Il sogno di Chiara. Presentazione del volume del preside Lorenzo Marotta
Data: Domenica, 06 dicembre 2015 ore 01:30:00 CET Argomento: Redazione
Venerdì 11 dicembre alle ore 18 presso il Liceo "Turrisi
Colonna", il
prof. Francesco Peluso, editor e critico letterario presenta "Il sogno di Chiara", (Vertigo
2014) recente fatica letteraria di Lorenzo Marotta, un uomo ricco
di quei sentimenti che, attraverso la penna, è già riuscito a fare
emergere da tempo.
Dopo "Le ali del vento " e "Le Ombre del Male", lo scrittore
tesse "un'incredibile storia, dai mille risvolti umani, che fa
riflettere sul senso dell'essere genitori e figli", un tema questo che
mai tramonterà e che, passo dopo passo, coinvolge l'umanità intera.
L'iniziativa, inserita tra le progettualità dell' associazione onlus
che coinvolge la comunità scolastica del liceo "Turrisi Colonna" e la
comunità cittadina, viene introdotta dalla dirigente, prof. Anna Maria
Di Falco e nel corso della serata con la presenza dell'Autore,
Loredana Sollima, docente di clarinetto, eseguirà dei brani musicali.
Il romanzo narra, in punta di penna, con piena padronanza della
lingua e delle sue sfumature,una storia "grande" vissuta dai
protagonisti, ambientata a Parigi, che evoca i recenti fatti di
terrorismo
A Parigi, infatti, si svolge il viaggio interiore di Chiara, nata
da una violenza subita dalla mamma proprio nella città di Parigi
da parte del suo compagno Paul e dopo anni di assenza e di vuoto della
figura paterna, va alla ricerca tormentata del padre. A
Parigi avviene quasi una discesa agli inferi, tra brutture, ossessioni,
inganni, ma anche si preannuncia un'ascesa verso le possibili vie
dell'arte, della bellezza e dell'amore.
Scritto con leggerezza calviniana, Il
sogno di Chiara, quasi il prosieguo del precedente volume "Le
ali del vento", unisce alla lettura accattivante e scorrevole,
richiami a fatti storici del complesso mondo serbo-bosniaco, del
dispotismo sovietico in Ungheria, della fine della seconda guerra
mondiale, raccontando le tappe di un viaggio multiplo tra le brutture
del vissuto, ma nella prospettiva di una redenzione e di
una tenace speranza.
Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it
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