Piano straordinario assunzioni: si faccia chiarezza sulle procedure della fase c). Non si può giocare sul futuro dei docenti precari
Data: Venerdì, 14 agosto 2015 ore 21:29:51 CEST Argomento: Sindacati
Da alcuni giorni
il sottosegretario Faraone ed i suoi collaboratori rilasciano alla
stampa interviste in cui descrivono le procedure della fase c) in
maniera difforme da quanto contenuto nel bando del Ministero e previsto
dalla legge 107/15, generando altro sconforto nei precari della scuola
alle prese con una difficile scelta che vede in gioco il loro futuro
lavorativo.
Se fossero vere queste anticipazioni ci troveremmo di fronte ad una
sistema che garantisce la prima provincia scelta ad alcuni aspiranti,
mentre a chi non riuscisse ad ottenerla, non garantirebbe neppure le
successive, in quanto le stesse sarebbero già occupate da altri che le
hanno indicate per prime pur avendo posizione inferiore in graduatoria.
Abbiamo da subito segnalato l’anomalia della FAQ 22 e chiesto che fosse
corretta nel senso indicato dalle norme.
Una cosa deve essere chiara: per la FLC CGIL il piano delle
stabilizzazioni non deve arretrare di una unità rispetto a quanto
previsto dalla legge, piuttosto avanzare là dove non ci sono aspiranti
né nelle graduatorie del concorso né in quelle ad esaurimento.
Non vorremmo che la manfrina nata sulla fase c) fosse una retromarcia
sull’impegno finanziario previsto dalla legge di stabilità per il 2015,
anche con la scusa che le stabilizzazioni della fase c) arriveranno ad
anno scolastico avviato.
La FLC CGIL da subito ha chiesto l’unificazione delle fasi b) e c) e il
rispetto della ripartizione al 50% tra le procedure, per rispettare le
posizioni nelle graduatorie di tutti gli aspiranti.
Crediamo che le regole con cui si gestirà la fase c) debbano essere
note ufficialmente prima della scadenza della domanda, eventualmente
prevedendone una proroga, per fornire a tutti gli aspiranti elementi
certi per una scelta consapevole.
Le dichiarazioni estive di chi rappresenta per incarico istituzionale
la scuola devono guardare agli interessi di chi ci lavora, garantendo
la salvaguardia dei diritti e non propagandando un deleterio allarmismo
presso chi da anni è in attesa di una dovuta stabilizzazione.
Flcgil.it
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