Parte la Flipped classroom all'Istituto Comprensivo 'Piero Gobetti' di Caltagirone
Data: Lunedì, 26 ottobre 2015 ore 03:30:00 CET Argomento: Istituzioni Scolastiche
Al
comprensivo "Piero Gobetti" di Caltagirone, diretto dal nuovo preside
il prof. Giuseppe Scebba, partono le lezioni all'insegna
dell'innovazione educativo-didattica e si sperimenta, alla scuola
secondaria di I grado, nella classe IIIA, una nuova metodologia: la Flipped classroom. Il termine
inglese tradotto letteralmente vuol dire "classe capovolta", anche se a
livello di significato è più esatta l'espressione "didattica
rovesciata", risponde alla necessità sempre più pressante di innovare
la prassi didattica. Questa metodologia, infatti, offrendo agli alunni
l'opportunità di fruire, in qualsiasi posto e in qualsiasi momento, dei
contenuti digitali e delle risorse didattiche mediali messe a
disposizione dal docente, si presenta particolarmente adatta per
progettare percorsi individualizzati, anche nell'ottica dell'inclusione
e della valorizzazione delle diversità e delle potenzialità degli
studenti.
Per raggiungere tale scopo è necessario l'utilizzo delle
tecnologie digitali: smartphone,
tablet, computer, divenute ormai di uso comune tra i giovani.
L'uso di questi strumenti serve a stimolare l'apprendimento e aumentare
la motivazione, in modo tale che tutti possano raggiungere il successo
scolastico.
"La caratteristica principale - afferma la prof.ssa Filippa Ferro,
docente di lettere - della Flipped
classroom è il capovolgimento del metodo d'insegnamento. A casa,
gli alunni studiano i materiali didattici sulla piattaforma di
social learning, in classe, chiariscono eventuali dubbi e
approfondiscono lo studio, risolvono problemi e svolgono attività
laboratoriali, attraverso un'interazione tra pari". Con la modalità
capovolta, pertanto, la classe diventa un vero e proprio laboratorio di
apprendimento, al centro del quale non c'è l'insegnante che spiega
dalla cattedra, mentre lo studente resta spettatore passivo, ma gli
studenti che si scommettono e si impegnano in prima persona per la
costruzione condivisa e significativa di ciò che apprendono, con il
supporto del docente.
Il tipo di valutazione, in questa innovativa modalità didattica,
consiste nel costante e continuo monitoraggio del processo di
apprendimento che si innesca nello svolgimento delle attività in
classe. Compito dell'insegnante non è solo di verificare il progresso
nell'acquisizione dei contenuti, o il raggiungimento degli obiettivi
prefissati, ma soprattutto il conseguimento di abilità sociali e
trasversali. In sintesi, si può affermare che con l'insegnamento
capovolto si segue la lezione a casa anziché a scuola e si studia e si
fanno i compiti e i dovuti approfondimenti a scuola, anziché a casa.
Chiara Di Grande
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