Il vizio di scrivere per la scuola
Data: Martedì, 08 dicembre 2015 ore 04:00:00 CET
Argomento: Redazione


L'altra sera l'ho capito! L'ho capito in un luogo dove non pensavo mai si potesse riuscire a capire. In un luogo, paradossalmente, troppo lussuoso per poter pensare alla scuola, e troppo conviviale per poter "scendere in profondità" e capire le sfumature dello scrivere e della scuola. Ma proprio in quella fastosa sala ricevimenti di una delle più esclusive e "irraggiungibili" catene alberghiere del mondo ho capito l'importanza di scrivere. Scrivere con pazienza, con meticolosità, con assiduità, con passione, con garbo. Scrivere, soprattutto, di scuola e per la scuola. Scrivere con gli insegnanti e per gli insegnanti. Scrivere nel nostro "sito scolastico nazionale", un'eccellenza tutta catanese, targata Etna ... AetnaNet.org! Scrivere delle tante iniziative e manifestazioni di cui è piena la nostra realtà scolastica catanese e siciliana; scrivere dei troppi problemi e delle infinite difficoltà, dei tanti meriti e delle belle eccellenze, delle inquietudini e dei dubbi di tutti i giorni, di tutte le scuole e di tutti gli insegnanti d'Italia.

Tessere un sottile filo d'amicizia e d'affetto (fosse anche solo online!) con tanti colleghi che ti leggono da anni, che ti scrutano in silenzio, che seguono i tuoi pensieri, le tue emozioni, i tuoi interessi, i tanti dubbi e le poche soddisfazioni del mestiere di insegnante, il più bello e il più difficile del mondo. E che ti comprendono e t'approvano, nel silenzio della notte, in compagnia del mouse e dell'abat-jour!
Perché scrivere è un "vizio assurdo", come diceva Cesare Pavese, ma è un "vizio bellissimo" e utile, per se stessi e per gli altri, per chi ti legge, per chi ti conosce, per chi ti critica e talvolta "non è d'accordo con te".

Scrivere è una necessità, un bisogno quasi, che ti libera e ti soggiace. Che ti dà solitudine, ma ti fa conoscere al mondo, e ti fa capire il mondo e te stesso. Ti isola e ti copre di conoscenza, di simpatia, di affetto. Scrivere è un eremo e un trampolino, un'isola e un continente, una goccia e un oceano. "Scrivere è una terapia", come dice il mio amico scrittore, Francesco Manna. Scrivere è una medicina, un rimedio, un toccasana. Scrivere di cose normali, semplici, consuete. Scrivere di tutto e per tutti. Scrivere di ragazzi e per i ragazzi. Per i nostri ragazzi. L'immenso valore di scrivere.

Questo ho capito, l'altra sera, in compagnia d'amici, nel salone delle feste dello Sheraton di Catania, gustando pani cottu e vinu 'npetra, davanti ad occhi gentili e pieni di considerazione ...

Angelo Battiato
angelo.battiato@istruzione.it





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