Lettera ai creditori della Grecia
Data: Mercoledì, 08 luglio 2015 ore 01:30:00 CEST
Argomento: Redazione


Potenti signori del Denaro, ve lo dico subito:
prendetevi tutto, ma lasciate stare la Grecia, per favore! Non soffocatela. Senza la Grecia l'Europa non respira, s'intristisce, si oscura, e tutti saremmo, allora, veramente più poveri: fuga degli dèi, distruzione del logos, massificazione dell'uomo, depotenziamento dello spirito. Un delitto contro l'Umanità!
Lasciate che i miti, quelli sì, austeri dell'Ellade, abitino ancora i nostri cuori, dando placamento alle nostre miserie; lasciateci Apollo e Dioniso, la bellezza e l'ebrezza; e il religioso pianto degli omerici eroi, con le loro imprese audaci, i generosi slanci insieme con i loro fallimenti; l'ira di Achille e il sacrificio di Ettore; e l'avventuroso Ulisse con le sue nostalgie, e l'audacia fatale dello sfortunato Aiace. Prendetevi tutto, ma non toccate Antigone che piange sul cadavere del fratello insepolto; abbiate pietà del tradito amore di Medea, del lamento di Andromaca, dello sventurato destino dell'infelice Edipo.
Lasciateci i canti e i lamenti a lutto delle donne pietose invocanti nei cori la concordia e l'amore contro gli odi e le guerre. Custodite, signori del credito, gelosamente la musica della poesia antica nei forzieri dei vostri caveaux, il mistero sacro del canto dei suoi aedi e dei suoi pastori, e le profezie dei suoi indovini.
Sono questi i veri profitti che potranno dare imperituro alimento e soddisfazione spirituali a voi, come a noi tutti!
Risparmiate alla Grecia lo strazio di questi giorni. E, soprattutto, rispettate la sua democrazia, che anche fosse questa la più sgangherata forma di governo, vale sempre meglio di ogni dittatura!
"Tutto ciò che esiste è giusto e ingiusto, e come giusto e come ingiusto è ugualmente giustificato". (Nietzsche)

Nuccio Palumbo





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