Concorso 'Dirigenti comma 87' dichiarazioni di alcuni concorrenti
Data: Sabato, 29 agosto 2015 ore 02:00:00 CEST
Argomento: Redazione


In merito al recente corso-concorso per conseguire il tutolo di "dirigente scolastico" conclusosi giorno 24 agosto con la prova scritta,mentre si attende la pubblicazione della graduatoria degli ammessi che la Commissione dovrà stilare entro il 31 agosto, giungono in Redazione alcune note che è bene rendere note al grande pubblico della scuola siciliana.
IL TITOLO DEL TEMA E' APPARSO IN ANTICIPO SU UN ARTICOLO DI "Orizzonte scuola"
La mattina del 24 agosto, giorno della prova scritta, alle 7.40 sul noto sito "Orizzonte scuola" è stato pubblicato un articolo che è lo svolgimento esatto del compito assegnato all'esame, che avrebbe avuto inizio da lì a poco, alle ore 9.00, il tempo giusto per consultare l'articolo e impararlo anche a memoria!
Si potrebbe pensare male... o forse è stata una pura coincidenza visto l'attualità dell'argomento? Tale "episodio" non può passare inosservato, perché a pensar male... dopo dieci anni di leggi e leggine, promesse scritte, non scritte, l'ultimo appuntamento non scritto, per candidati e Commissione, potrebbe essere stato, banalmente, sul sito di "Orizzonte scuola"?
Non so se la circostanza anche se casuale non sarà presa in considerazione dagli avvocati che stanno continuando a lavorare su questa intricata vicenda! J. D.

P.S di sotto il link all'articolo sopra citato attestante quanto affermato nella seguente mail.

http://www.orizzontescuola.it/guide/addio-pof-arriva-ptof-cosa-cambia-quali-innovazioni-chi-fa-che-cosa-e-come

LA FIAMMA DELLA PRESIDENZA
MI HANNO ROVINATO LE VACANZE

Ero tranquillo in vacanza, quando mi è arrivata la convocazione e l'invito a partecipare al Corso-concorso. Faccio parte del gruppo dei ricorrenti del 2006, e il mio nome figura tra i 143 convocati per frequentare il corso-concorso per dirigente.
Ormai non ci pensavo più al concorso dopo tanti anni e mi ero rassegnato all'ingiustizia subita.
Una piccola luce di speranza sulla certezza del diritto si è riaccesa in me e durante il corso anche i presidi-relatori ci chiamavano "colleghi". Dopo tanti anni di oblio, durante i quali il lavoro di docente e la soddisfazione di lavorare con i ragazzi mi aveva fatto dimenticare la triste esperienza del concorso, non avendo superato l'orale, la fiamma della presidenza cominciava a brillare.
Il corso è stato intensivo, stancante, senza soste, carico di disagi e anche di spese non previste, dovendo restare dieci giorni a Palermo, viaggiare il fine settimane e ritornare la domenica sera.
Ho rinunziato al viaggio che avevo programmato ed ho speso ugualmente i soldi messi da parte per l'estate.
A tutto ciò si aggiungeva la confusione delle cose che si sentivano: chi aveva diritto e chi non aveva diritto ed io, essendo nell'elenco della Direzione regionale mi sentivo sicuro, essendo stato convocato, senza aver fatto alcuna domanda di partecipazione al corso, anche se "con riserva". Ogni giorno firmavo accanto al mio nome come uno scolaretto diligente e restavo in disparte, senza fare tante domande, mentre altri apparivano molto agitati e ancor più confusi.
Alcuni avevano già l'aria del dirigente, e si provavano nel "physique du role", ha sentito che qualcuno si è già fatto stampare il biglietto da visita con la qualifica di "dirigente scolastico", tanto si tratta di una sanatoria e la prova sarà semplice, una formalità e tutti saremo dichiarati idonei, avendo presentato il ricorso.
Le lezioni sono state anche interessanti e utili per meglio comprendere la complessità del ruolo del dirigente, anche se non condivido alcuni aspetti della riforma Renzi che di sinistra ha soltanto il nome.
Il venerdì 21 agosto arriva la comunicazione dell'elenco degli ammessi ed il mio nome non figura. Chiedo informazione e mi si risponde di non avere diritto perché il mio ricorso risulta "perento".
Tornando a Catania, molto arrabbiato mi tormentavo nel pensiero: Perché la Direzione mi ha invitato, perché non ha controllato prima gli aventi diritto? Le spese sostenute che me li rimborserà? E Le vacanze rovinate? E i disagi in famiglia?
Ho perso la fiducia nella giustizia e non la potrò insegnare ai miei studenti di liceo. Venga il Direttore Regionale a spiegare ai miei ragazzi cos'è la giustizia e il diritto. Io non sono capace. R.A.

LA "C" DEL CONCORSO, parola maledetta

La storia insegna che quando alla Direzione Regionale della Sicilia si parla di concorsi tutti i termini negativi con la lettera "c" si mettono in moto come una girandola colorata e variopinta: caos, contestazione, corruzione, concorrenza, compiacenza, crisi, confusione, contrasti, candidati (poco candidi), commissari e commissioni.
Il termine "concorso"appare come una parola "maledetta" per la Direzione di Via dei Fattori ed ogni volta si rinnova il medesimo rituale dei ricorsi sui ricorsi.
Da quando i concorsi hanno avuto la valenza regionale le magagne sono apparse ancor più manifeste e dopo si cerca di mettere toppe su toppe: ma ormai il tessuto non regge più essendo totalmente sfibrato.
Ora gli esclusi dalla prova scritta che hanno frequentato il corso faranno ricorso, richiedendo anche il risarcimento dei danni economici e morali e qualcuno dovrebbe pagare per tali errori, ma come al solito tutto passerà "in cavalleria".
I non ammessi alla prova, non avendo trovato la strada giusta del TAR di Palermo che in una notte ha elaborato le sentenze di ammissione, faranno ricorso, anche in considerazione che pare che tra i partecipanti alla prova ci sia stato qualche "infiltrato" non riconosciuto dalla Commissione, privo dei requisiti.
I docenti titolari del ricorso per il concorso del 2011, faranno ricorso chiedendo il medesimo trattamento dei "fortunati" del 2004
Coloro che non figureranno nell'elenco degli idonei faranno ricorso accusando: la cattiva gestione del corso-concorso intensivo e "inumano"; la giornata caotica della prova d'esame che invece delle ore 9 è iniziata alle ore 11,55, con molta tensione e per nulla serena; il comportamento dei vigilanti rigorosissimo in alcune aule e non sempre diligente in altre.
Le organizzazioni sindacali chiedono l'annullamento della prova, per vizi di procedura e di gestione.
La Direzione Regionale tace e nel silenzio tutto scorre, il tempo copre con la sua polvere le irregolarità che restano, anche se si cerca di nasconderle.
Percorrendo i binari dei ricorsi la stazione ferroviaria della scuola siciliana apparirà come un intreccio confusionario, quasi un reticolo di rotte, che provoca beneficio unicamente ai numerosi studi legali palermitani, ben addestrati a districarsi tra le linee storte. C.E.

Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it





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