Nuovo papocchio sulle assunzioni
Data: Domenica, 30 agosto 2015 ore 05:56:26 CEST
Argomento: Rassegna stampa


In caso di più classi di concorso, il sistema parte dalla più alta, senza tenere conto della variabile residenza e/o gradimento! // Gli inserti: La rivoluzione Emiliano // Giannini: Assunzioni ok! – Sindacati: Riforma flop! - Ma si può sapere chi e che cosa, effettivamente, tranquillizza la Giannini?
Se la tesi di Paolo Pizzo pubblicata in un articolo su OrizzonteScuola.it fosse esatta, abbiamo la sensazione che il Miur, con l’attuazione della legge 107/2015 stia tirando una ulteriore fregatura ai precari. Il problema riguarda i beneficiari in più classi di concorso.
Leggendo Pizzo, se il docente è inserito in più classi di concorso e tra queste due hanno lo stesso punteggio, il sistema valuterà la disponibilità dei posti partendo dalla classe di concorso della scuola "superiore", il tutto in assenza di contrattazione nazionale in materia.
Quindi, per esempio – scrive Paolo Pizzo -  se il docente è inserito nella A051 (II grado) con 67 pp, poi nella A050 (sempre II grado) 30 pp e nella A043 (I grado) 30 pp, una volta valutata la disponibilità nella A051 il sistema valuterà la A050 prima della A043 anche se le due classi di concorso hanno lo stesso punteggio. Se un docente ha la A051 con 67 pp poi scuola primaria e A043 entrambe con 30 pp, il sistema dopo aver analizzato le disponibilità nella A051 valuterà prima la A043 rispetto alla scuola primaria.

La rivoluzione Emiliano
Il governatore della Puglia, Michele Emiliano, pidiellino un po’ controcorrente rispetto ai dogmi di partito, dà la stoccata finale alla legge 107/2015 ed al suo piano assunzionale e consapevole dello stato di profondo disagio (=indigenza) dei precari che saranno assunti con sede di servizio anche a mille chilometri da casa ed appena 1.200 euro al mese di stipendio, peraltro non da subito, stante il rituale del caricamento dei dati al Sistema e le successive operazioni che gli Uffici provinciali pagatori devono attivare, propone affitti agevolati nelle sedi assegnate e sconti su treni ed aerei per raggiungere casa. La Puglia si dichiara disponibile ad esportare il modello nelle altre Regioni, ognuno facendo la sua parte. Una vera rivoluzione positiva quella di Emiliano, che spariglia molto le certezze del Premier e di tutto il Governo, finora sempre zitto e muto sulle conseguenze concrete della legge 107/2015. Per fortuna ciò non accade in tutto il Pd ed il Governatore pugliese più volte ha detto la sua contro la Buona Scuola che ora è legge, e quindi fa osservare che non resta altro che limitarne i danni. Sempre a proposito di danni, non s’è ancora spenta l’eco delle dichiarazioni del Sottosegretario che ha parlato di mobilità necessitata per chi vuole lavorare, quasi un “male necessario”, ma, in questo caso, avrebbe fatto meglio a tacere!

Fin qui il ragionamento fila alla grande, se non ci fosse un ma … grande quanto una casa! Ok che il sistema, così come è stato programmato, parla dal punteggio più alto che il docente precario deve accettare a scatola chiusa, ma in caso di parità di punteggio – stante il silenzio tombale del Miur – per quale motivo il docente non deve avere diritto di scelta della classe di concorso e della sede di destinazione? E se per caso il posto nella A043 fosse a Belluno e il posto alla primaria fosse a Catania dove risiede il precario? Insomma è un’ennnesima fregatura per i lavoratori della scuola!
Ma tutto questo non è stato preso in considerazione dal Governo e dal sistema ministeriale e meno che mai sono state prese in considerazioni le pressanti avvertenze che le OO.SS. Scuola hanno fatto a Governo e al Miur. Ma si va avanti lo stesso, tanto per il premier Renzi, per la Ministra, per Faraone e per parte del Pd (per fortuna!), va tutto benissimo!

Giannini: Assunzioni ok! – Sindacati: Riforma flop!
Ma si può sapere chi e che cosa, effettivamente, tranquillizza la Giannini?

La ministra Stefania Giannini continua ad ostentare certezze sull’avvio dell’anno scolastico “regolare” e con tutte le cattedre complete, ma non dice come!
La Ministra è l’unica ad avere certezze, bontà sua, nonostante i dati ufficiali pubblicati dal Miur sulle assunzioni della Fase B lasciano molto perplessi le Organizzazioni sindacali che tutte in coro parlano di flop clamoroso del piano assunzionale.
Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal, Gilda Unams e Anief non fanno sconti affermando che la Ministra “dispensa tranquillità” sull’avvio del nuovo anno, ignorando intenzionalmente la realtà vera: le domande presentate sono state oltre 71mila, ma di queste circa 15mila sono di precari della scuola dell’infanzia tagliati fuori del piano assunzioni. Quelle reali quindi sarebbero circa 56mila, ma da esse vanno tolte quelle degli insegnanti già assunti nelle Fasi 0 e A. In concreto, quindi, i veri assunti saranno appena 40mila, lasciando vivo e scottante il problema del precariato, nonostante i trionfalistici annunci del Governo sulla fine dei precari, sull’estinzione delle GaE e lo sfrondamento delle GM dei concorsi.
Ora si scopre che i precari ci sono e restano, le GaE non si chiudono, gli idonei dei concorsi non potranno avere tutti la cattedra e quindi si devono attrezzare per il prossimo concorso, le supplenze quantificate su scala nazionale saranno circa 20mila, i docenti di scuola dell’infanzia restano tutti fuori in attesa di un fantomatico Progetto 0-6 anni tutto da inventare e costruire ed il personale ATA continua a restare precario essendo state bloccate le immissioni in ruolo.
Sembra quasi un’offesa alla sensibilità di questo personale della scuola l’affermazione della Ministra che esalta l’azione del Governo e dell’Amministrazione con l’immissione in ruolo dei Ds (258 prima e 336 adesso) come se fossero l’unico problema del sistema scolastico italiano.
Non parliamo del contenzioso in progress, delle contestazioni alla legge 107/2015 con manifestazioni, sit-in ed assemblee a livello provinciale, regionale e nazionale e dei volantini-vademecum diramati dalle OO.SS. Scuola che segnano un avvio settembrino affatto sereno ed affatto tranquillo. a questo proposito riportiamo, in allegato, il documento unitario presentato da Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams dal titolo ampiamente significativo: “Risparmiamo alla scuola gli effetti più deleteri della legge 107/2015”...

A proposito di avvio di anno scolastico “sereno e tranquillo”, una domanda scema: a parte il trionfalismo per i posti dei Ds, la Ministra lo sa l’effettiva situazione dei docenti e del personale ATA?
La Ministra lo sa che non saranno coperti tra 15mila e 20mila posti con immissioni in ruolo perché mancano i prof di matematica e inglese?
Quanto poi riguarda l’organico potenziato, se e quando ci sarà, che dovrebbe assicurare musica, educazione alimentare, esonero dei vice-presidi e dei collaboratori, ma soprattutto le sostituzioni per le assenze brevi o presunte tali, bisognerà accontentarsi di “quello che passa il convento” con buona pace anche del POF triennale sulla base del quale saranno avanzate le richieste delle varie classi di concorso.
Sarà questa la Buona Scuola del trio Renzi-Giannini-Faraone? Speriamo proprio di no, augurandoci che il sistema regga e sopravviva a tanto pressappochismo paludata di competenza utile solo per gli spot mediatici.
Intanto il trio sopra citato continua a tirare dritto, non dialoga con i sindacati, ignora i distinguo pidiellini all’interno, ignora ancora di più i dissidenti ormai fuori dal Pd, ignora – come scriviamo nell’inserto riportato sopra - le proposte del governatore della Puglia, Michele Emiliano, che certamente non si può dire contro-Pd, ma sa ragionare e parlare e proprio sulla Buona Buona, ed ora sulla legge 107/2015, ha detto sempre la sua, non proprio in sintonia con lo staff governativo.

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