Renzi: licenziamento in 48 ore per dipendenti fannulloni
Data: Sabato, 16 gennaio 2016 ore 16:04:12 CET Argomento: Rassegna stampa
Mercoledì
l’approvazione del provvedimento. Nei decreti attuativi della riforma
della P.a. ci sarà il licenziamento «in 48 ore» del dipendente pubblico
«truffatore». E «se il dirigente non attua il licenziamento, rischia
lui stesso di andare a casa» - Chi «timbra e se ne va» verrà
«licenziato entro 48 ore» e «il dirigente che non procede al
licenziamento rischia lui stesso di essere mandato a casa». Così il
presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che assicura in un’intervista
al Tg5 il «pugno duro» del Governo sui cosiddetti furbetti del
cartellino, i famigerati fannulloni della Pubblica Amministrazione, che
però il premier preferisce chiamare «truffatori» ricordando i casi di
Sanremo e le recenti cronache di Roma.
iter da 102 giorni a 2
Insomma si tratta di passare da una media di 102 giorni per il
licenziamento, tanti sono oggi necessari stando alle ultime statistiche
della Funzione pubblica, ad appena due. Sotto la lente del Governo, che
porterà le misure in Cdm già il prossimo mercoledì, la falsa
attestazione della presenza in servizio, con l’ipotesi di mettere
subito fuori dall’ufficio chi viene colpito in flagrante. Finti malati,
furbetti del cartellino, professionisti dello sciopero bianco sono da
tempo nei pensieri dell’esecutivo e il nuovo caso della Capitale, con
protagonisti alcuni custodi del Museo delle Arti e delle Tradizioni
popolari, ha probabilmente rappresento la goccia che fa traboccare il
vaso. Alla lunga lista di provvedimenti targati Madia in rampa di
lancio, oltre dieci, si aggiungono quindi le misure per rendere più
facili i licenziamenti e probabilmente anche quelle per rafforzare lo
strumento della visita fiscale, passando le competenze dalle Asl
all’Inps, come polo unico per i controlli.
7 mila procedimenti aperti
Quel che arriverà la prossima settimana è invece un intervento
preliminare che mira a rivedere il procedimento disciplinare, che come
massima sanzione prevede il licenziamento. La delega da cui dovrebbe
discendere il decreto attuativo detta le linee guida, prevedendo di
«accelerare e rendere concreto e certo nei tempi di espletamento e di
conclusione» il procedimento. Oggi l’iter dura in media più di cento
giorni e non sempre l’azione disciplinare viene portata a termine: su
sette mila procedimenti aperti ogni anno quelli che portano
all’interruzione del rapporto di lavoro sono poco più di 200, di cui un
centinaio per assenteismo.
La reazione dei sindacati
I sindacati però già storcono il naso, il segretario della Confsal
Unsa, Massimo Battaglia, tra i promotori del ricorso alla Consulta sul
blocco contrattuale, sottolinea: «vogliamo ricordare al Governo che le
norme già esistono e che sono già concrete e certe». Intanto dall’Inps
fanno sapere di essere pronti a prendersi in carico anche i controlli
sulle assenze per malattia degli statali. A palazzo Vidoni è stato
istituito un tavolo tecnico per le valutazioni sia sui contenuti
normativi che sulle risorse finanziarie da trasferire all’Istituto, che
nel frattempo non è stato a guadare, tanto da avere avviato le attività
amministrativo-tecniche necessarie per la gestione in via esclusiva dei
controlli.
Corriere.it
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