500 euro in busta paga agli insegnanti. Cosa farci?
Data: Venerdì, 25 settembre 2015 ore 02:30:00 CEST Argomento: Rassegna stampa
"Firmato
il decreto sulla carta elettronica dei docenti. 500 euro per
la loro formazione". Lo ha annunciato così con tanto di foto postata su
Twitter, il premier Matteo Renzi. Parliamo di cinquecento euro
all'anno: questo l'importo previsto per ciascun insegnante di ruolo di
ogni ordine e grado di istruzione da utilizzare per la formazione. In
attesa della distribuzione materiale della Carta, i 500 euro saranno
assegnati, per l'anno scolastico 2015/2016, con una erogazione diretta
ai beneficiari. "La Carta rappresenta un altro impegno mantenuto. Con
la Buona Scuola la professione insegnante torna finalmente ad essere
valorizzata", dichiara il Ministro Stefania Giannini. "Dopo anni di
mancate decisioni - continua - stiamo investendo risorse importanti e
durature nel tempo: oltre ai fondi per la Carta, che ammontano
complessivamente a 381 milioni all'anno, sono previsti 40 milioni,
sempre all'anno, per la formazione in servizio e 200 milioni all'anno
per la valorizzazione del merito. Si tratta di evidenti segnali di
attenzione concreta da parte del Governo nei confronti dei docenti".
Ma come verranno spesi questi soldi, quali sono le esigenze degli
insegnati e come cambierà la didattica con l'uso di questo bonus? Dal
videoproiettore collegato al cellulare al corso di formazione, dai
libri di didattica ai software dedicati agli studenti disabili fino ai
corsi di formazione e aggiornamento. Ecco le testimonianze di alcuni
insegnanti che hanno già deciso come spendere questo "gruzzoletto".
Per esempio Carla Migliorino insegnante di Fisica della Provincia di
Milano che con quei soldi coprirà le spese vive di vitto e alloggio per
seguire un corso gratuito che si terrà al Cern di Ginevra ed è rivolto
ai professori per illustrare le nuove frontiere della fisica.
"Considero questa somma una vera e propria manna dal cielo. Ogni anno
cerco di tenermi aggiornata sulla mia materia, ma finora ho dovuto far
fronte alle spese direttamente. Quindi sono estremamente contenta di
questa opportunità, potrò aumentare la mia preparazione personale e
anche confrontarmi con i colleghi dal punto di vista didattico".
"Io penso che acquisterò dei libri e dei software che mi aiuteranno nel
mio lavoro come insegnante di sostegno - ci racconta, invece,
Daniela Boscolo insegnante di sostegno della Provincia di Rovigo che ci
spiega - Si tratta di strumenti che è difficile reperire e spesso
questa
spesa ricade direttamente sugli insegnanti o sulle famiglie.
Consideri poi che le disabilità sono di tanti generi e quindi
diversificare i mezzi che ci aiutano nella didattica è fondamentale.
Così come sono fondamentali i programmi software nell'apprendimento
delle varie materie. Grazie a questi strumenti chi ha disabilità anche
fisiche viene aiutato nel leggere, scrivere o prendere appunti".
"Userò questa somma per potenziare l'uso dello smartphone in classe
- afferma Matteo Fici, professore di Fisica al tecnico
industriale Vittorio Emanuele Emanuele III di Palermo - In questo modo
potrò condividere meglio alcuni video che ho realizzato per spiegare la
fisica. Pensavo ad un nuovo approccio didattico e all'uso di un video
proiettore che si possa collegare al cellulare. E' un sistema che sono
sicuro aumenterà la comprensione della materia. Inoltre non ho dubbi
sul fatto che ogni insegnate troverà il sistema di sfruttare al meglio
questa cifra".
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