'Looking for a universal language by means of performing art' al liceo Galilei di Catania
Data: Venerdì, 20 novembre 2015 ore 01:30:00 CET
Argomento: Istituzioni Scolastiche


Una grande occasione di incontro e confronto nella prospettiva dell'integrazione, della condivisione, della collaborazione tra scuole di diversi paesi è stata vissuta da studenti e docenti del Liceo "Galilei" nell'ambito del progetto Erasmus "Looking for a universal language by means of performing art", a cui il Liceo catanese, diretto dalla Prof.ssa Gabriella Chisari, partecipa insieme all' "Ecole privée Fieldgen" (Lussemburgo), alla "Grunnskoli Bolungarvikur" (Islanda), all' IES "Leonardo da Vinci" di Alicante (Spagna) e al "Gymnasium Ohmoor" di Amburgo (Germania). Avviatosi l'anno scorso, il progetto, che coinvolge una quarantina di ragazzi e una decina di docenti (per il Liceo "Galilei" i Proff. Antonella Nicosia, Maria Concetta Tripoli e Francesco Tringali), dopo aver fatto tappa nei diversi istituti coinvolti, ha visto alunni e docenti ospiti presso le famiglie e la struttura scolastica catanesi. Esso si concluderà il 12 maggio 2016 con una performance teatrale in Lussemburgo: sulla scena i ragazzi reinterpreteranno in chiave postmoderna la storia dell'umanità, mettendo a confronto ed integrando diverse tecniche espressive, riflesso del background culturale delle loro scuole e delle loro nazioni.

In giorni come questi, in cui il nostro continente è colpito al cuore da attacchi di inaudita violenza, volti ad incrinarne la coesione e l'identità, si parla tanto di Europa unita, ma forse  non si fa abbastanza per raggiungere questo traguardo. E se si partisse dalla scuola, dai nostri giovani, in viaggio per il continente, come i clerici vagantes medievali, alla ricerca di nuove esperienze, nuovi amici, nuove realtà da conoscere, ansiosi di apprendere e insegnare a loro volta, di mirare ad un obiettivo comune, di far parte di un progetto condiviso, in cui le differenze non sono un limite ma una risorsa? Forse è un sogno; ma anche i sogni possono avverarsi, specie attraverso la magia del teatro. Come disse Victor Hugo, "il teatro non è il paese della realtà : ci sono alberi di cartone, palazzi di tela, un cielo di cartapesta, diamanti di vetro, oro di carta stagnola, il rosso sulla guancia, un sole che esce da sotto terra.

Ma è il paese del vero: ci sono cuori umani dietro le quinte, cuori umani nella sala, cuori umani sul palco". Quando si apre il sipario, la danza e la musica, la recitazione e la scenografia, il movimento del corpo e l'espressione del viso diventano un linguaggio comune, universale. Quando i nostri ragazzi sono sul palco, quando le loro mani si stringono, quando i loro sguardi si incrociano, quando condividono emozioni, pensieri e parole, le barriere si abbattono, le differenze non esistono. Su quel palco c'è l'Europa. Senza frontiere.

Il dirigente scolastico
prof.ssa Gabriella Chisari








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