Ai presidenti del Consiglio di Istituto: VIGILATE!
Data: Lunedì, 11 gennaio 2016 ore 01:30:00 CET
Argomento: Opinioni


La legge 107 recita: "Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il piano triennale dell'offerta formativa" [art 1, comma 14];
 "Il Piano è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico. Il piano è approvato dal consiglio d'istituto" [comma 14 punto 4].


Si tratta di una struttura organizzativa che trasgredisce un paradigma delle scienze dell'amministrazione, principio richiamato dell'art. 37 - dirigenza pubblica - del Decreto Legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 che "rafforza il principio di distinzione tra le funzioni di indirizzo e controllo spettanti agli organi di governo e le funzioni di gestione amministrativa spettanti alla dirigenza".
Il legislatore non ha colto la sostanza del problema organizzativo. Ha confuso, sovrapponendo, la figura del controllore con quella del controllato: la dirigenza elabora gli indirizzi e, al contempo, vigila sulla loro corretta interpretazione e concretizzazione.

Il T.U. 297/94 avrebbe dovuto essere d'esempio, organi collegiali e dirigenza sono collocati su piani diversi: lo spazio tridimensionale ne fornisce l'immagine


Il processo decisionale introdotto dalla legge 107 s'aggroviglia: il Consiglio di Istituto, le cui componenti rappresentano le diverse parti in causa, valuta la corrispondenza delle proprie attese con la sintesi elaborata dal dirigente scolastico.

Una scelta strutturale fondata sul fatto che il Consiglio d'Istituto non ha mai onorato il mandato ricevuto:
  • non ha "elaborato e adottato gli indirizzi generali" esprimendoli sotto forma di competenze generali,
  • non ha deliberato "i criteri generali della programmazione educativa" per vincolare "la programmazione dell'azione educativa" del Collegio dei docenti;
  • non ha orientato la scuola, l'ha abbandonata a se stessa, lasciandola alla deriva.
Inadempienze che hanno impedito il governo dell'istituzione scolastica, omissioni da sanare con una campagna di sensibilizzazione delle responsabilità assunte dalle diverse componenti della struttura organizzativa, interventi informativi coordinati dal dirigente scolastico, il cui contenuto ne qualifica la professionalità.

L'introduzione di una struttura decisionale inefficace e concettualmente errata non è la soluzione!

Enrico Maranzana
zanarico@yahoo.it





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