Ottemperanza dei diplomati magistrali che hanno vinto in Consiglio di Stato e che devono essere ammessi con riserva nelle G.A.E
Data: Martedì, 28 luglio 2015 ore 01:00:00 CEST
Argomento: Redazione


Nei giorni scorsi il Consiglio di Stato ha emanato un decreto su un ricorso pilota avanzato contro l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia. Il provvedimento concerne l’ottemperanza dei diplomati magistrali che hanno vinto in Consiglio di Stato e che devono essere ammessi con riserva nelle G.A.E.
Da sempre i nostri legali hanno ritenuto diversa la riserva processuale dalla riserva ex art. 6 comma 6 d.m. e il Consiglio di Stato pare essere in linea con il nostro pensiero. Le ammissioni con riserva a livello processuale danno gli stessi diritti e doveri rispetto agli ammessi a pieno titolo e dunque, se passa la nostra teoria, i nostri ricorrenti saranno tutti ammessi in G.A.E. e avranno la possibilità di ottenere gli incarichi a tempo determinato e indeterminato.
Saranno depositate nei prossimi giorni le ulteriori ottemperanze e anche se le procedure di assunzione  sono già in corso, ciò non vuol dire che saranno lesi i diritti di chi attualmente si vede scartato per il conferimento delle nomine.

Il provvedimento vale per l’U.S.R. Milano ma è ovvio che è estensibile a tutti gli altri casi a cui a nostro avviso il Consiglio di Stato si uniformerà. La trattazione della relativa Camera di Consiglio è fissata per il 27/8/2015, data in cui si confermerà o meno il provvedimento che comunque notificheremo anche agli altri uffici sollecitandoli ad una corretta interpretazione della vicenda così come da tempo riteniamo.
Il Consiglio di Stato ha riconosciuto che “l’amministrazione non ha ottemperato all’ordinanza cautelare n. 1089/2015”, ritenendo che “tale mancata esecuzione appare integrare requisito della estrema gravità ed urgenza”; il Consiglio di Stato ha ritenuto opportuno anche “assegnare al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, il termine di 15 giorni, dalla notificazione o dalla comunicazione della presente ordinanza a cura della Segreteria della Sezione, per dare esecuzione all’ordinanza n. 1089 del 2015, nominando [...] commissario ad acta – in caso di ulteriore inottemperanza - il Prefetto di Milano perché provveda all’esecuzione, con facoltà di delega ad un funzionario dell’Ufficio”.

Accanto a questo risultato, tuttavia, è stato rigettato un analogo ricorso proposto nella Provincia autonoma di Trento che, nonostante il riconoscimento ottenuto dai Diplomati magistrali di essere inseriti in graduatorie valide per l'assunzione a tempo indeterminato, ha disposto la loro esclusione dalle graduatorie provinciali successivamente alle sentenze del Consiglio di Stato. Il rigetto ovviamente sarà impugnato in appello, convinti della fondatezza delle nostre istanze.

Prossimamente, quindi, ci auguriamo che finalmente si otterrà non soltanto una corretta interpretazione dell'ordinanza citata ma una definitiva risoluzione delle vicende legali che interessano le migliaia di precari storici che si sono rivolte alla nostra associazione per vedere riconosciute le loro legittime richieste. In caso contrario, in mancanza di una risposta opportuna da parte delle amministrazioni, saremo costretti a procedere ulteriormente, con adeguate misure.

adida.associazione@gmail.com





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