Pillole di 107/2015_2
Data: Giovedì, 06 agosto 2015 ore 00:30:00 CEST Argomento: Rassegna stampa
Pubblichiamo alcuni
spunti di riflessione sulla legge di riforma - Gli aspetti più spinosi
della legge di riforma n. 107/2015 sotto osservazione:
Pof triennale
Se il Pof è possibile revisionarlo annualmente, che senso ha
disporne la programmazione triennale? Da un lato si sterilizzano i
progetti, dall’altro è possibile modificarli, sostituirli, riadattarli!
Ha senso tutto questo? Oppure è un modo come un altro per consentire al
Ds ed alla sua organizzazione, di sbarazzarsi del personale docente non
più funzionale al Pof, cioè non gradito?
Linguaggi altri
Premesso che per un esperto di comunicazione-relazione parlare di
lingua inglese, musica e educazione motoria significa parlare di altri
linguaggi e non di materie secche, soprattutto nella scuola primaria,
l’arrivo di esperti di settore abbatterà le ore del curricolo, con
possibile taglio di posti e/o destinazione di parecchie ore a
supplenze, fermo restando che i docenti abilitati nelle classi di
concorso sopra richiamate dovrebbero essere anche in possesso
dell’abilitazione all’insegnamento nella primaria, pena un contenzioso
infinito da parte degli insegnanti elementari soccombenti ed anche da
parte degli stessi esperti disciplinari.
Reti di scuole
È scontato che l’operazione reti di scuole ai soli fini
burocratico-amministrativi (ricostruzioni di carriera, calcolo
pensioni, trattamento di fine rapporto, ecc.) squalifica il concetto
stesso di rete di scuole che era nato per dare sostegno scambievole fra
le scuole per fare formazione, aggiornamento e portare avanti i
progetti speciali. Sarebbe questa la ventata pedagogica innovativa
della legge 107 targata Renzi-Giannini-Faraone?
Classi pollaio
A livello governativo e pidiellino in tanti si sono sbracciati a
sostenere che con la legge n. 107/2015 saranno eliminate le classi
pollaio e il Ds sarebbe stato libero di abbassare il numero degli
alunni per classe. Nessuno ha detto - però c’è scritto chiaro chiaro
nella legge di riforma - che ciò può avvenire nell’ambito delle risorse
assegnate e disponibili. Insomma, il Ds e il Collegio dei docenti
devono friggersi con l’olio che hanno! Se il Ds ha 3 classi formate da
28 alunni e intende portarle tutte a 25, che ne farà degli alunni
residui? Questo sarebbe il massimo dell’autonomia svenduta da tanti
politici sponsor della legge di riforma!
Sostituzioni brevi
Nessuno dei politici sponsor della legge 107/2015 ha il coraggio
di affermare che i docenti dell’organico funzionale, dovendo assicurare
prioritariamente le sostituzioni per assenze brevi (all’origine non
superiori a 10 giorni) rischiano di restare intrappolati nella classe
per un periodo anche molto più lungo se il docente assente e/o impedito
adotta la strategia dello spezzettamento settimanale+giorno libero, con
buona pace di ogni possibile progetto programmato e/o varato dal
Collegio dei docenti. Insomma si torna peggio che all’antica, con la
differenza che quando c’era la DOA, il Collegio dei docenti aveva il
potere di non impegnare il progettista una volta avviata l’attività;
con la riforma attuale ciò non è possibile, stante la scala di priorità
definita per legge. Come passo del gambero non c’è male!
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