Nessuno scrittore impegnato è stato mai uno scrittore obbediente al sistema! Io sto con Erri De Luca!
Data: Giovedì, 22 ottobre 2015 ore 03:30:00 CEST Argomento: Redazione
Lo scrittore è un
parlatore e, in quanto tale può insultare persuadere
insinuare; è libero insomma di dire ciò che vuole. È un uomo
d'azione, non un idealista contemplatore! Lo scopo del suo
linguaggio è di comunicare, egli è un testimone, e parlare per lui
significa agire, avere qualcosa da svelare perché sa che svelare è
cambiare. Lo scrittore impegnato scrive per cambiare una situazione, sa
che deve dare un nome a ciò che ancora non ha un nome. Se parla spara,
e se ne assume la responsabilità. "Può tacere, ma poiché ha deciso di
sparare bisogna che lo faccia da uomo, mirando al bersaglio, e
non come un bambino, a caso, chiudendo gli occhi e per il solo piacere
di udire la denotazione". Per lo scrittore impegnato l'arte pura non
esiste e, se esiste, è arte vuota; egli si occupa di questioni
temporali e ha bisogno della massima libertà di parola; l'unico
problema per lo scrittore impegnato è trovare l'idea, lo stile viene
dopo.
L'idea che ha trovato Erri De Luca è che la Tav non ha da
farsi. Questa idea egli la deve potere esprimere come
meglio crede, e nessuno per nessun motivo ha il diritto di
imbavagliarlo o di condannarlo. Non si processano le idee, mai!
Sabotare la Tav non è una espressione verbale da reato
penale.
E poi: nessuno scrittore impegnato è stato mai uno scrittore obbediente
al sistema! Io sto con Erri!
Nuccio Palumbo
antonino11palumbo@gmail.com
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