Il Messaggero - Scuola, 71 mila domande d'assunzione. Ma i sindacati: Il 33% dei precari ha rinunciati»
Data: Martedì, 18 agosto 2015 ore 01:30:00 CEST Argomento: Sindacati
ROMA Un Ferragosto
che di certo verrà ricordato dall'intero mondo della scuola, diviso tra
assunzioni e polemiche. Ieri infatti, dopo quasi un anno di confronti e
proteste, si è chiusa la procedura online per il piano nazionale di
immissioni in ruolo dei docenti precari, previsto dalla legge 107 della
Buona Scuola: un piano a cui, nonostante le contestazioni, hanno
aderito oltre 70mila supplenti. E così oggi, archiviata la procedura
per le fasi B e C previste dal piano straordinario di assunzioni, si
volta pagina: si passa alle immissioni in ruolo.
Il governo esulta ma i sindacati, così come migliaia di supplenti che
per mesi hanno minacciato di boicottare la riforma, restano sul piede
di guerra. E la guerra si combatte tutta a colpi di cifre, soprattutto
su quanti realmente hanno deciso di non aderire al piano. Ma l'iter va
comunque avanti e nei prossimi giorni il Miur procederà a individuare,
in base ad un algoritmo che terrà conto delle preferenze espresse tra
le province e i punteggi accumulati in anni di precariato in
graduatoria, i primi 16 mila docenti che siederanno in cattedra entro
il 15 settembre. Per garantire un avvio regolare dell'anno scolastico.
«Con l'inizio delle lezioni – ha assicurato il ministro della pubblica
istruzione, Stefania Giannini - avremo coperto le cattedre vacanti e
daremo più continuità didattica ai nostri ragazzi. La piattaforma ha
funzionato perfettamente e gli uffici scolastici tra la fine di luglio
e la prima metà di agosto hanno immesso in ruolo 29mila docenti».
LE FASI
Si tratta dei precari assunti con le fasi 0 e A. Il resto dei
supplenti, destinati al potenziamento, entrerà di ruolo nei prossimi
mesi con la fase C del piano assunzioni prevista a partire dal mese di
novembre. Soddisfatto per l'adesione al piano dimostrata dai docenti
precari anche il premier Renzi che, augurando buon Ferragosto dalla sua
pagina Facebook, ha parlato di «un giorno speciale per quei 71.643
nostri connazionali che vivono un'estate diversa perché grazie alla
legge 107, possono superare dopo anni e anni la condizione di
precariato. Con la "buona scuola" 71.643 persone avranno la possibilità
di coronare un sogno che altrimenti avrebbe richiesto lustri o decenni.
Per loro si apre una concreta possibilità, fino ad oggi negata e
tradita da anni di disinteresse da parte della politica. E questo rende
ragione di tante critiche, insulti, polemiche degli ultimi mesi».
Ma le polemiche in realtà non accennano a placarsi. «Sul precariato
nella scuola il governo perde la scommessa» ha commentato Marcello
Pacifico dell'Anief, il sindacato che sta presentando i ricorsi per i
precari abilitati all'insegnamento ma non inseriti nelle graduatorie e
quindi esclusi dalle immissioni in ruolo. «La supplentite, al contrario
di quanto ci era stato promesso, non sparirà: 60mila docenti nelle
graduatorie ad esaurimento, infatti, non entreranno di ruolo. E in più
1 su 3 ha rifiutato il posto: sono 40mila, pari al 33% dei precari
storici, coloro che hanno deciso di non partecipare alle
assunzioni-lotteria. Poi ci sono i 20mila che rimarranno fuori per
carenza di posti messi a bando».
Anief.org
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