Sanatoria 'Dirigenti comma 87'. Prova di esame - ultima infornata
Data: Mercoledì, 26 agosto 2015 ore 02:30:00 CEST
Argomento: Redazione


Dopo aver frequentato un intensivo, caldo e asfissiante corso di formazione iniziato il 10 agosto, in cui tutti i 153 partecipanti erano ammessi "con riserva", disturbati dalla costante tensione di non sapere se non il 21 agosto i fortunati 120 "ammessi" è giunta la data fatidica del 24 agosto, momento conclusivo della prova scritta, che si è svolta a Palermo, presso l'Istituto Alberghiero "Piazza". Già dalle 7 del mattino i 120 predestinati "dirigenti comma 87", ritenuti idonei all'ammissione erano pronti, e a seguito di proteste, denunce e ulteriori ricorsi sono stati ammessi a sostenere la prova anche gli altri candidati precedentemte esclusi e riammessi a seguito del tempestivo e super celere miracoloso intervento del TAR di Palermo che in un giorno, un sabato di agosto, ha emanato i decreti di sospensiva a favore dei ricorrenti. Pare che i partecipanti alla prova siano stati più di 150.

Hanno chiesto di sostenere gli esami anche i docenti non ammessi al concorso del 2011, ma le forze dell'Ordine hanno impedito che partecipassero alla prova, dato che il concorso del 2011 non figura citato nel comma di "sanatoria" con cui la legge della "buona scuola"inizia a dare i primi frutti.
Giornata calda e momenti di tensione hanno caratterizzato l'avvio della tanto attesa prova finale del tormentato "corso-concorso" e intorno a mezzogiorno si è dato inizio allo svolgimento della prova.
Dei tre temi proposti dalla Commissione è stato sorteggiato il seguente:Il candidato discuta le interconnessioni esistenti tra il documento politico fondamentale della scuola, il POF e la sua interfaccia finanziaria: il programma annuale, evidenziando in particolare le modalità di verifica degli obiettivi raggiunti a consuntivo.
La richiesta di "discutere le interconnessioni" si presta a molteplici forme di comunicazione scritta: saggio, relazione, intervista, ma i commissari, particolarmente severi e rigorosi, hanno consigliato ai corsisti di "spaziare ampiamente".

L'argomento ha la sua centralità sul POF, documento politico fondamentale della scuola, ma anche "carta d'identità" della scuola, in quanto prima ancora di esplicitare le cose da fare e i tanti progetti da realizzare, il vero POF indica le finalità della scuola, il "progetto educativo", gli obiettivi generali della formazione degli studenti che vengono conseguiti anche "attraverso" la realizzazione dei diversi progetti didattici e formativi.
Secondo la nuova legge di riforma il POF si chiamerà PTOF (Piano triennale dell'offerta formativa) e questo i futuri dirigenti dovranno saperlo ed esplicitarlo nel compito.
La trattazione del "programma annuale", come "interfaccia finanziaria del POF", documento contabile nel quale vengono programmate le operazioni finanziarie che l'istituzione scolastica prevede di svolgere nel corso dell'anno, implica non solo una conoscenza teorica dei criteri di elaborazione che sono di competenza esclusiva del dirigente scolastico, il quale ne risponde alla Comunità scolastica, presentandolo al Consiglio d'Istituto per l'approvazione, entro il 14 febbraio, ma anche una concreta esemplificazione non teorica del documento contabile, di cui il dirigente è l'attuatore.

La corretta indicazione delle somme disponibili ai diversi progetti non può restare vaga e teorica, sollecita, infatti, delle esemplificazioni che non tutti i concorrenti sono in grado di presentare, non avendo avuto esperienze dirette in questi dieci anni, da quando hanno avviato il ricorso per il concorso non superato nel 2004.
La collaborazione con il DSGA, responsabile della regolare tenuta della contabilità, delle relativa registrazioni, degli adempimenti fiscali è certamente una voce da indicare e forse qualcuno per la forte tensione emotiva della prova e per la mancata esperienza diretta ha trascurato questo aspetto importante.
Il titolo del tema sollecita inoltre di "evidenziare in particolare i modi di verifica degli obiettivi raggiunti a consuntivo" e qui s'innescano i termini di "bilancio preventivo, residui attivi e passivi, variazioni, storni, mandati e reversali, consuntivo" che il candidato avrà dimostrato di conoscere e di saper usare in maniera corretta e appropriata.

Il collegamento con gli "obiettivi raggiunti", espressione principe della cultura della progettazione, non sempre è applicato nella prassi ordinaria ed è anche difficile da esprimere in un elaborato scritto, che risulta pertanto difficile e complesso. Se poi gli obiettivi hanno la valenza triennale il "programma annuale" va letto nella logica della triennalità che caratterizzerà la nuova scuola.
Il compito e le funzioni del dirigente, così come descritto nel comma 78 della Legge 107/2015, appaiono condensate nel tema assegnato e lo svolgimento dovrebbe mettere in luce lo spessore, la qualità e la competenza del futuro dirigente della "Buona scuola"
La commissione dovrà indicare e comunicare la scaletta dei criteri di correzione degli elaborati, i punti forti da evidenziare e la predisposizione dei punteggi da assegnare a ciascuna voce, così da poter definire con correttezza e coerenza l'assegnazione di un punteggio finale, utile per la graduatoria conclusiva del corso-concorso che consentirà l'accesso al ruolo di dirigente scolastico.

Quanti si aspettavano una formula "sanatoria" quasi un diritto acquisito per diventare dirigente solo per aver presentato un ricorso, e pagato per anni i tanti avvocati; una passeggiata al "cassero di Palermo, una semplice formalità di ratifica per "oves et boves et universa pecora", e quindi prova agevolata con la garanzia di ammissione per tutti, ieri si è scontrato con una realtà dura e pesante. Sentendo alcuni commenti s'intuisce come il mondo della scuola è ancora "piccolo" e deve crescere: "Ci hanno trattato come gli scolaretti"; "I vigilanti sono stati rigorosissimi e non ci facevano muovere"; "Eravamo in dieci nelle aule, nei banchetti, controllati a vista da bestie feroci". Pare, inoltre, che cinque candidati-dirigenti sono stati espulsi dalla prova, perché sorpresi a copiare da materiale non previsto nelle norme del concorso. Povera scuola!

Ancora altri otto giorni di lavoro intenso e scrupoloso della Commissione per la correzione della prova scritta ed entro il 31 agosto dovrebbe essere pubblicata la graduatoria dei "Dirigenti comma 87", baciati dalla fortuna di un provvedimento di sanatoria, primo dono della "buona scuola", beneficiari in anticipo del "giubileo della misericordia" proclamato da Papa Francesco e dell'amnistia che compete al presidente della Repubblica da poco eletto. Lo Stato e la Chiesa questa volta si trovano d'accordo !
Ad essi sarà affidato il compito di dirigere la scuola siciliana, ridotta a 875 istituzioni scolastiche di cui 28 sottodimensionate e se tutti i "ricorrenti" risulteranno idonei, per alcuni anni in Sicilia si potranno bloccare i concorsi per la dirigenza, con un positivo risparmio per lo Stato! Omaggio e contributo della Sicilia alla spending review.

Sarà questa l'ultima "infornata" per la dirigenza scolastica siciliana e speriamo che sia di "buon pane" e non certamente di "pane alla buona", come spesso capita d'estate.
Chi si oppone alla legge della "Buona scuola" da settembre avvierà una dura campagna i opposizione, proponendo un referendum abrogativo della legge, perché anticostituzionale.
Ma se dovesse essere abolita la Legge 107/2015 questo corso-concorso avrà ancora efficacia?
Buon lavoro agli avvocati!!!

Adernò Giuseppe - Direttore Aetnanet.org
g.aderno@alice.it





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