Insegnanti in rivolta contro la riforma Renzi. 1500 precari firmano per le dimissioni di Faraone
Data: Martedì, 25 agosto 2015 ore 02:30:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Monta la protesta nel mondo della scuola. Da un lato lo scontro sulle 1430 cattedre di sostegno, dall'altro i precari che contestano la riforma Renzi e chiedono le dimissioni del sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone. E poi i professori, esclusi in extremis dalla prova scritta prevista dalla sanatoria in corso per coloro che furono bocciati al concorso a preside del 2004. Le maestre stamattina hanno protestato davanti alla sede dell'ex provveditorato. Di ruolo da anni al Nord, chiedono di potere rientrare in provincia di Palermo, anche per un solo anno. Perché, com'è avvenuto lo scorso anno, non sarà possibile assegnare tutte le cattedre disponibili di sostegno ad altrettanti docenti di ruolo che hanno chiesto l'assegnazione provvisoria da fuori provincia o a precari in possesso del titolo di specializzazione. In quanto nelle graduatorie ad esaurimento è presente un numero insufficiente di supplenti forniti del titolo di sostegno. E le cattedre rimanenti potrebbero andare a supplenti di scuola comune senza titolo, che per la Buona scuola di Renzi non rientrano tra i beneficiari della assunzioni. Ma chi dal Nord ambisce a ritornare in Sicilia sostiene che, tra docenti senza titolo di sostegno, loro che sono di ruolo avrebbero più diritto dei precari. Contemporaneamente, davanti all'alberghiero Piazza di corso Dei Mille, si sono dati appuntamento una decina di prof bocciati al concorso a preside del 2011 che sono stati esclusi dalla sanatoria prevista dalla Buona scuola di Renzi. E sulla riforma monta la protesta. Oltre 1.500 le mail con richieste di dimissioni del sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone sono state raccolte in dieci giorni dal coordinamento dei precari che contesta la riforma della buona scuola e in particolare il sistema dell'assegnazione delle cattedre. A corredo della richiesta di dimissioni vi sono storie di famiglie che si separano, di madri costrette a dividersi dai propri figli e di moltissimi precari "per i quali la stabilizzazione rischia di trasformarsi in un incubo invece di rappresentare la speranza di un futuro migliore". "Siamo stanchi delle prese in giro del Miur - si legge in una nota del coordinamento che chiede le dimissioni di Faraone  - rispetto alle tante promesse fatte per cercare di trovare una soluzione ad oggi abbiamo solo il countdown innescato e le valigie pronte. Avevamo creduto in Renzi e nella sua riforma ma dobbiamo ricrederci. Per questo abbiamo chiesto le dimissioni di Faraone".

Salvo Intravaia - Repubblica.it





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