A Settembre tutto andrà bene! Parola di Ministro. I presidi a 'mezzo servizio' in due scuole e i vicepresidi …?
Data: Sabato, 18 luglio 2015 ore 03:00:00 CEST
Argomento: Redazione


Come da manuale è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale la Legge di riforma della scuola n.107 ed è entrata  in vigore il 16 luglio, festa della Madonna del Carmelo che ricorda l’apparizione del 16 luglio 1251 al carmelitano san Simone Stock, durante la quale la Madonna gli consegnò uno scapolare in tessuto, rivelandogli notevoli privilegi connessi al suo culto. Un nuovo “scapolare” viene oggi consegnato alla scuola italiana e che sia di fortuna e di protezione per una legge da tanti osteggiata e criticata.

All’ottimismo del Ministro Stefania Giannini che afferma con ammirevole coraggio:
«Io sono convinta che quest'anno la macchina funzionerà meglio di prima. Le condizioni ci sono tutte. Girando l'Italia, ho sentito molte critiche ma anche pareri positivi, come sempre in questi casi la protesta è organizzata e molto rumorosa, mentre il consenso è individuale e silenzioso. Quando si passerà dalla carta di un testo pubblicato in Gazzetta ufficiale alla concretezza delle azioni che questa legge consente, sono convinta che il mondo della scuola reagirà positivamente».
Mentre secondo il Ministro i docenti non boicotteranno la riforma e l’avvio dell’anno scolastico sarà regolare, le legittime osservazioni delle associazioni dei presidi rilevano che a settembre si registrerà l’assenza del dirigente scolastico in 1740 scuole, circa il 20% delle 8362 scuole del territorio nazionale, di cui 385 sottodimensionate, che saranno affidate in reggenza ad un dirigente, il quale risulterà a “mezzo servizio” in due scuole, con sovraccarico di lavoro e di responsabilità.

Considerando che a settembre 770 presidi andranno in pensione, si verificherà che una scuola su 5 resterà senza dirigente per il mancato bando del concorso, annunciato e non espletato, Occorrerà un altro anno per sanare questo vuoto che già provocherà non pochi danni, specie in questa fase delicata di passaggio e di transizione verso le innovazioni organizzative della “buona scuola”.
Altro che “presidi sceriffi”, saranno presidi di facciata, o di timbri sulle carte e le scuole resteranno senza guida, specie con il mancato conferimento di incarico ai vice presidi e responsabili dei plessi.

La senatrice Alessia Petraglia, capogruppo di SEL in commissione Istruzione, ha dichiarato che: "SEL ha presentato un'interrogazione parlamentare per sapere quando il Ministro intenda emanare un nuovo bando di concorso per dirigenti scolastici, per scongiurare il rischio, ormai concreto, che nell'anno scolastico 2016/17 la metà delle scuole italiane sia diretta da un dirigente impegnato anche in un'altra scuola e per sapere quali misure intenda intraprendere per risolvere la situazione circa il numero e la tipologia di docenti necessari a coprire gli esoneri/semiesoneri dello staff organizzativo del dirigente scolastico, a partire dall'anno scolastico 2015/16, in quanto non è possibile rinviare al 2016/17 la parte di organico funzionale per il supporto organizzativo".
Nella legge di stabilità 2015 il Governo ha introdotto l’azzeramento degli esoneri e dei semi esoneri dei vicari, ma poi non ha messo in essere gli atti necessari a garantire il funzionamento quotidiano delle scuole.
Pur con questi dati numerici e molto evidenti, il Ministro Giannini dichiara “A settembre tutto andrà bene!”
Anche noi vorremmo sperare e ce lo auguriamo, ma mancano le premesse per la realizzazione di questa “promessa” rivestita di speranzosa “certezza”.

E’ doveroso, comunque, osservare gli aspetti positivi della “riforma”: un patrimonio di opportunità che viene dato alla scuola; la fine dell’instabilità del personale e della caccia al supplente; l’aumento dell’organico; la riduzione del numero di alunni per insegnante, classi meno numerose e un aumento delle ore di apertura delle scuole, secondo i bisogni del territorio; possibilità di attivare stage di lavoro nel corso dell’anno scolastico.

Tra i benefici della riforma sono previsti: l’incremento del fondo di finanziamento alle scuole, l’assegnazione di un contributo aggiuntivo da settembre tutti gli insegnanti riceveranno 45 euro netti in più, (500 euro per l’aggiornamento "processo autonomo di formazione": libri e computer) per tutti i docenti e dovrebbero essere stanziate le somme per l’incentivazione ai “meritevoli, ” e su quest’argomento si naviga tra le nebbie dei criteri da definire.
Per chi legge dall’esterno la legge di riforma intravede una grande opportunità di cambiamento, rilanciando l’istruzione nel nostro Paese. Con questa riforma, infatti, si riafferma il ruolo della scuola nella società della conoscenza attraverso il pieno coinvolgimento della comunità scolastica nella definizione del piano dell'offerta formativa.

Al centro del progetto di riforma ci sono l'autonomia, l'apertura delle scuole al territorio, l'apprendimento per competenze. Tutto ciò servirà a innalzare la qualità della didattica, a contrastare le disuguaglianze socio-culturali e territoriali, a dare risposte efficaci al fenomeno della dispersione scolastica.
Cogliere il buono delle Leggi è la virtù dei saggi.

Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it





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