2016 ore 19:00:00 CET
Argomento: Redazione


Ho conosciuto solo di recente un'artista straordinaria, Tiziana Pietrini, che ha fatto dell'arte la sua vita e che ha trasferito nell'arte tutte le risorse, le vibrazioni e le percezioni della propria vitalità e trasformato il vissuto quotidiano in un mondo luminoso e fascinoso con un'anima pura ed innocente, nonostante la durata non brevissima del suo vissuto e della sua esperienza professionale e umana e la molteplicità degli eventi storici interiorizzati ed anzi proprio in virtù delle acquisizioni esperite con fatica nel grande mare delle inquietudini del nostro esserci. L'artista di La Spezia (di uno dei quartieri popolari della città marinara) ha saputo elaborare in modo originale le sue passioni e trasferirle in un territorio in cui tutto si edifica e tutto si struttura attorno allo spirito creativo; e mi dispiace di averla conosciuta in ritardo, perché avrei potuto apprezzare molto tempo prima le buone qualità delle sue tele brillantemente e fedelmente traducibili in poesia e concretamente assimilabili alla liricità quando questa innalza la tonalità delle emozioni umane e stabilisce autentici orizzonti di bellezza e purezza. Qui si trovano felicemente associate la pittura e la poesia, e si ritrovano platonicamente in un mondo ideale che è la trasfigurazione del mondo sensibile, la sua piena realizzazione nell'entità immaginata e riformulata attraverso il sentire soggettivo, che dà impulso alla creazione artistica.

Il genio artistico si evidenzia in tutta la sua potenza se riesce ad attaccare, a colpire, a intaccare l'emotività dei soggetti produttori e fruitori dell'arte, e la Pietrini aggredisce la sfera affettivo-emozionale perché la possiede e la produce e riproduce al massimo grado, senza spegnere le sue facoltà razionali e volitive e potenziandole prima di assurgere alla visione estetica ed alla creatività lirica, là dove il gusto, lo stile, le tecniche, ecc. servono ad esaltare la poesia ed a magnificarne la natura e la tessitura. Ma la poesia è tale se esiste un linguaggio, se vi è il possesso di una grammatica, e nel caso specifico vi è perché esiste una competenza tecnica, una capacità di rappresentazione e di illustrazione dietro la grande esplorazione, interpretazione e trasmigrazione fantastica dell'universo. Questa vastità di piani è presente nelle tele pietriniane con un lavoro di sintesi ben realizzato e vivificato nel punto cruciale della visione, che è bellezza di stile, tecnica, conoscenza, comprensione, intuizione, passione e sentimento. E non manca quella religiosità che fa dell'arte un momento di preghiera nella quale l'Assoluto diventa immanente e si nasconde nelle pieghe della meditazione, e si fa prepotenza dell'umano sentire, sicché questo trasfigura il mondo e lo reinventa esteticamente, e lo restituisce all'Assoluto una volta che è stato spiritualizzato dal sentimento profondo. Gioia e dolore, nati in un unico parto, compongono la dimensione estrema delle emozioni che realizzano in concreto il tessuto estetico con un lavorìo che dura dalla mattina alla sera ed alla notte, per tutti i giorni di vita e di pensiero, , di emozioni e di sentimenti.

Tiziana Pietrini incontra la vita e si scontra con la vita in tutti i suoi istanti e non cessa mai di combattere le sue battaglie esistenziali, morali e religiose; e interiorizza tutto il reale possibile e lo sottomette alla quiete o alla tempesta dei suoi sentimenti: La sua pittura è perciò dolce e delicata, morbida e vellutata o aspra e sanguigna, come i suoi colori. E le sue tele esprimono questa varietà di situazioni sentimentali ed esistenziali e riportano alla luce con puntualità la grandezza, la profondità e la finezza geometrica dell'animo umano che plasma la natura e ricrea nuove forme e trasforma le quantità in qualità con operazioni di reinvenzione, restaurazione e revisione metafisica. .Perciò la vita ha un senso estetico in quanto ha un senso metafisico che non sopporta a lungo la comicità del vivere e che trattiene in sé il grande fiume di un esserci metaforico plasmato e addomesticato dal processo attuale delle passioni, dalle più splendide ed eccelse alle più miserevoli e degradate.

L'arte è dunque tutta la vita dello spirito perché tutta la comprende; e la Pietrini tutta la raccoglie, la racconta e la riesplora nel suo immaginario ripercorrendo i sommi movimenti della storia dell'umano e quelli dell'arte pittorica appresa alla scuola della pittrice inglese Moira Tuckett con sede a Monte Marcello, in uno dei luoghi naturali più deliziosi, in quel promontorio che divide e congiunge il Mar Tirreno ed i Mar Ligure. La sua predilezione è per i paesaggi, dei quali cura in particolare, con risultati efficacissimi, i colori, i riflessi di luce e l'atmosfera magica di attesa dell'evento geografico favorito dal gusto e sollecitato dal sentimento, ma non trascura l'esplorazione delle profondità dell'animo umano, e lo sguardo e le mani, e gli interni pensieri, e le accese passioni. A me rimangono particolarmente impressi i colori morbidi dei borghi e gli azzurri dei cieli e dei mari delle sue tele. I borghi delle Cinque Terre e tutta la Riviera ligure e parte dell'Alto Tirreno e la Lunigiana storica sono luoghi dell'anima divenuti tali per mezzo delle tante e così belle illustrazioni dell'Artista che li ripropone all'attenzione con soavità e grazia. Il mare di Monterosso, quello di Levanto o di Santa Margherita e l'Isola della Palmaria o la Passeggiata Morin a La Spezia e Punta Bianca, ecc., ecc sono manifestazioni pittoriche di altissima qualità e sensibilità e per questa ragione ricoprono le pareti di molti intenditori d'arte e di coloro che vogliono avere costantemente negli occhi la presenza attiva della fascinosa natura.

Il naturalismo metafisico della Pietrini è raffinato e dinamico e suscita forti emozioni; e meriterebbe un discorso a parte, anche se ugualmente riferibile alla passione di un'anima sensibilissima e perciò attratta dalle visioni più sotterranee e misteriose dell'universo, alla cui osservazione non potevano sfuggire né gli antichi né i moderni né i Greci né i Latini con le loro pagine più suggestive e preziose. In fondo, l'artista è un grande lettore di testi classici, oltre che un originale interprete del mondo, e la nostra Artista va apprezzata pure per questo suo tratto non secondario. A Lei sono stati concessi molti premi locali e nazionali, e giustamente grazie alla bravura, alla competenza e alla passione creativa. La sua evoluzione artistica, nel passaggio dal naturalismo realistico al naturalismo espressionista, ottiene oggi i migliori risultati estetici nel connubio più organico di forme, , colori e contenuti e nelle soluzioni tecniche e prospettiche. Tutto ciò attribuisce alle rappresentazioni dell'Artista una calda incisività nei significati e nella comunicazione.

prof. Salvatore Ragonesi





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