Dopo l’Expo alla ricerca dell’educazione ambientale
Data: Giovedì, 29 ottobre 2015 ore 03:30:00 CET
Argomento: Redazione


"Custodire il pianeta nutrire l'umanitá". È la lezione-impegno-promessa, che rimane a conclusione dell'avventura dell'EXPO che ha reso l'Italia protagonista di nuove formative e sociali e che potranno diventare "materia di studio e di formazione" per le nuove generazioni. L'Expo chiude, ma la quotidianità della vita impegna ad un'applicazione di principi e valori, norme e comportamenti che siano coerenti con quanto ufficialmente proclamato.

La Fondazione Sorella Natura, che si pone nella prospettiva della Saggia Ecologia, nel corso di un recente incontro a Milano. ha evidenziato che per effettuare un corretto e produttivo intervento, l'azione educativa deve esser eco-orientata nelle strutture, nei contenuti curricolari -metodologici - didattici; nei comportamenti di tutto il personale educativo: solo così potranno essere formati i cittadini di domani in una prospettiva eco-compatibile.

L'educazione ambientale, trasversale alle discipline, come l'educazione civica, alla legalità, alla cittadinanza, alla corretta alimentazione, come pure l'educazione stradale, economica, al risparmio, e alla salute, costituiscono non un "extra" dell'ordinario scolastico, ma dovrebbero essere inserite e inglobate nel percorso formativo attivo, utilizzando i diversi contenuti disciplinari come mezzo e non come fine della vita scolastica.

L'azione educativa, rispondendo alle esigenze dell'oggi, deve esser eco-orientata nelle strutture; nei contenuti curricolari-metodologici-didattici; nei comportamenti di tutto il personale educativo: solo così potranno essere formati i cittadini di domani in una prospettiva eco-compatibile, garanzia di salvaguardia del nostro Pianeta.
Le frequenti manifestazioni d'irregolarità climatiche che sconvolgono il vivere comune, che ribaltano l'ordinato piano climatico delle stagioni, sono, infatti, segni evidenti che le cose sono cambiate e, purtroppo, in peggio.

Nel corso dell'incontro è stato presentato, inoltre, il corso base, con successive specializzazioni ed alta formazione, per il conseguimento, secondo le norme vigenti, della qualifica di Guardia Ecologica Volontaria AMICA del CREATO, per fare in modo che i giovani possano acquisire capacità professionali di supporto alle imprese agricole, artigianali, commerciali, industriali, ai professionisti ed ai singoli cittadini, per corretti comportamenti ambientali ed osservazione delle norme, con l'obiettivo di mettere in atto un'azione di prevenzione degli eco-reati, che, dal punto di vista educativo, è certamente più efficace della sanzione, che va messa in atto solo dopo che l'azione preventiva non abbia avuto effetto.

Come i "Baschi blu per la cultura" riconosciuti dall'Unesco, anche la nuova "Guardia ecologica Amica del Creato" diventano prospettive occupazionali per i giovani ed è bene che a scuola se parli, che gli insegnanti diventino mediatori di nuove prospettive occupazionali, capaci di dare speranza e futuro ai nostri ragazzi.

Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it





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