Con e per Luana Ricca. Una triste storia italiana
Data: Giovedì, 04 febbraio 2016 ore 02:30:00 CET
Argomento: Redazione


Catanese, 38 anni, medico specialista in chirurgia del fegato, delle vie biliari, del pancreas e in trapianti di fegato, Luana Ricca si è suicidata lo scorso 29 dicembre. Aveva studiato a Roma ed a Parigi, dove, per anni, ha lavorato con successo. Avendo deciso di ritornare ed operare nella sua terra, aveva trovato le porte sbarrate. Una possibilità in un ospedale sui monti dell’Abruzzo, a Sulmona, per fare endoscopie digestive. Lei, con qualificanti stages a Londra, a Barcellona e a Parigi, con più di 4 anni di esperienza nel primo centro francese di trapianti di fegato e di chirurgia epato-biliare, il Centre hépatobiliaire – Hopital Paul Brousse – Assistance publique hopitaux de Paris e più di 1500 interventi chirurgici (di cui 2/3 da primo operatore) limitata a fare endoscopie digestive a Sulmona. Mesi di lavoro difficili e mortificanti, oppressa da un sistema che non le ha permesso di esercitare il suo talento. Delusione, rabbia, amarezza e motivata frustrazione hanno finito con il prendere il sopravvento, determinandola al triste epilogo.

Il fratello Francesco ha creato un gruppo pubblico su Facebook, “Con e per Luana Ricca”, per ricordarla, certo; ma anche per portare avanti una lotta contro il «sistema Italia» che le ha “ucciso” la sorella. Perché non abbiano più a ripetersi tragedie del genere. Perché il Sistema Sanitario finisca di determinare i presupposti per tali gesti, che dia il giusto e meritato riconoscimento a giovani, bravi e preparati, che, invece, sono respinti da un sistema che avrebbe urgente ed inderogabile necessità del loro qualificato operato. Dell’intelligenza e delle capacità di quanti eccellono all’estero e non riescono a rientrare.

Come, pure, di coloro, con altrettanti eccellenti curricula e riconoscimenti internazionali, che sono costretti a vivere, nei nostri ospedali, un mortificante e avvilente precariato. “Con e per Luana Ricca” è stato costituito proprio per questo. Tantissime sono già state le adesioni a questo gruppo pubblico su facebook, di singoli e di organizzazioni; tra queste: l’associazione nazionale Giovani Medici Italiani, la Young SICO (Società Italiana Chirurghi Oncologi), la Federspecializzandi e l’associazione dei Medici Italiani a Londra. Una grande mobilitazione per un determinato impegno finalizzato a far voltar pagina, a creare le condizioni affinché la stupida e perniciosa burocrazia e la politica interessata e miope comincino, finalmente, ad interpretare in modo assai diverso le delicate e gravi responsabilità che hanno nei confronti della salute dei cittadini.

Per una questione di sacrosanta giustizia, certamente; ma, anche, per non essere costretti, per curarsi, ad andare all’estero, possibilmente nella stessa Parigi in cui Luana, con accertata eccellenza e meritati riconoscimenti, operava prima di disperarsi fino al suicidio.

Conferenza dei Comitati Consultivi - Bollettino n.1 del 31 Gennaio 2016





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