Possiedono dunque il bene prezioso della libertà, i miei ragazzi
Data: Sabato, 05 dicembre 2015 ore 04:00:00 CET
Argomento: Redazione


Oggi a scuola ho parlato coi miei alunni dei fatti di Parigi, e mi sono reso conto di quanto forti siano in loro la consapevolezza e il senso di responsabilità. Provano un naturale rigetto del veleno demagogico in circolazione; conoscono il rischio di squallide associazioni tra terroristi islamici e le ragioni pacifiche della fede musulmana. Comprendono perfettamente che sono gli uomini a rendere una fede umana e non il contrario; e sanno che gli errori da emendare in materia religiosa sono stati e sono tanti, e da tante parti. Così come conoscono l’egoismo, le contraddizioni e le brutture della nostra società, e se ne vergognano, e spesso le giudicano col loro silenzio severo, con la loro mortificazione; ma i loro volti si fanno vivi quando ricordiamo i valori che questa nostra stessa civiltà ha faticosamente costruito, quando parliamo di tolleranza, di laicità, di democrazia, di umanesimo; quando ricordiamo le faticose vittorie della ragione e del diritto sull’oscurantismo in agguato. E intuiscono questi ragazzi, che l’arma più letale che i terroristi possiedono è proprio nella nostra rinuncia – di fronte alla violenza cieca e brutale - a questi valori; nella resa della ragione alla barbarie di un Potere che solo disprezza, demonizza, disintegra, disumana. Sanno che sarebbero sempre i più deboli a pagare il prezzo del nostro cedimento al nostro egoismo e alle nostre paure. E sono coscienti che la superiorità morale della civiltà sull’inciviltà del terrore, della ragione sulla barbarie ha bisogno di essere tutelata, coltivata e perseguita con coraggio e determinazione; e che i governi, se vogliono aver senso, questo senso devono avere, questo senso devono difendere e garantire ad ogni costo. Possiedono dunque il bene prezioso della libertà, i miei ragazzi. E gliene sono grato, giacché smarrirlo è cosa facile nel nostro tempo.

Filippo Martorana





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