
Scuola, Europa, solidarietà
Data: Mercoledì, 23 settembre 2015 ore 01:00:00 CEST Argomento: Sindacati
"To telos tu
fobu", ovvero: la fine della paura. Questo era scritto ad Atene
all'avvento della vittoria di Syriza, non era un cambiamento
rivoluzionario e ancor meno comunista, era semplicemente il popolo
greco che si ribellava alla violenza liberista degli eurocrati
asserviti ai poteri finanziari. La speranza contro la paura, il diritto
ad essere europei senza essere strangolati da economicismi che perdono
di vista i più elementari diritti umani: casa, scuola, salute, lavoro.
Con Tsipras la politica europea, anchilosata dentro la farsa del mostro
bicefalo dei conservatori e dei socialdemocratici, ugualmente piegati
alle logiche dell'esasperazione liberista che genera disoccupazione e
miseria, si è rimessa in cammino.
L'Europa sta vedendo inoltre consolidarsi Podemos in Spagna e la
vittoria di Corbyn tra i laburisti inglesi, un compagno che ha come
modello il Venezuela, va in bicicletta, invita a moderare i consumi e
vuole far tornare pubbliche le scuole, gli ospedali e i trasporti. I
greci, chiamati a scegliere tra speranza e paura, hanno scelto la
speranza, rinnovando la loro fiducia ad Alexis Tsipras, incoraggiato
dal consenso popolare a procedere in un cammino certo accidentato, ma
importante, per tutti, non solo per i greci.
Sull'immigrazione, che vede donne e uomini cercare pace e un tetto, il
SISA ha preso chiara posizione con il documento "Razzisti, ma
soprattutto ignoranti" di fine agosto, con il quale si è ribadito che
per noi ogni essere umano è nostro fratello e che il futuro dell'Europa
sono i giovani del Mediterraneo, mentre gli stessi europei dell'est che
25 anni fa volevano entrare in Europa, non vogliono che ora tale
diritto venga garantito alle donne e agli uomini del resto del mondo.
Di questo e di molto altro si è parlato alla prima assemblea regionale
del SISA Calabria, svoltasi il 19 settembre a Lamezia Terme, in cui tra
l'altro si è deciso, per volontà del responsabile nazionale ATA
Francesco Nasso, di avviare forme di assistenza tecnica per i disabili,
a cui vengono meno i servizi sociali per i tagli che si celano dietro
la farsa trionfalistica dei successi renziani. Nell'assemblea è emersa
anche la proposta, solo all'apparenza provocatoria, di proporre la
formazione di classi delle superiori di studenti del nord al sud.
Tale proposta avrebbe un duplice effetto positivo, da un lato
permetterebbe a un numero considerevole di docenti neoassunti di non
abbandonare l'anno scolastico prossimo i loro figli e le loro famiglie,
dall'altro garantirebbe a molti giovani del Nord di capire meglio la
realtà meridionale e di farsi parte delle grandi battaglie per la
legalità e il lavoro che i giovani del Sud conducono.
Molti studenti del Nord già studiano per un anno delle superiori
all'estero, avviando un progetto per studiare un anno al Sud,
monitorando l'interesse per tempo, raccogliendo le adesioni dei ragazzi
e dei loro genitori e si possono predisporre per l'anno scolastico
prossimo le classi aggiuntive nelle scuole superiori della regioni del
Sud. Un percorso di civiltà che avrebbe straordinari effetti positivi.
Per mantenere invece i docenti di primaria e secondaria di primo grado
al Sud si potrebbe inoltre avviare un poderoso programma di
realizzazione del tempo pieno e del tempo prolungato, un'occasione per
aumentare il tempo scuola e le opportunità di studio e di
approfondimento per i ragazzi delle regioni meridionali.
Da sabato 26 settembre una delegazione del SISA sarà a Barcellona per
esprimere solidarietà al popolo catalano impegnato nelle elezioni
politiche, chiamate a ribadire la radicale scelta progressista e la
piena affermazione dell'identità nazionale della Catalunya. Il cammino
di libertà, solidarietà ed eguaglianza dei catalani è un esempio per
tutta l'Europa che incerta e disorientata continua a essere vittima del liberismo
economico.
Le assemblee regionali del SISA proseguiranno sabato 10 ottobre per il
Veneto a Verona, sabato 17 ottobre per la Campania a Castellammare di
Stabia, sabato 24 ottobre a Trieste per il Friuli Venezia Giulia e
avranno un momento di sintesi nell'assemblea generale di domenica 1°
novembre presso la sede per l'Italia di Milano, in via Benedetto
Cacciatori 12.
Nell'assemblea di Milano si discuteranno forme di lotta contro i
progetti dequalificanti del governo, azioni di solidarietà con gli
studenti stranieri discriminati nelle scuole, la presenza del SISA
nelle manifestazioni parigine di inizio dicembre per la difesa del
clima e dell'ambiente, quei temi di cui, insieme al lavoro, il vescovo
di Roma Francesco ha parlato a Cuba con i fratelli Raul e Fidel Castro.
Verrà espressa al contempo la più forte e sincera solidarietà al grande
scrittore Erri De Luca, perseguito solo per aver ricordato l'inutilità
dell'alta velocità in Val Susa, in una montagna in cui è presente
l'amianto e la cui perforazione sarebbe mortale per tutti i valligiani.
Come sempre il SISA è in movimento, impegnato in un lungo autunno di
dialogo, di riflessione e di lotta, per costruire milanianamente una
scuola e una società capaci di futuro, radicate nei valori
dell'antifascismo e della solidarietà internazionale.
Davide Rossi - Segretario generale
sisascuola@libero.it
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