Festa dei lettori: Libriamoci 2015 al Liceo statale 'G. Lombardo Radice' di Catania
Data: Domenica, 01 novembre 2015 ore 01:00:00 CET Argomento: Istituzioni Scolastiche
Vi
raccontiamo come il nostro liceo torni a disporre di uno strumento
di conoscenza e di indagine dell'animo umano: il libro. Venerdì 30
ottobre dalle ore 8,30 alle 11,30 si è svolto, presso il Liceo statale "G. Lombardo Radice"
di Catania, in Aula Magna un incontro-dibattito sul tema "Le parole sacre", proposto
dal Presidio Nazionale del Libro in collaborazione con l'annuale
progetto del ministero, "Libriamoci".
Questo l'ordine degli interventi:
Ore 8.30 Saluti della Dirigente prof.ssa Pietrina Paladino
Ore 8.45 Antonio Presti "Devozione alla bellezza"
Ore 9.00 Angelo Scandurra "La fede nella parola"
Ore 9.15 Sergio Collura "All'origine è la Parola"
Ore 9.30 Dott.ssa Emilia Bonaccorsi Direttrice Biblioteca Tondo Gioieni
Ore 9.45 Prof.ssa Marinella Tumino "La declinazione delle parole nelle
autrici moderne"
Letture degli studenti.
"Certe volte, quando meno ce lo aspettiamo, troviamo le giuste risposte
alle nostre domande proprio tra le pagine di un libro, sia che si
tratti di un capolavoro o di un romanzo adolescenziale, questo poco
importa. Bastano poche parole; parole che all'improvviso parlano di noi
e con noi...". Per chi legge, per chi non legge, per chi leggerà...
All'inizio fu la parola... Marcella e Patrizia professoresse mai
intimorite da chi minaccia la fine del libro e la apocalittica morte
della LETTURA raccontano agli ospiti quanto gli studenti, i veri
protagonisti della manifestazione, si siano impegnati ed appassionati a
questo progetto.
Importante diviene essere "devoti alla bellezza" in generale, a quella
della parola in particolare, auspica Antonio Presti che invita i nostri
alunni a non arrendersi mai e a mettere bombe a scuola ma, bombe di
cultura e di saggezza che facciano esplodere i loro animi puri e
inclini al bello. Angelo Scandurra infuoca gli animi al grido "stop ai
libri pubblicizzati ma non letti". Invita alle conversazioni attorno ad
un tavolo rimembra i simposi, magari la domenica o sabato, invece di
guardare una partita ...
Alla parola gridata dei talk show
preferiamo quella devota. L'umiltà della parola. Esordisce così Sergio
Collura che non cerca fama ma rapporto intimo con la parola che sente
come rivelazione, come donazione, esempio di gratitudine di chi ha poco
tempo... ma lo definisce "congruo" come diceva il giovane poeta
Cellini,
di cui ascoltiamo poesie che toccano il cuore.
Entrare nei meandri delle pagine di un libro è arte incline alla
pervasiva sensibilità di chi vuole indagare. Quando si cerca qualcosa
capita di trovarla, ma non prima di avere scovato mille altre cose, in
quel frangente inutili. E una ricerca protratta per anni genera una
memoria di cose "inutili" i cui nessi si compongono da soli rivelando
nel tempo verità inattese. A Marinella Tumino, insegnante e autrice
siciliana, deve essere accaduto questo: terminata la ricerca per
lavoro, quelle inattese verità, sono diventate la vera urgenza che
chiede di essere rivelata. Questa è la sua parola che alla fine del
convegno diviene "preziosa".
Emilia Bonaccorsi direttrice della biblioteca del tondo Gioieni, dopo
aver invitato gli studenti e i loro amici a divenire "amici" di un
luogo ricco di meditazione, ricerche, storia e realtà quotidiana quale
è una biblioteca, si emoziona proprio così e ci toglie il fiato
ringraziando loro, i nostri ragazzi, per le belle, profonde e colte
letture che per due ore ci hanno coccolato.
I suoni, i profumi, i versi e i ritmi delle parole hanno pervaso l'aula
magna, ci hanno esaltato e riportato nell'Olimpo dei grandi. Nessun
obbligo, nessuna costrizione, solo parole libere scelte da anime
profonde e raffinati lettori. E noi Marcella e Patrizia, il dirigente
Pietrina Paladino, le vicarie Angelamaria Giuliano e Fiorella Baldo, e
naturalmente i nostri straordinari alunni, non possiamo che essere
semplicemente felici.
prof.ssa Marcella Labruna
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