Prof neoassunti, così funziona il 'cervellone' che assegna le cattedre
Data: Martedì, 25 agosto 2015 ore 01:00:00 CEST Argomento: Rassegna stampa
L’algoritmo
che tenterà di conciliare il posto in graduatoria e le preferenze
nell’assunzione di ognuno dei nuovi precari. Che riceveranno la
comunicazione via mail nei promi due giorni di settembre
Ecco l’algoritmo che guiderà il cervellone ministeriale nella scelta
della sede. In attesa della fase B del Piano di assunzioni della Buona
scuola, i precari fanno i conti con un possibile trasferimento in
un’altra regione. Soprattutto al Sud, dove abbondano inclusi nelle
graduatorie ad esaurimento e idonei all’ultimo concorso a cattedre,
quello del 2012, e scarseggiano i posti. In ansia per la mail che
troveranno nella posta elettronica il primo o il 2 settembre quasi
60mila precari che hanno presentato domanda entro il 14 agosto scorso.
Giacché, dei 72mila totali, 3mila sono stati assunti nelle fasi zero e
A e altri 10mila sono insegnanti di scuola dell’infanzia che per le
assunzioni si sono fermati alle prime due fasi: B e C. Che metteranno a
disposizione circa 74mila cattedre in tutto, ma che già si sa non sarà
possibile coprire totalmente per mancanza di iscritti nelle graduatorie
ad esaurimento e dei concorsi. Probabilmente resteranno scoperte
15-20mila cattedre.
Ma il sistema informativo come sceglierà la sede per le fasi B e C? E’
forse questa la domanda che ricorre maggiormente tra gli interessati,
perché è la prima volta che l’assunzione avverrà online senza la
possibilità di controllare che ci siano errori nelle assegnazioni delle
sedi. Nei giorni scorsi, per attenuare il temuto esodo dal Sud al Nord
di migliaia di precari, i tecnici ministeriali hanno cercato di
adottare soluzioni che accontentassero tutti gli attori in campo. Hanno
dapprima emanato la circolare sulle supplenze, che – dal primo all’8
settembre – consentirà a coloro che acciufferanno un incarico per
tutto l’anno di rimanere nella stessa provincia e di recarsi nella sede
di titolarità dal primo luglio 2016. In questo modo, i neo assunti
avranno 10 mesi di tempo per organizzarsi nel caso di lunghi
trasferimenti.
Successivamente hanno programmato il cervellone ministeriale per
limitare al massimo gli spostamenti in altre regioni. Ecco come. Nella
fase B, quella che si concluderà entro il 15 settembre, il cervellone
ministeriale comunicherà a 10/15mila interessati la sede di
destinazione che potrà essere in qualsiasi regione italiana. A
disposizione i circa 19mila posti non assegnati nelle prime due fasi,
di cui una parte resterà libera per carenza di aspiranti. Il programma
girerà incrociando sia i punteggi sia i desiderata, espressi all’atto
della domanda online includendo tutte le 100 e passa province in ordine
di preferenza. Per capire come ragionerà il cervellone, basta fare un
esempio. Se c’è un solo posto a Milano per una certa materia e il
precario col punteggio maggiore in quella classe di concorso è di
Messina, il posto andrà a quest’ultimo. Il sistema in altre parole
privilegia il punteggio. Ma quando, in un’altra materia, ci fossero più
posti, il sistema incrocerà punteggi e preferenze. Ed eviterà, se
possibile, inutili spostamenti chilometrici. Se in Matematica al
superiore ci sono 50 posti in tutta Italia, il cervellone prenderà i
primi 50 in ordine di punteggio e poi il li piazzerà in base alle
preferenze. Perché se, in base alle preferenze espresse, un precario di
Milano è destinato a Palermo mentre un collega di Palermo è destinato a
Milano, il sistema li accontenterà entrambi lasciandoli nella propria
provincia. O nella provincia più vicina a quella di residenza.
Spiegano i sindacalisti che si tratta dello stesso meccanismo
utilizzato negli anni per i trasferimenti, in cui un docente esprime le
scuole dove intende andare in ordine di preferenza. Un meccanismo che
limiterà al massimo gli spostamenti, anche se una parte dei meridionali
sarà comunque costretta a recarsi al Nord.
Nella fase C, che mette in palio 55mila cattedre, sempre con
assegnazione in una qualsiasi regione italiana, il sistema girerà in
maniera diversa.
Il software ministeriale verrà programmato in maniera tale da prendere
in considerazione, in un primo giro, tutti coloro che hanno espresso
come prima preferenza, per una certa disciplina o ordine di scuola, una
determinata provincia. E saturerà tutte le sedi disponibili prendendo
in considerazione i relativi punteggi. Dalla seconda preferenza in poi,
o per coloro che sono rimasti fuori nel giro precedente per carenza di
posti, il sistema tornerà a girare come nella fase B: incrocerà
punteggi e desiderata. In questo modo, il ministero spera di attenuare
l’esodo dal Sud.
A patto che vengano accontentati tutti gli interessati. Perché,
segnalano i sindacati, non è detto che questo meccanismo rispetti i
diritti di coloro che hanno i punteggi maggiori. Potrebbe anche
accadere che, a causa della prima preferenza espressa, ad accaparrarsi
un posto sia un precario con punteggio minore, rispetto al collega con
punteggio maggiore. E, a questo punto, fioccheranno i ricorsi.
Salvo Intravaia
La Repubblica
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