Nuova guerra globale permanente
Data: Lunedì, 16 novembre 2015 ore 00:30:00 CET Argomento: Opinioni
C'è un filo
rosso (di sangue) che lega i feroci attentati di Parigi, la sanguinosa
strage di Beirut, in Libano, l'abbattimento dell'aereo russo di oltre
una settimana fa: si tratta, molto probabilmente, di ritorsioni
terroristiche contro chi ha scelto di combattere l'Isis. In primis, la
Russia (ovviamente, siriani e curdi, che subiscono ogni giorno le
atroci violenze dei "tagliagole"), ma anche le milizie libanesi di
Hezbollah (l'attentato si è verificato in una zona della periferia
meridionale di Beirut, in una roccaforte controllata dalle milizie
sciite di Hezbollah), nonché la Francia, che aveva da poco tempo
iniziato a bombardare le postazioni dell'Isis. Mi sforzo di individuare
un filo logico di connessione tra diversi episodi sanguinosi, proprio
per scoprire la regia occulta che fa capo al "cervello" strategico ed
organizzativo che ha partorito un mostro come l'Isis.
Guarda caso, chi subisce gli attentati è in prima linea a combattere
l'Isis. La Francia ha fatto il doppiogioco fino ad ieri, nel senso che
ha armato e foraggiato l'Isis e solo da poco (per interessi
imperialistici) sta bombardando le sue postazioni. La Russia è sul
campo per difendere il regime siriano. Hezbollah (sciita) è nemico
dichiarato dell'Isis (sunnita). E via discorrendo.
Ma l'ipocrisia tipica del mondo occidentale è un atteggiamento mentale
in base al quale i morti europei e nordamericani hanno più valore di
quelli non occidentali, ad esempio siriani, piuttosto che curdi o
iracheni. Mi limito solo a ricordare che, in Siria, ogni giorno l'Isis
ammazza e massacra ferocemente donne e bambini. Ma nessuno (mi
riferisco ai potenti network occidentali) lo dice e lo ricorda, e
tantomeno onora quei morti con fiaccolate o simili manifestazioni.
E quando gli USA oppure Israele bombardano e colpiscono ("per errore")
un ospedale o una scuola, provocando stragi di innocenti (è accaduto
più volte in Medio Oriente: in Siria, in Iraq, in Afghanistan, nella
striscia di Gaza, ecc.), nessuno leva grida di protesta o si indigna.
Insomma, facciamoci davvero un esame di coscienza in quanto cittadini
occidentali. In vicende così drammatiche e dolorose, i media
occidentali manipolano i morti, i sentimenti, le coscienze delle
persone, strumentalizzano tutto in funzione di interessi che stanno al
di sopra di noi. Io piango le vittime francesi, come quelle siriane,
arabo-palestinesi, libanesi, russe, di ogni nazionalità, ma mi domando
se dietro non esista una regia occulta.
La dietrologia ed il complottismo non mi appartengono come forma
mentis, ma la storia ci insegna che i grandi centri di potere non sono
affatto estranei a trame occulte ed eversive per destabilizzare uno
scenario e generare guerre di rapina. Altrimenti, quale funzione
avrebbero i cosiddetti "servizi segreti"?
Non a caso, vengono definiti in tal modo.
Si tratta di eventi talmente gravi che rischiano di precipitare
l'umanità e la civiltà in una spirale terrificante di odio, violenza e
barbarie. Non c'è dubbio che gli USA puntano tutte le loro carte sulla
strategia del bellicismo imperialista come unica soluzione per uscire
fuori dalla morsa della crisi economica che li stritola. Esattamente
come avvenne con la seconda guerra mondiale, dopo la grande crisi del
1929.
La crisi capitalistica in atto affonda le sue radici nella seconda metà
degli anni '70 ed è riconducibile alla crisi petrolifera del 1974 ed
alla questione, senza dubbio cruciale, dell'approvvigionamento di
greggio e di altre preziose materie prime indispensabili alla
produzione economica.
Il bello (anzi, brutto) è che, oramai, quasi nessuno ci capisce più una
mazza. Manca un'analisi seria, organica ed acuta dei processi storici
in atto. E manca, ancor più, una strategia organizzativa efficace e
credibile di lotta e mobilitazione di massa, in un'ottica
antimperialista, sul versante politico internazionale.
Lucio Garofalo
l.garofalo64@gmail.com
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