LA BUONA SCUOLA - Il provvedimento in sintesi
Data: Venerdì, 10 luglio 2015 ore 17:55:54 CEST Argomento: Ministero Istruzione e Università
Roma, 09 luglio
2015 - Un’offerta formativa più ricca e flessibile per gli studenti. Un
piano straordinario di assunzioni per oltre 100.000 insegnanti. Risorse
stabili per la formazione e la valorizzazione dei docenti. Investimenti
ad hoc per laboratori e digitale.
Sono alcuni dei punti qualificanti del provvedimento ‘La Buona Scuola’,
che mette al centro l’autonomia scolastica dando gli strumenti
finanziari e operativi ai dirigenti per poterla realizzare. Le scuole
avranno più risorse economiche: viene raddoppiato il loro Fondo di
funzionamento. Ma anche più risorse umane: ogni istituto avrà in media
7 docenti in più per realizzare i propri progetti e per l’arricchimento
dell’offerta formativa.
La legge prevede un finanziamento aggiuntivo di 3 miliardi a regime sul
capitolo istruzione e un piano di assunzioni per la copertura delle
cattedre vacanti e il potenziamento della didattica. I concorsi per gli
insegnanti tornano ad essere banditi regolarmente: il primo sarà
indetto entro il prossimo 1 dicembre.
Per gli studenti è prevista un'offerta formativa più ricca che guarda
alla tradizione (più Musica e Arte), ma anche al futuro (più Lingue,
competenze digitali, Economia). Le scuole superiori potranno attivare
materie opzionali per rispondere meglio alle esigenze educative dei
ragazzi. L’alternanza scuola-lavoro sarà garantita a tutti nell’ultimo
triennio delle scuole superiori, licei compresi, si potrà fare anche
all’estero e nelle istituzioni culturali. Grazie ad un finanziamento ad
hoc, sarà attivato un Piano nazionale per la scuola digitale, con
risorse per la didattica e la formazione dei docenti.
L'intera comunità scolastica sarà coinvolta nell’elaborazione del Piano
dell'offerta formativa, il documento costitutivo dell’identità
culturale e progettuale di ogni istituto. Continua l'investimento dello
Stato sull'edilizia scolastica, con fondi per gli interventi di
manutenzione, ma anche per la costruzione di strutture innovative.
Le schede
La Buona Scuola mette al centro l’autonomia
Le scuole, grazie al piano di assunzioni, a partire da settembre
avranno un organico potenziato, l’organico dell’autonomia, per coprire
le cattedre oggi vacanti e garantire la continuità didattica,
rispondere alle nuove esigenze educative, organizzative e progettuali,
potenziare l’offerta formativa, combattere la dispersione scolastica,
rendere la scuola più inclusiva. Le scuole, d’ora in poi, potranno
indicare allo Stato il fabbisogno di docenti e strumenti per attuare il
loro progetto educativo. Lo faranno attraversi i Piani dell’offerta
formativa (POF) che diventano triennali per dare più continuità al
progetto didattico. I Piani saranno elaborati dal Collegio dei docenti,
sulla base di indirizzi definiti dal dirigente scolastico, per essere
poi approvati dal Consiglio di circolo o d’Istituto dove sono
rappresentate anche le famiglie e, alle superiori, gli studenti. Viene
raddoppiato il Fondo di funzionamento delle scuole che passa dai 111
milioni attuali ad oltre 200, con uno stanziamento di 126 milioni in
più all’anno. Risorse che servono per tutte le spese correnti, dal
materiale per la didattica al toner per le stampanti e che da
quest’anno saranno erogate in tempi più certi. Le istituzioni
scolastiche, nei periodi di sospensione dell’attività didattica, in
collaborazione con famiglie, realtà associative e del terzo settore
potranno organizzare attività educative, ricreative e culturali nei
loro spazi. Potranno poi costituirsi in Reti per la gestione del
personale e delle pratiche burocratiche. Un passaggio, quest’ultimo,
che alleggerirà il carico amministrativo che grava sul singolo istituto.
Un piano straordinario di assunzioni
Il provvedimento dà il via libera ad un Piano straordinario di
assunzioni per l’anno scolastico 2015/2016 per coprire le cattedre
vacanti e creare il nuovo organico dell’autonomia che darà alla scuola
l’8% di docenti in più, una media di 7 insegnanti aggiuntivi per
ciascun istituto. Oltre 100.000 docenti saranno dunque assunti
quest’anno attingendo dalle Graduatorie ad esaurimento e dalle
Graduatorie di merito (concorsi). Poi i concorsi torneranno ad essere
banditi regolarmente ogni tre anni: il primo bando è previsto entro il
prossimo 1° dicembre, saranno valorizzati i titoli dei candidati e il
servizio prestato da chi ha già insegnato.
Il dirigente scolastico diventa un leader educativo
I dirigenti scolastici diventano leader educativi: meno burocrazia e
più attenzione all’organizzazione della vita scolastica. Dovranno
essere i promotori del Piano dell'offerta formativa e avranno la
possibilità, a partire dal 2016, di mettere in campo la loro squadra
individuando, sui posti che si liberano ogni anno, i docenti con il
curriculum più adatto a realizzare il progetto formativo del loro
istituto. L’individuazione dei docenti da parte dei presidi avverrà
all’interno di ambiti territoriali predisposti dagli Uffici Scolastici
Regionali. È lo Stato, e non il dirigente scolastico, ad assumere. Solo
dopo l'assunzione, gli insegnanti vengono chiamati dalle scuole sulla
base dell'offerta che vogliono garantire agli studenti. Le operazioni
avverranno in modo trasparente: i presidi renderanno pubbliche tutte le
informazioni relative agli incarichi conferiti. I dirigenti scolastici
potranno ridurre il numero di alunni per classe per evitare il fenomeno
delle aule-pollaio utilizzando l’organico a disposizione. Il dirigente
potrà promuovere iniziative sull’orientamento e per la valorizzazione
delle eccellenze. L’operato dei capi di istituto sarà sottoposto a
valutazione. Il risultato influirà sulla loro retribuzione aggiuntiva.
La Buona Scuola prepara al futuro
L’offerta formativa sarà declinata in base alle esigenze degli studenti
e coerente con la necessità di orientarli al futuro. Con la Buona
Scuola ci sarà il potenziamento delle competenze linguistiche:
l’Italiano per gli studenti stranieri e l’Inglese per tutti (anche con
materie generaliste insegnate in lingua). Vengono potenziate poi: Arte,
Musica, Diritto, Economia, Discipline motorie. Viene dato più spazio
all’educazione ai corretti stili di vita, alla cittadinanza attiva,
all’educazione ambientale, e si guarda al domani attraverso lo sviluppo
delle competenze digitali degli studenti (pensiero computazionale,
utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media). Alle
superiori, il curriculum diventa flessibile: le scuole attiveranno
materie opzionali in risposta alle esigenze dei loro ragazzi. Le
competenze maturate dagli studenti, anche in ambito extra scolastico
(volontariato, attività sportive, culturali, musicali), saranno
raccolte in un apposito curriculum digitale che conterrà informazioni
utili per l'orientamento e l'inserimento nel mondo del lavoro.
Scuola-lavoro, laboratori e digitale
Almeno 400 ore nell’ultimo triennio dei tecnici e dei professionali e
200 in quello dei licei. L’alternanza scuola-lavoro esce
dall'occasionalità e diventa strutturale grazie ad uno stanziamento di
100 milioni all’anno. Si farà in azienda, ma anche in enti pubblici,
musei e si potrà fare anche d’estate e all’estero. Sarà predisposta una
Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza. I ragazzi
potranno esprimere una valutazione sull’efficacia dei percorsi
effettuati. Sarà istituito un Registro nazionale in cui saranno
raccolti enti e imprese disponibili a svolgere i percorsi. Per rendere
coerente la formazione con l’orientamento al futuro, una parte dei
fondi che lo Stato stanzia per gli Istituti tecnici superiori sarà
legata (per il 30%) agli esiti dei diplomati nel mondo del lavoro.
Altri 90 milioni vengono stanziati subito per l’innovazione didattica e
la creazione di laboratori territoriali, aperti anche di pomeriggio,
per orientare i giovani al lavoro e da utilizzare come strumento di
contrasto alla dispersione. Sul digitale e l'innovazione l'investimento
diventa permanente: dopo i primi 90 milioni, ce ne saranno altri 30
all'anno a partire dal 2016.
Una Card per l’aggiornamento degli insegnanti
Arriva la Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione dei
docenti, un voucher di 500 euro all’anno da utilizzare per
l’aggiornamento professionale attraverso l’acquisto di libri, testi,
strumenti digitali, iscrizione a corsi, ingressi a mostre ed eventi
culturali. La formazione in servizio diventa obbligatoria e coerente
con il Piano triennale dell’offerta formativa della scuola e con le
priorità indicate dal Ministero. Viene finanziata per la prima volta
con uno stanziamento strutturale: 40 milioni di euro all’anno.
Un fondo ad hoc per valorizzare i docenti
Viene istituito un fondo da 200 milioni all'anno per la valorizzazione
del merito del personale docente. La distribuzione alle scuole terrà
conto dei territori con maggiori criticità educative. Ogni anno il
dirigente scolastico assegnerà i fondi ai docenti tenendo conto dei
criteri stabiliti, in base a linee guida nazionali, da un apposito
nucleo di valutazione composto da: dirigente (presiede), tre docenti,
due genitori (dall’infanzia alle medie) oppure un genitore e uno
studente (alle superiori), un componente esterno individuato
dall’Ufficio scolastico regionale.
Un bando per ‘Scuole Innovative’, continua l'impegno sull'edilizia
Il ddl prevede un bando (300 i milioni a disposizione) per la
costruzione di scuole altamente innovative dal punto di vista
architettonico, impiantistico, tecnologico. Scuole ‘green’ e
caratterizzate da nuovi ambienti di apprendimento digitali.
L’Osservatorio per l’edilizia scolastica, istituito presso il Miur,
coordinerà strategie e risorse per gli interventi e promuoverà la
cultura della sicurezza. È previsto un investimento di ulteriori 200
milioni per i mutui agevolati per la costruzione e la ristrutturazione
delle scuole. Vengono recuperate risorse precedentemente non spese da
investire sulla sicurezza degli edifici. Stanziati inoltre 40 milioni
per finanziare indagini diagnostiche sui controsoffitti degli istituti.
Viene istituita la Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole.
La Scuola trasparente
Il ddl prevede la creazione di un Portale unico dei dati della scuola
con la pubblicazione di tutte le informazioni relative al sistema di
istruzione: bilanci degli istituti, Anagrafe dell’edilizia, Piani
dell’offerta formativa, dati dell’Osservatorio tecnologico, curriculum
vitae degli insegnanti, incarichi di docenza. Uno strumento di
trasparenza nei confronti dei cittadini e di responsabilizzazione degli
istituti.
School bonus e detrazione rette per chi va alla paritaria
Con lo school bonus, chi farà donazioni a favore delle scuole per la
costruzione di nuovi edifici, per la manutenzione, per la promozione di
progetti dedicati all’occupabilità degli studenti, avrà un beneficio
fiscale (credito di imposta al 65%) in sede di dichiarazione dei
redditi. È previsto un limite massimo di 100.000 euro per le donazioni.
Cambia l’approccio all’investimento sulla scuola: ogni cittadino viene
incentivato a contribuire al miglioramento del sistema. È previsto un
fondo di perequazione, per evitare disparità fra istituti, pari al 10%
dell’ammontare delle erogazioni totali. Scatta la detraibilità delle
spese sostenute dalle famiglie i cui figli frequentano una scuola
paritaria.
Il provvedimento assegna poi la delega al Governo a legiferare in
diversi ambiti fra cui la formazione in ingresso dei docenti, il
diritto allo studio, il riordino delle norme in materia di scuola, la
promozione dell'inclusione scolastica, le modalità di assunzione e
formazione dei dirigenti scolastici, la creazione di un sistema
integrato di educazione e di istruzione 0-6 anni. Sarà potenziata la
Carta dello Studente che diventerà uno strumento per l’accesso a
servizi dedicati.
Gli investimenti previsti ne ‘La Buona Scuola’
http://www.slideshare.net/miursocial/gli-investimenti-25giugno
La Buona Scuola in 12 punti:
http://www.istruzione.it/comunicati/LaBuonaScuola.html
Miur
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