La buona scuola raccontata attraverso un dibattito tra docenti
Data: Lunedì, 20 luglio 2015 ore 02:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Il dibattito viene aperto da Alessandro Baricco cui viene posta una domanda: "Sapevi già cosa volevi fare quando hai cominciato ad andare a scuola?" Risponde: "Assolutamente no, ho cambiato idea molte volte, non sapevo cosa volevo fare e mi colpisce il fatto vedere i miei figli fare quello che prima ho fatto io: dalla scuola elementare al liceo."
Interviene il mediatore rivolgendosi a Davide Longo: "Il passaggio da studente a insegnate è stato traumatico?" "Ho deciso di diventare insegnante quando ero al liceo: ho avuto la fortuna di trovare una professoressa di lettere che era molto brava ed' è stata lei ad illuminarmi la strada. Il ruolo di insegnante è molto particolare, chiusa la porta dell' aula sei in autonomia totale e sei anche solo. Il problema della scuola infatti penso siano principalmente gli insegnati mediocri."

"Come devono essere dei validi insegnanti?" Quesito rivolto agli studenti dell'Istituto Maiorana di Brindisi presenti sul palco. Entrambi rispondono: " Non devono assolutamente essere dei generali autoritari che, da dietro una cattedra comandano l'esercito di allievi, e, dovrebbero evitare di far sciamare la materia, ascoltandoci e mettendosi in mezzo a noi studenti e ponendosi anche al nostro livello ma sempre mantenendo il loro ruolo".

Salvatore Giuliano continua: "Quando sono arrivato all'Istituto Maiorana di Brindisi, ho trovato persone che non erano motivate in quello che facevano, perché si annoiavano e quindi non ascoltavano. Dunque, sono partito dal concetto che a scuola non si insegna ma si fa apprendere. Perché l'uno non può e non deve escludere l'altro. Quindi, questo è il nostro obiettivo: far apprendere ai ragazzi attraverso metodi e luoghi diversi che possono offrire loro il massimo".

Flavia Nardelli ricordando la presenza fondamentale dei genitore ci spiega di cosa si tratta la formazione della camera: "Un insegnate come anche la scuola può fare la fortuna o la sfortuna di un figlio, spronandolo e facendo uscire il meglio di sé nel secondo caso. Non dobbiamo fermarci, dobbiamo andare avanti , e abbiamo il dovere di avere la consapevolezza di ciò che c'è attorno a noi. La formazione della camera si occupa di università e ricerca da una parte e dall'altra di occupa della filiera della conoscenza sempre tendono conto cosa c'è intorno a noi, massimo problema, il problema tra scuola e lavoro".

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